Nostra inchiesta:
“La vicenda Eurobic”
VERGOGNOSO E ILLEGALE IL COMULO DI
INCARICHI DA PARTE DI ALCUNI FUNZIONARI- SULLA VICENDA INCOMBE IL MACIGNO DELLA
SOPPRESSIONE DELL’ENTE PROVINCIA
Caserta ( di Ferdinando Terlizzi ) - Nell’infinita
vertenza dei lavoratori dell’Eurobic si cerca di attuare una politica
(Machiavellica ) di separare la morale se si vuole mantenere il potere. Ovvero
l’uomo politico deve seguire le regole della politica e non quella della
morale. Un comportamento che però non tiene conto del tempo e della realtà e
soprattutto dei cittadini e delle loro
vite. Questo è il meccanismo che ancora oggi regola – per certi versi e per
alcuni settori - il nostro Ente Provincia
di Caserta ente che consta ancora di una
platea ancora consistenti di amministratori, dirigenti e funzionari, che danno
l’impressione che nulla sia cambiato, o quasi, per i quali, le logiche politiche che
animavano uno scenario istituzionale del passato, continuano ad essere valide
ed attuali anche oggi.
Dove il vecchio e perverso meccanismo, continua ad alimentare la casta della politica
e la casta dei dirigenti (la casta dirigenziale ha bisogno della politica per
far carriera, avere premi e guadagnare bene, mentre la politica ha bisogno di
chi assuma gli atti). Solo in
questa cornice ( di pupari e marionette della logica dello scaricabarile) si spiega
l’atteggiamento del (di nomina politica) super consulente di svariate
amministrazioni Direttore Raffaele
Picaro, a questo punto siamo portati a pensare con l’avvallo dei suoi controllori ( con tutti gli incarichi che ha a piovra sul
territorio come Direttore del CST, Presidente di Organismi Intermedi di
Valutazione e come Revisore oltre a quello di DG della Provincia deve essere
un Superman per il quale non valgono le
regole del conflitto di interesse o il divieto di cumuli d’incarico).
Ricordo che di fronte alla richiesta
legittima ( da parte degli ex dipendenti
Eurobic ) di accesso agli atti,
che per la legge sulla trasparenza debbono essere pubblicati sul sito
dell’ente, non solo si è rifiutato ma ha avuto anche la sfrontatezza di scrivere nero su
bianco di riservarsi di agire a tutela dell’onore della Provincia di Caserta,
per la richiesta di accuse di false dichiarazione nei confronti dei dipendenti
dell’Eurobic.
Un atteggiamento questo, a dir
poco arrogante, che un buon manager non avrebbe mai osato, nel rispetto delle
regole fondamentali che regolano la Pubblica Amministrazione e il
Cittadino. Un comportamento, in assoluto
contrasto con gli artt. 97 e 98 della Costituzione che affermano i principi
guida della P.A.: “imparzialità e buon andamento dell’agire delle Pubbliche
Amministrazioni”.
Ma i legali dell’Ente di Corso Trieste (
interpellati con pareri pro-veritate ) lo hanno spiegato che l’amministrazione
del Presidente Zinzi, non può sottrarsi alle sue responsabilità nei confronti
degli ex dipendenti, per una questione di giustizia, soprattutto che
in tutti questi anni sono stati assunti
persone che non solo non avevano i titoli e requisiti, ( qualcuno, però, aveva
lo sponsor politico di turno).
Inoltre in questa triste vicenda, c’è
l’aggravante che ora, si conosce la successione di sentenze che hanno
conclamato le nefandezze e le ingiustizie subite dai dipendenti dell’EUROBIC da
parte della Provincia di Caserta. Continuare significa perseverare nella
volontà di non voler eliminare l’ingiustizia, ma continuare negli illeciti
contro di essi. Basti pensare al caso del lodo arbitrale ( gli ex dipendenti
vantano ancora i loro crediti di lavoro dal fallimento) che si sa bene è
opponibile solo qualora sussistano gravi vizi di legittimità; eppure l’attuale Amministrazione Provinciale
ricorre ad artifici (con la complicità o acquiescenza di chi avrebbe dovuto
opporsi ) presentando appello, per dilatare i tempi, mentre i lavoratori sono sul lastrico e
muoiono di fame.
Si corre anche un altro grave pericolo con
l’eliminazione delle Province sulla vicenda Eurobic ci sarà il gioco dello
scaricabarile o di patteggiare somme inferiori adottando azioni che possono essere lesive sia dal punto di
vista economico che per il bene immagine dell’ente, in sintesi, non
agendo in un’ottica risolutiva da “buona amministrazione” ma in
“continuità dell’illecito” perseverando dolosamente nell’ignorare le sentenze
e nel non evitare nuovi illeciti
comportamenti.
E’ legittimo parlare di
vergogna, pensando che questa vicenda a partire dal fallimento EUROBIC nel 2006
non ha ancora trovato un minimo di soluzione, ma addirittura disponibilità alla
soluzione, vicenda che rende a livello Europeo disonore alla nostra
Provincia ed al nostro Paese per il conclamato sviamento di fondi comunitari,
per l’inevitabile conseguente perdita del lavoro, per l’impossibilità di reinserimento,
per il totale disinteresse della politica in quanto non essendo politicamente
schierati non rientrano nel novero dei privilegiati.
Il Commissario
Giliberti a seguito del ricorso della dr.ssa Meinardi aveva compreso la gravità
della vicenda e l’importanza di darle una soluzione concreta per il terminare
della sua gestione, successivamente anche il Presidente del Consiglio dott. Della
Cioppa. E’sconcertante e desolante, anche per chi scrive – e anche per chi
legge - il silenzio e l’isolamento in cui sono stati abbandonati questi ex
lavoratori, che hanno visto trovare soluzione per altri casi di partecipate
pubbliche con il reinserimento dei loro dipendenti e che, nonostante la loro
vicenda sia la più vecchia in ordine di tempo siano ancora in attesa,
sentendosi ripetere come se fosse una colpa che non sono “politicamente
protetti”.
Insomma l’affermazione di un diritto di
tutti diviene l’affermazione di un privilegio concesso per favore politico a
coloro i quali dovrebbero poi rispondere fedelmente ai loro protettori. Sulla
vicenda “EUROBIC” non si può più tacere
né essere complici di un simile vergognoso sistema che getta fango sulle
Istituzioni. Non si può rappresentare il nostro territorio in Europa, usufruire
dei finanziamenti comunitari per la lotta alla criminalità ed allo stesso tempo
lavarsi le mani su una nostra questione interna quella dell’Eurobiuc, appunto,
che vede la stessa Provincia sul banco degli imputati per azioni distorsive
della concorrenza, sviamento di risorse, affidamenti illeciti di incarichi,
rifiuto di atti, in sintesi per azioni di illegalità diffusa per contrastare le
quali l’Europa stanzia ingenti risorse nell’ambito del PON Sicurezza 2007/2013.
Pertanto di fronte ad un agire poco
credibile e tanto incoerente per tornare a sperare nella nostra Provincia di
Caserta si chiede che a partire dalla vicenda EUROBIC la Prefettura, la
Magistratura, le forze politiche le
parti sindacali, La Diocesi di Caserta (che hanno preso parte al Tavolo
Regionale del 06 aprile 2012) assumano il loro ruolo di rappresentanti del
nostro territorio in quanto hanno anche loro il dovere di intervenire per
spezzare questo meccanismo perverso e per abbandonare quella cultura clientelare con
l’effettiva volontà di tutti di procedere in un Tavolo Istituzionale a fornire
una risposta, alla rimozione delle ingiustizie e dei diritti negati ed infine a
chiudere una pagina vergognosa per la nostra Provincia e per il nostro Paese.
(3
Continua )
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