Oggi innanzi la Prima Sezione del Tribunale la 41° udienza del
processo a Nicola Cosentino –Ulteriore tentativo dei difensori per la sua
libertà –
Nella
precedente udienza le farneticante accuse
del pentito Luigi Guida che però è stato querelato dal sen. Gennaro Coronella
Caserta - Quella di oggi lunedì, 20 maggio,
è la 41esima udienza del processo principale che vede l'on. Nicola Cosentino ( difeso dagli avvocati Stefano Montone e Agostino
De Caro ) coinvolto in tre processi; due incardinati presso il tribunale di Santa Maria Capua
Vetere e il terzo presso il Tribunale di Roma. Il primo, come è
noto, che si sta celebrando innanzi la Prima sezione penale, collegio “C” ( Presidente Giampaolo Guglielmo ) riguarda
una ordinanza di custodia cautelare emessa a novembre del 2011, con la quale il deputato casertano veniva
accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, in riferimento all'attività dell'Eco4, il consorzio di aziende che ebbe in gestione
gli appalti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in Provincia di Caserta.
Nella ordinanza di custodia cautelare
chiesta nei suoi confronti dai pubblici
ministeri della DdA Alessandro Milita
e Giuseppe Narducci, il leader del
PDL Campano veniva identificato come “la diretta espressione della criminalità
organizzata con riferimento al clan dei casalesi”. Secondo l'accusa Cosentino utilizzò il suo
potere politico per pilotare appalti e assunzioni presso il Consorzio CE4.
Il
secondo processo, “Il Principe e la (scheda ) Ballerina”, a ruolo innanzi la prima sezione (Presidente Orazio Rossi) è fissato per il 28 maggio e per il 12 giugno, udienze riservate al conferimento degli
incarichi peritali. Intanto in questo processo il Tribunale ha ammesso la
costituzione di parte civile di alcuni
Ministeri e della Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Il terzo
processo, in istruttoria a Roma, riguarda il “dossieraggio” contro il
Presidente Stefano Caldoro e Cosentino
è accusato di calunnia, “per aver veicolato notizie sulla sua vita privata nel
tentativo di danneggiarlo nella sua corsa alla Regione”.
Da una indiscrezione – e questa sarebbe la
notizia del giorno – sarebbe emerso il fatto che i difensori stanno studiando
la possibilità di ripresentare una ulteriore istanza di liberta per l’On.
Cosentino, sulla scorta di una
motivazione “inedita” adottata da una sezione del Tribunale, per un caso di imputazione analoga a quello
di Cosentino il cui imputato avrebbe
beneficiato degli arresti domiciliari.
Vi è da registrare, inoltre, la clamorosa
iniziativa del Sen. Gennaro Coronella, tirato in
ballo dai pentiti assieme agli altri parlamentari ( Italo Bocchino e Mario Landolfi ) che ha
querelato il collaboratore di giustizia Luigi Guida detto “o’ ndring”. Il
Senatore respinge “con
fermezza tali affermazioni, che è poco definire false, fantasiose e
tendenziose”. Nell’esposto
querela il senatore spiega: “Non conosco né direttamente né indirettamente il
Vassallo, né il sottoscritto ha avuto mai rapporti diretti o indiretti e di
qualsiasi genere o natura con Raffaele Bidognetti (figlio del
boss Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ‘e mezzanotte”, ndr) o con altri
esponenti della malavita organizzata avendoli sempre combattuti a viso aperto.
La mia esperienza politica, sin dall’inizio, è stata ispirata dalla passione
verso i valori della Patria, della giustizia sociale e dell’ordine pubblico”.
Intanto
nella precedente udienza il Presidente
aveva dato atto che: “è pervenuta in data 26 aprile del 2013
sentenza della Corte
Costituzionale, deliberata il 22 aprile del 2013, con la quale la Corte ha dichiarato che non spettava alla
Camera dei Deputati negare con deliberazione del 22 settembre del 2010
l'autorizzazione richiesta dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale
di Napoli a utilizzare 46 intercettazioni telefoniche nei confronti di Nicola
Cosentino, membro della Camera dei Deputati all'epoca dei fatti, nell'ambito
del procedimento penale nel quale il predetto parlamentare risulta imputato. E
annulla la deliberazione adottata dalla Camera dei Deputati in data 22
settembre del 2010”.
Poi scoppiò una
violenta polemica tra il difensore Prof. Agostino De Caro e il piemme della DdA
Alessandro Milita, sull’acquisizione delle deposizioni del
collaboratore Luigi Guida. Ecco uno
stralcio della fonoregistrazione.
“P.M.: Presidente, è
possibile avere un quarto d'ora, venti minuti di tempo? Stavamo verificando con
la Difesa un eventuale parziale accordo acquisitivo sulle dichiarazioni rese da
Guida per snellire il relativo esame. Se è possibile in qualche modo non
attivare subito il collegamento... Presidente: va bene, la Difesa...? Dif.: no,
mi perdoni, volevo rappresentare però che io... P.M.: sì, la premessa è che... Dif.:
c'è un verbale dibattimentale rispetto al quale noi abbiamo sempre manifestato
nei confronti dei verbali resi in dibattimento massima disponibilità ad
acquisire, ma a condizione che li riusciamo a leggere con un po' di attenzione,
prima. Io lo vedo stamattina, è di 93 fogli. Anche volendo, un quarto d'ora,
dovrei assumere una Difesa... una posizione superficiale, francamente, perché
93 pagine non si leggono in un quarto d'ora. Per cui ho difficoltà a esprimermi
su questo. Sugli altri, invece, ce ne sono alcuni per i quali diamo un
consenso, ma c'è un problema di principio che io vorrei fare in generale, e
cioè per quanto riguarda i verbali omissati, soprattutto quelli per i quali c'è
il trascrittivo, però il trascrittivo è omissato, cioè c'è tutta una serie di omissis,
in alcuni punti, per cui diventa incomprensibile, per quanto ci riguarda,
valutare come viene fatta la domanda e se c'è una domanda a cui può avere
interesse la Difesa”.
“Noi non diamo
accordi acquisitivi – continuò il prof. De Caro - perché abbiamo difficoltà a capire fino in fondo
qual è il problema. Peraltro ci sono alcuni verbali trascrittivi che sono stati
depositati con una trascrizione parziale, in cui abbiamo per gran parte la dettatura
del Pubblico Ministero, è il Pubblico Ministero che detta il verbale
riassuntivo... per esempio, 28 settembre del 2009, che non è stato depositato,
inserito nell'originaria lista, che però era naturalmente preesistente alla
lista. Non solo, ma preesistente addirittura all'avviso di conclusione delle indagini,
quindi un vecchio verbale. E abbiamo una trascrizione parziale. Noi dovremmo
avere la trascrizione integrale per valutare se farlo acquisire o meno”.
“Quindi sui verbali
omissati io non me la sento di fare accordi acquisitivi senza avere la
trascrizione integrale. Per quanto riguarda, invece, questo del dibattimento,
se il Tribunale mi dà più tempo io posso tentare di leggerlo e di verificare la
mia disponibilità, ma devo avere il tempo materiale per leggerlo, per capirlo.
Vista la mia poca dimestichezza”.... Presidente: “sono deduzioni del tutto
legittime”.
P.M.:“Presidente, ma
solo perché gli altri verbali sono stati... i verbali in fase di indagine
preliminare sono stati tutti messi a disposizione in tempo utile. Questo verbale
di trascrizione di altro dibattimento è un caso a parte perché è stato reso
disponibile solo nella giornata di sabato e quindi praticamente personalmente l'ho
letto solo questa mattina. È un verbale che una volta letto ritengo plausibile
ci possa essere un accordo acquisitivo. Ovviamente velocizza l'esame di Guida
in quanto ricostruisce principalmente la sua esperienza criminale a partire
dall'inizio della sua esperienza, ancora minorenne, fino al momento ultimo del suo
arresto. Quindi è un esame
dibattimentale, che ovviamente consente di velocizzare l'esame. Quindi laddove
la Difesa sia orientata nel leggerlo in tempi rapidi, come l'ho fatto io questa
mattina, penso che sia possibile in un quarto d'ora orientarsi sull'eventuale positiva
acquisizione ovvero negativa. Nel senso che a mio giudizio è sufficiente un
quarto d'ora”.
“Dif.: proviamoci.
Però, Pubblico Ministero, il problema di fondo... lei dice che sono stati
depositati. Certo, io ho qua la copia via fax, non c'è dubbio. P.M.: stiamo
parlando ovviamente solo del verbale trascrittivo delle dichiarazioni in un
processo diverso... Presidente: va beh, facciamo una cosa. Cominciamo a
sospendere un quarto d'ora. Poi dopo ci dirà la Difesa già dalle prime... Dif.:
Presidente, mi perdoni, questo è un punto...
Presidente: ma guardi che il Tribunale... Dif.: la Corte, il
Tribunale, chiedo scusa, vorrei che desse un'indicazione al Pubblico Ministero.
Io capisco... però una settimana prima verbali che sono nelle mani del Pubblico
Ministero da tre anni, per la Difesa è veramente una corsa contro il tempo e
limita il diritto di Difesa, soprattutto quando abbiamo gli omissis che non ci
consentono di capire fino in fondo di che cosa stiamo parlando. E abbiamo il
trascrittivo depositato, ma solo nella parte in cui il Pubblico Ministero
detta.
Come facciamo a rendercene conto, francamente? Solo questo. Presidente:
il Tribunale prende atto delle deduzioni dell'una e dell'altra parte, ma non
può dettare delle regole per quanto riguarda eventuali accordi. Che se vengono raggiunti
possono agevolare. Ma se non vengono raggiunti il Tribunale non può che
prenderne atto e andare avanti. Sospendiamo quindi per un quarto d'ora. Poi la
Difesa ci dirà se ritiene che una ulteriore sospensione può consentire di
pervenire all'accordo o meno. Dif.: va bene”.
Presidente:“Possiamo
riprendere l'udienza. Diamo atto che sono presenti le Parti costituite già
dall'inizio dell'udienza, prima della sospensione. P.M.: Presidente, vi è preliminarmente
tra le Parti un accordo acquisitivo alle dichiarazioni rese in fase dibattimentale
e predibattimentale dalla fonte Luigi Guida. Le cito: verbale di dichiarazioni
rese da Luigi Guida nell'udienza del 6 marzo del 2013,
innanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, prima sezione collegiale,
processo nei confronti di Enrico Fabozzi
più 8; poi vi sono i verbali di interrogatorio resi nella fase delle indagini
preliminari da Guida, del 10 ottobre del 2006, del 21 dicembre del 2006, 7
giugno del 2007, in fase precollaborativa, quindi ancora non era collaboratore.
Poi vi sono accordi acquisitivi in relazione ai seguenti interrogatori e
verbali illustrativi di contenuto della collaborazione per la parte rilevante
non segreta, interrogatori del 2 ottobre del 2009, 22 ottobre del 2009, 24
ottobre del 2009, 5 novembre del 2009, 18 febbraio del 2010 e 26 aprile del 2010.
Mi riservo la consegna materiale dei verbali all'esito dell'istruttoria. Presidente:
la Difesa ci può dare conferma di questo accordo? Dif.: sì. Presidente: il
Tribunale, preso atto, acquisisce e il Pubblico Ministero provvederà al
deposito materiale di questi atti”. Poi l’udienza è stata levata ed aggiornata ad oggi.
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