LA CITTADELLA GIUDIZIARIA DI TERRA DI LAVORO?
NEL REAL SITO DI CARDITELLO
Solo con
l’insediamento di un presidio giudiziario si potrebbe salvaguardare la
struttura e valorizzare la zona. A
parlarne è lo storico Giuseppe Garofalo che cita ad esempio l’insediamento di
Don Pedro di Toledo del Tribunale di Napoli nella Reggia di Castelcapuano – C’è
spazio a sufficienza per caserme, archivi, uffici e sale per udienze. Raggiungibile da ogni dove, vicino al carcere, potrebbe accogliere tutte le strutture
giudiziarie, compresa una sezione
distaccata di Corte di Appello e del Tribunale Amministrativo, ma bisogna mettere da parte il campanilismo ed
i personalismi –
S. Maria C.V. ( di Ferdinando
Terlizzi ) “Nel 1540 – dice Giuseppe
Garofalo, decano degli avvocati penalisti, fondatore della Camera Penale,
storico e autore di pregevoli volumi
sulla camorra e la giustizia ( La seconda guerra napoletana alla camorra,
Teatro di Giustizia e L’Empia Bilancia ) Don Pedro de Toledo, per risolvere il
problema dell’edilizia giudiziaria fece insediare la cittadella giudiziaria del
Regno nella Reggia Aragonese di Castelcapuano. Si badi la costruzione era alla
estrema periferia – come Carditello –
tanto è vero che il complesso è vicino alle mura di cinta aragonesi della città ( come Porta Capuana). Per
salvare il Real sito di Carditello occorre uno sforzo unanime – abbattendo
personalismi e campanilismo ( il Tribunale non è di Santa Maria… pur essendo
ubicato a Santa Maria, il tribunale è della intera popolazione della
Provincia)”.
“Solo con l’insediamento di un presidio
giudiziario – precisa Giuseppe Garofalo – dato il contesto in cui si trova
- si potrebbe salvaguardare la struttura
e valorizzare la zona. C’è spazio a sufficienza per caserme, archivi,
uffici e sale per udienze. Raggiungibile
da ogni dove, vicino al carcere, potrebbe accogliere tutte le strutture
giudiziarie, compresa una sezione
distaccata di Corte di Appello ( così come è stato fatto per Salerno) e del
Tribunale Amministrativo, ma bisogna
mettere da parte il campanilismo ed i personalismi”.
La proposta appare ancora più realizzabile
se si considera il fatto che il Complesso monumentale denominato Real Sito di
Carditello è di proprietà di un Ente e che attualmente è addirittura all’asta
pubblica.
Realizzato nel 1784 da Ferdinando IV di
Borbone su progetto del Collecini, allievo del Vanvitelli, costituito da una
palazzina centrale sviluppantesi su quattro livelli, da 8 torri disposte
simmetricamente rispetto alla palazzina collegate tra loro ed al casino da
capannoni; il complesso è munito di decorazioni ed affreschi; al complesso
monumentale sono annessi circostanti terreni e fabbricato per il culto
insistente su zona di terreno di 185 metri quadri circa; il complesso insiste
su un'area di circa metri quadri 80.000 oltre metri quadri 150.000 di terreni
circostanti.
Una bella idea, non c’è che dire, meglio certamente dei capannoni di Grattapulci
o delle caserme. L’altro giorno, però, si è giunti al ridicolo. “Un minuto di silenzio per la morte del Tribunale”. Che vergogna. Ma quale morte? Ribadiamo il
nostro pensiero, già espresso in
precedenza, e che ha avuto – così come
ha riferito il nostro direttore Mario Zannone – il plauso di molti lettori e di
illustri rappresentanti della cosiddetta “società civile”.
A Santa Maria – giocoforza – dovranno
confluire tutti i procedimenti penali e civili
- che finora si celebravano nei circondari delle sezioni distaccate di Piedimonte Matese,
Carinola, Marcianise e Caserta. Quindi a noi vengono sottratti soltanto i
comuni dell’agro aversano, che
verrebbero “accorpati” al Tribunale “Napoli-Nord”, ubicato ad Aversa e sappiamo bene – anche per
esperienza diretta – quale tipo di attività giudiziaria producono.
Del resto non sono stati forse accorpati
addirittura a Cassino alcuni comuni dell’Alto Casertano? Ma i relativi sindaci
– a quanto ci risulta – hanno plaudito invece di protestare essendosi staccati
dalla Caserta “ zona di camorra ed appannaggio del clan dei casalesi”.
Diciamo piuttosto che molti “scribi”, mentre da un lato mostrano la
faccia da sconcertati per l’assetto
della nuova geografia giudiziaria,
dall’altro già cominciano a coltivare il proprio orticello, per la costituzione di un nuovo “Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati” … e di una nuova “Camera Penale”, di Napoli Nord, che sottrarrebbe le competenze professionali
all’Ordine e al Consiglio di Santa Maria. Il punto è qual è più prestigioso il
presidente di Santa Maria o quello di Napoli-Aversa Nord? ( sembra un raccordo
ferroviario ).
Nessun commento:
Posta un commento