Lettera aperta a Federico Orlando, condirettore di “Europa”
17-07-2013
Caro Orlando,
ci si conosce da troppo tempo per non avere la certezza che nel nostro dire e fare c’è solo il nostro dire e il nostro fare, e nessun retro pensiero. Per quel che riguarda i referendum per una giustizia più giusta per i quali si stanno raccogliendo le firme, riguardano:
Responsabilità civile dei magistrati: perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo Tortora: processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai, perché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite.
Rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo: perché centinaia di magistrati dislocati nei vertici della Pubblica Amministrazione tornino alle loro funzioni originarie, così da smaltire l’enorme quantità di processi che si sono cumulati, destinati inesorabilmente a diventare carta straccia per prescrizione.
Abuso della custodia cautelare: perché attualmente migliaia di cittadini vengono arrestati, e restano in carcere in attesa di processo per mesi, in condizioni incivili. Perché il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di condanna, si applichi solo per reati gravi.
ci si conosce da troppo tempo per non avere la certezza che nel nostro dire e fare c’è solo il nostro dire e il nostro fare, e nessun retro pensiero. Per quel che riguarda i referendum per una giustizia più giusta per i quali si stanno raccogliendo le firme, riguardano:
Responsabilità civile dei magistrati: perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo Tortora: processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai, perché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite.
Rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo: perché centinaia di magistrati dislocati nei vertici della Pubblica Amministrazione tornino alle loro funzioni originarie, così da smaltire l’enorme quantità di processi che si sono cumulati, destinati inesorabilmente a diventare carta straccia per prescrizione.
Abuso della custodia cautelare: perché attualmente migliaia di cittadini vengono arrestati, e restano in carcere in attesa di processo per mesi, in condizioni incivili. Perché il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di condanna, si applichi solo per reati gravi.
Abolizione dell’ergastolo: perché sia applicata la Costituzione. La detenzione deve avere, come finalità la rieducazione del condannato: è un principio di civiltà giuridica in clamorosa contraddizione con il carcere a vita e il “fine pena mai”.
Separazione delle carriere dei magistrati: perché è un diritto del cittadino essere giudicato, come avviene in tutte le democrazie occidentali, da un “giudice terzo”, obiettivo e imparziale.
Si può essere o no d’accordo con l’iniziativa, ma non ha molto senso sostenere come qualcuno fa, che l’iniziativa costituisce un favore a Berlusconi. Cosa ne ricava, per esempio, dall’abolizione dell’ergastolo? O dal rientro nelle loro funzioni dei magistrati fuori ruolo? O da una più rigida applicazione della custodia cautelare? Non parliamo poi della separazione delle carriere e dalla responsabilità civile del magistrato.
Potrei ricordare che anche Giovanni Falcone era per la separazione delle carriere, e gli sembrava “giunto il momento di razionalizzare e coordinare l’attività del PM finora reso praticamente irresponsabile da una visione feticista della obbligatorietà dell’azione penale e dalla mancanza di efficaci controlli della sua attività…” (intervento di Falcone al convegno di Studi Giuridici di Senigallia, 15 marzo 1990).
Infine caro Orlando: da quando una causa buona sia tale (o cessa di esserlo) a seconda di chi vi aderisce? E se così è, non si finisce con l’attribuire un potere straordinario a queste persone, in grado di trasformare in pessime cause ottime solo che decidano di aderirvi o meno?
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