Giustizia:
Unione delle Camere Penali
Cinque giorni
di astensione dalle udienze e raccolta firme per Referendum -
Dal 16 al 20 settembre Tribunali nel caos
Caserta
– Lancio 1123/ 31.8/2013 - ( Cronache Agenzia Giornalistica ) - Cinque
giorni di astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria, dal 16 al 20
settembre, e, in concomitanza con l'inizio dello sciopero, il 16, una giornata
di raccolta firme per i referendum sulla giustizia che sarà attuata su tutto il
territorio nazionale davanti ai palazzi di giustizia.
È
la presa di posizione della Giunta dell'Unione Camere penali contro una
politica sempre più "debole" in tema di riforme della giustizia e
sull'emergenza carceri.
Questioni
che andrebbero affrontate con "interventi strutturali, e vi sarebbero le
iniziative legislative per farlo, ma il Parlamento - si legge nella delibera di
astensione dell'Ucpi trasmessa alle massime cariche dello Stato e a tutti i
capi degli uffici giudiziari - appare condizionato da fatti di cronaca e da
polemiche spicciole i cui effetti si riscontrano nei ritmi alternati di
importanti disegni di legge".
La
protesta dei penalisti di "forte denuncia politica per indirizzare la
ripresa dei lavori parlamentari verso una sessione straordinaria sulla
giustizia", passa attraverso la battaglia per restituire un grado minimo
di civiltà alle carceri, "uno dei punti fondanti del programma di
governo", ma su cui, si ricorda, "non sono state licenziate fin qui
misure davvero efficaci per fronteggiare l'emergenza", fino alle riforme
costituzionali e del sistema penale nel suo complesso, che ha visto
protagoniste, oltre alla mancanza di coraggio della politica, "le reazioni
corporative del sindacato dei magistrati e quelle velenose dei giustizialisti".
E
persino le minime indicazioni sul tema che erano state elaborate dal gruppo di
saggi nominati dal Presidente della Repubblica, si sottolinea, "sono state
di fatto del tutto accantonate, e tuttavia la necessità di una riforma organica
della giustizia, anche con riguardo ai suoi assetti costituzionali, continua ad
essere evidenziata dal Capo dello Stato, che non ha mancato di farne
riferimento anche in questi giorni invitando la classe politica ad una
coraggiosa inversione di rotta.
Proprio questo monito - si conclude - riapre
la questione del dibattito costituzionale e comunque complessivo sul tema
giustizia, reclamato da anni e con forza dai penalisti, che dunque diventa tema
di stretta attualità cui la politica è di nuovo chiamata a rispondere nei
prossimi mesi".
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