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venerdì 6 settembre 2013

CHE ASPETTA LA REGIONE CAMPANIA AD ADEGUARSI?

VENEZIA - NUOVA LEGGE REGIONALE che recepisce la ratio della recente normativa nazionale sull’equo compenso e che ha i suoi capisaldi nel rilancio dell’editoria. I commenti di Ordine e Sindacato

Venezia, 5 settembre 2913. Una legge regionale che recepisce la ratio della recente legge nazionale sull’equo compenso e che ha i suoi capisaldi nel rilancio dell’editoria veneta perché non si perda il patrimonio di pluralità rappresentato dalle diverse testate giornalistiche in forte difficoltà per la crisi strutturale che sta colpendo il settore ma anche nel principio costituzionale che individua nella stampa indipendente uno degli snodi democratici.

La proposta di legge regionale presentata questa mattina dal presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato a Palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea veneta, e ‘seconda’ solo a quello della Regione Toscana approvata in queste settimane, va proprio in questa direzione.

Una stampa libera si ottiene solo se i giornalisti sono messi nelle condizioni lavorative adatte per non essere ricattabili, solo se hanno il tempo per dedicarsi al proprio lavoro e solo se la prima preoccupazione non è l’accumulo di “lavori” per arrivare a fine mese. 

“La crisi che ha investito l’editoria, anche in Veneto, oltre a mettere a rischio la dignità dei colleghi con condizioni lavorative sempre più complesse è anche un problema di democrazia. Il pluralismo rischia di venir meno con lo spegnimento di tante ‘voci’, dall’emittenza privata alle testate che sono scomparse in questi anni. – commenta Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, - Non basta, condizioni lavorative sempre più vessatorie mettono in pericolo anche la qualità del giornalismo veneto. Questo è una situazione che lede il diritto costituzionale dei cittadini a una libera informazione. Per tutti i motivi di cui sopra, il progetto di legge regionale nato con la piena collaborazione di Sindacato e Ordine veneti rappresenta un punto importante. Si impegna la Regione a supportare con diversi strumenti le aziende editoriali meritevoli, dallo sgravio dell’Irap sulle nuove assunzioni ai contributi per formazione e aggiornamento tecnologico ma solo a patto che il lavoro dei giornalisti sia retribuito con equità”.

“Un progetto di legge regionale che cerca di rispondere con logica innovativa ai pesanti problemi dell’informazione perché la crisi del settore mette a rischio il diritto dei cittadini ad essere informati e la democrazia”. Positiva la reazione del segretario del sindacato dei giornalisti del Veneto Massimo Zennaro alla presentazione del progetto di legge firmato dai Consiglieri Ruffato, Toscani, Bonfante e Grazia. “E’ una legge che affronta le difficoltà attuali puntando sulla qualità di chi fa informazione. Solo con giornalisti adeguatamente preparati e retribuiti si può pensare di avere giornali, televisioni, radio, siti web di qualità. E la regione ha deciso di aiutare solo le aziende che si impegnano in questo senso. Tra le misure più innovative per la prima volta è prevista anche la riduzioni dell’imposizione sull’imponibile Irap". (INhttp://www.ordinegiornalisti.veneto.it/)

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