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giovedì 6 marzo 2014

Un’altra clamorosa svolta nel mistero della giovane mamma trovata strangolata la scorsa estate nel suo appartamento di S. Tammaro

Un’altra clamorosa svolta nel mistero della giovane mamma trovata strangolata la scorsa estate nel suo appartamento di S. Tammaro



KATIA TONDI: SOTTO LE SUE UNGHIE C’E’ LA FIRMA DEL KILLER

La donna nel tentativo di difendersi, ha graffiato il suo assassino: gli investigatori hanno così recuperato alcune tracce grazie alle quali si potrà arrivare al nome di chi l’ha ammazzata




 Un'altra clamorosa   svolta nel mistero della  giovine mamma trovata strangolata la scorsa estate nel suo appartamento di S. Tammaro –

KATIA TONDI: SOTTO LE SUE UNGHIE C’E’ LA FIRMA DEL KILLER

La donna, nel tentativo di difendersi, ha graffiato il suo assassino: gli investigatori hanno così recuperato alcune tracce grazie alle quali si potrà arrivare al nome di chi l’ha ammazzata




SECONDO IL SETTIMANALE “GIALLO” IL SUO ALIBI SCRICCHIOLA
Emilio Lavoretano, gommista di 36 anni, marito di Katia Tondi. L'uomo, sotto accusa per l'omicidio della moglie, ha sempre raccontato di essere stato fuori casa al momento del delitto e di aver trovato il corpo senza vita della moglie soltanto al suo ritorno. In base alle analisi, però. Katia è morta tra le 17.30 e le 18.30, non dopo te 19 come invece ha sempre cercato di far credere Lavoretano.




Mi manca mia figlia, il suo splendido sorriso. E farò di tutto per sapere  la verità sulla sua terribile morte. Lo farò per me, per la nostra famiglia, ma soprattutto per il suo piccolino. Sono convinta che Katia, da lassù, veglierà sempre su di lui e lo proteggerà. E questa convinzione mi dà la forza di continuare a lottare per trovare  chi mi ha portato via Katia nel momento più bello della sua vita. Proprio quando, dopo tanti sacrifici. era riuscita ad avere tutto ciò che desiderava: un marito, una casa tutta sua e un bellissimo figlio.  Chi parla è Assunta Giordano, la mamma di Katia Tondi, la casalinga di 31 anni strangolata e uccisa la scorsa estate nel suo appartamento di San Tammaro. La donna, ricorderete, era stata ammazzata sotto gli occhi del figlioletto Giovanni, di nemmeno un anno, trovato ancora in lacrime nella sua carrozzina proprio accanto al cadavere. A oltre sette mesi di distanza da questo brutale omicidio, però, non si conosce ancora il nome dell'assassino. Ma in questi giorni, dagli ambienti investigativi, è emersa un'altra clamorosa novità. L'indagine, infatti, potrebbe essere arrivata a un punto di svolta, poiché sotto le unghie della mano di Katia sono state trovate delle tracce come dei frammenti di pelle appartenenti proprio all’assassino. L’unico indagato, per il momento, è Emilio Lavoretano, il marito di Katia, gommista di 36 anni. L’uomo ha raccontato agli investigatori di essere uscito di casa alle 19. Ma come Giallo vi ha anticipato le analisi effettuate finora hanno dimostrato che Katia Tondi è morta tra le 17,30 e le 18,30 a quell’ora quindi il marito era in casa. Inoltre  né la porta dell’ingresso né le finestre dell’abitazione sono state forzate. Segno che Katia ha aperto la porta al suo assassino      e che dunque conosceva bene chi l'ha uccisa. Ma ecco la novità: secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna ha tentato invano di difendersi e liberarsi dalla morsa del suo aggressore. E nel farlo ha graffiato il suo assassino. Per questo motivo, sotto le unghie di Katia è rimasta traccia del Dna del killer e basterà dunque analizzare quei frammenti di pelle per arrivare finalmente al nome  dell’assassino. Nel frattempo  gli inquirenti, stanno provando a ricostruire, passo dopo passo, le ultime ore di vita della povera Katia. Dice ancora mamma Assunta «Ero stata a casa di mia figlia qualche ora prima che venisse uccisa, ricordo molto bene quei momenti Katia mi era apparsa molto serena, giocava felice con il suo bambino, e allo stesso tempo sbrigava alcune faccende domestiche.   Parlammo del più e del meno, non sembrava che ci fosse nlla che la preoccupasse. Ma poco dopo che la signora
Assunta era uscita da quella casa l’assassino era entrato in azione strangolando la donna con una specie di cavo che non è mai stato ritrovato. Ma chi è quindi questo misterioso assassino?  
Ma la verità – oggi – sembra essere sempre piu’ vicina. E questa mamma potrà finalmente avere giustizia per la sua amata figlia.







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