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martedì 1 aprile 2014

S.MARIA C.V. “Sulla scena del delitto”: giovedì la presentazione del libro dell’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo


Docenti universitari, cattedratici nel teatro Garibaldi a partire dalle 16 


cris
Santa Maria Capua Vetere. Il prossimo 3 aprile alle ore 16.00 presso il Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi  di Santa Maria Capua Vetere, la Scuola di Criminologia del Formed di Caserta, diretto dalla prof. Vittoria Ponzetta, in convenzione con la Seconda Università degli Studi di Napoli – Dipartimento di Giurisprudenza – con il patrocinio del Comune di Santa Maria Capua Vetere, a chiusura delle lezioni della  IV Edizione del Corso di Perfezionamento in Scienze Criminologiche e Criminalistiche, direttore scientifico il   prof. Giuliano Balbi, ordinario di diritto penale alla Seconda Università  di Napoli,  ha organizzato un interessante convegno- seminario di studio, il primo in assoluto in Terra di Lavoro,  sul tema  “ Eloquenza, persuasione e comunicazione”, durante il quale verrà presentato il libro dell’avv. Raffaele Gaetano Crisileo dal titolo “ Sulla scena del delitto. Arringhe e ricordi”( la copertina è nella foto).
Porgeranno i saluti il Sindaco della Città di Santa Maria Capua Vetere, l’arch. Biagio Maria Di Muro ed il Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale, il dott. Corrado Lembo. Interverranno, come relatori, lo stesso autore del libro, l’avvocato Crisileo, che terrà un seminario sul tema del convegno nonché il prof. Mariano Menna, ordinario di procedura penale avanzata presso la Seconda Università: il prof. Raffaele Santoro, docente di diritto canonico presso la stesa Università; il dott. Piero Avallone, Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ed l’avv. Mario Covelli del Foro sammaritano. Il convegno è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere con l’attribuzione di tre crediti per ciascun avvocato partecipante cui verrà rilasciato un attestato di partecipazione, previa prenotazione telefonica al Formed. Modera il convegno, il dott. Gianluigi Guarino, direttore di www.casertace.net.
Ogni partecipante che si prenoterà per la partecipazione all’evento,  telefonando almeno due giorni prima, al Formed  di Caserta ( tel. 0823.279263; fax 0823.220975; cell. 393.9743680 ) avrà in dono una copia del libro dell’avv. Crisileo ed un’attestazione di partecipazione al seminario di studio.L’avv. Crisileo ci ha dichiarato : “  nel mio libro ho raccolto 4 mie arringhe, così si chiamavano un tempo. Oggi il termine “ arringa ”,  non si usa più, ma per noi della vecchia guardia,  continuano  a chiamarsi  così, anche se i tempi sono cambiati, ma i ricordi sono rimasti. Ecco perché ho scritto “ Arringhe e ricordi”, ma in realtà, quelle che troverete nel mio libro sono discussioni. Discussioni, perché manca l’esordio iniziale e manca la perorazione finale, proprio dell’arringa di una volta, che caratterizzarono i tempi che furono. La mia discussione è  tutta imperniata da un puro e semplice tecnicismo ed è ispirata alla valutazione della prova per orientare e persuadere il Giudice, con il ricorso alla moderna eloquenza. In questa raccolta ho riportato quattro  celebri casi di omicidio che ho professionalmente trattato. Il primo di questi casi, proprio insieme al mio amico maestro l’avv. Luigi Verrengia, dal quale ho cercato di mutuare lo stile della discussione ed il cui ricordo mi è rimasto per sempre nel cuore . Ebbene,  ho riportato le mie discussioni, che ho tenuto in quei processi pubblici, e che sono state trascritte e registrate dai miei collaboratori, che ringrazio, nel mentre le recitavo dinanzi alle Corti di Assise. Ho pensato di destinare questo mio libro anche ai non addetti ai lavori, per cui  ho cercato di semplificarle al massimo, con particolare riguardo agli argomenti squisitamente giuridici. Questo al fine di far cogliere la profonda  differenza tra i diversi tipi di processo che esistono nel nostro Paese. Il tutto senza avere la pretesa di fornire uno strumento per impostare una discussione, ma con il solo scopo di trasmettere il mio metodo. Tutto ciò nella ferma convinzione che verità e dubbio sono due elementi contrastanti ed il processo penale deve assolvere ad una funzione importante :  quella di non lasciare spazio alle ombre e non far entrare la suggestione nell’aula di giustizia. Perché ciò, purtroppo, ahimè, troppe volte accade! In questo contesto, quindi,  ho voluto  solo comunicare  al lettore una “chiave” mia, del tutto personale del come io affronto un processo, facendo ricorso ad una metodica prettamente scolastica e lineare. Ho cercato di suggerire a quelli che si avvicinano a questa professione, di non tralasciare i dettagli minimi del caso giudiziario che  affrontano.  Questo perché  è proprio nei dettagli,  una volta compreso a fondo il “nodo della vicenda“,  che, secondo me,  vi  è  la soluzione del  caso suggerendo di non cadere nell’innamoramento di una sola pista. Ecco perché le discussioni, riportate nel mio libro,  sono integrali, nel senso che troverete il riferimento alla pagina del verbale di udienza consultato, alla sentenza della cassazione che si è studiata e cosi via.  Ho sempre tenuto fermo un principio e cioè che l’arte del penalista è quella di insinuare il dubbio nel Giudice, chiamato a giudicare e nel tempo stesso di persuaderlo che la nostra tesi è quella giusta.
Quindi, un vero avvocato  deve essere anche un psicologo ed uno psichiatra di fatto, nel senso che deve riuscire a leggere oltre le parole, oltre le frasi, oltre i silenzi. Deve riuscire a capire il profilo dei protagonisti della vicenda, per impostare una corretta ed utile strategia interattiva  con loro. E tutto ciò traspare bene nei processi di omicidio e  sulla scena del delitto.  Ed allora ho voluto riportare, nel mio libro,  quattro celebri casi giudiziari, in un teatro  gremito di personaggi fisicamente vissuti, coinvolti in tristi vicende della vita e finiti ad essere parti in un processo.
Quattro discussioni che sono legate insieme da un unico collante : il delitto di omicidio. Ciò anche per dimostrare che il processo penale è indubbiamente un dramma ed una partita insieme, in cui la discussione è il momento finale, prima della  sentenza. E questo, nelle Corti di Assise e nei processi di omicidi in particolare, avviene meglio che altrove. Infine giunge il momento del silenzio, quello dell’attesa della sentenza; la sentenza  che appartiene solo al Giudice. Così si conclude la partita – dramma,  in cui vi sono né vincitori né vinti, ma vi è solo il trionfo della Giustizia e della Verità, almeno di quella processuale. Non vi farò alcun accenno ai singoli casi trattati, nel mio libro, rimandandovi alla lettura, per saperne di più. Vi ringrazio di cuore,  per l’attenzione che mi avete dedicata” 

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