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venerdì 15 agosto 2014



Legambiente denuncia: 6 milioni di italiani vivono in aree ad alto rischio idrogeologico
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Legambiente ha reso noto i risultati delle ricerche dell’equipe in cui sembra che oltre 6 milioni di italiani vivono quotidianamente in aree considerate ad alto rischio idrogeologico con pericolo di alluvioni e frane possano creare non pochi problemi alla loro integrità e alle abitazioni dove risiedono.
Legambiente denuncia: 6 milioni di italiani vivono in aree ad alto rischio idrogeologico
-Redazione- Oltre sei milioni di italiani vivono in aree a rischio idrogeologico, ma soltanto 55 amministrazioni su oltre 6.600 hanno deciso di delocalizzare le abitazioni dalle aree esposte a maggiore pericolo. A lanciare l’allarme è Legambiente, in occasione di Festambiente, in svolgimento a Rispescia, Grosseto. 
Le regioni ad essere maggiormente minacciate sono: Toscana, Calabria, Umbria, Valle d'Aosta e Marche.
In particolare, in Toscana sono 280 i Comuni, il 98% del totale regionale, in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico. In 68 di questi sono presenti abitazioni in aree golenali e in 54 sorgono impianti industriali che, in caso di alluvioni, frane o terremoti, potrebbero causare disastri ambientali per l'eventualità di sversamento di prodotti inquinanti.

Il pericolo più grosso deriva dal fatto che molte aree industriali sono state costruitein zone a rischio e che in caso di forti piogge che possono provocare alluvioni queste zone adibite ad ospitare industrie sono delle vere trappole per coloro che ci lavorano e vi è la possibilità, in  caso di lavorazioni particolari, che sostanze altamente inquinanti vengano immesse nel terreno circostante o nei corsi d’acqua vicini provocando un possibile disastro biologico.
Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente, auspica un intervento del Governo in tempi brevi con risorse e misure adeguate “per evitare, con l’arrivo dell’autunno, l’ennesima tragica conta di danni e vittime per frane, alluvioni e allagamenti”.
-15 agosto 2014-

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