Condannati a
non sperare per migliaia di anni
Matricola:
DD2-91-00348. Cognome e nome: Musumeci Carmelo. Nato il 27/07/1955 a Aci
Sant’Antonio (CT) Italia. Paternità: Antonio. Maternità: Pappalardo Antonia.
Data
di arresto: 22/10/1991. Scadenza pena definitiva: 31/12/9999
(Fonte: Certificato di detenzione del Ministero della
Giustizia)
Ho sempre pensato che in natura non c’è
nessuna cosa che dura per sempre, se persino le stelle nell’universo alla fine
muoiono e si spengono. E che solo gli uomini hanno creato una pena che non
finisce mai inventandosi l’ergastolo ostativo.
Tempo fa uno studente
che aveva letto qualcosa di me in rete, mi ha chiesto se gli mandavo una copia
del mio certificato di detenzione per una ricerca universitaria sulla pena dell’ergastolo in Italia. Erano anni che non
richiedevo più il mio certificato di detenzione. E l’altra settimana ho fatto
richiesta alla matricola della Casa di Reclusione di Padova. Oggi mi è arrivato
quello nuovo e quasi svenivo quando mi sono accorto che non avevo più scritto in
rosso “Fine Pena Mai” perché in questo ci hanno scritto che la mia pena scade
il 31/12/9999. Mentre battevo nella tastiera del computer la data del mio nuovo
fine pena, per informare lo studente, è comparsa una linea verde sotto la cifra
e sono andato a cliccarci sopra. Ed è comparsa la scritta: “Controllare che la scritta 31/12/9999 non
sia stata scritta per errore”. Ho subito amaramente sorriso pensando che i
computer hanno più cuore e anima degli umani, ma purtroppo però non c’è nessun
errore, la mia nuova data è quella. E stando a quello che c’è scritto nel mio
certificato di detenzione finirò la mia pena nell’anno 9.999. Fra questa data e
quella precedente scritta in rosso “Fine Pena Mai” non cambia molto, ma almeno
adesso potrò tenere un calendario in cella.
È noto che da poco
tempo è stata approvata una legge che dispone rimedi risarcitori in favore dei
detenuti che sono stati sottoposti a trattamento disumano e degradante e per
loro è previsto un giorno di sconto di pena ogni dieci. Sapendo della mia
laurea in giurisprudenza molti miei compagni ergastolani mi hanno scritto dagli
altri carceri ponendomi il problema di come sarà possibile detrarre un giorno
di pena ogni dieci da un fine pena mai. Ora potrò dare loro la bella notizia che lo potremmo fare, perché
il nostro fine pena non è più mai
scritto in rosso ma sarà nell’anno 9.999. Poi ho pensato che una volta le
persone erano più umane perché ti bruciavano o t’impiccavano. Adesso invece è
tutto diverso e per farti soffrire di più ti murano vivo in una cella. Ti danno
persino da mangiare. E se ti ammali, anche ti curano. Stanno pure attenti che
non ti togli la vita. E non ho ancora capito se lo fanno per il tuo bene o per
il tuo male o probabilmente per non fare uscire prima del tempo il tuo cadavere
dal carcere.
Credo che una pena che
dura migliaia di anni oltre che inutile e crudele sia anche stupida. Eppure la
nostra Costituzione prevede che la pena abbia solo uno scopo e una funzione, che
è quella rieducativa.
Non credo che una pena
che duri migliaia di anni riuscirà mai a rieducare il mio cuore e la mia anima,
ma spero che ci riesca con il mio cadavere.
Carmelo Musumeci
Carcere di Padova settembre 2014
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