TRIBUNALE DI ENNA
Palermo
27 marzo 2015 – C'è una buona notizia, per il mondo del giornalismo: dopo circa
quattro anni il tribunale di Enna ha assolto <perché il fatto non
sussiste> i colleghi Jose' Trovato e Giulia Martorana, che si erano
rifiutati di rivelare una loro fonte che fornì a entrambi delle notizie sulle
indagini in corso per l'omicidio di Carmelo Governale, ucciso nel 2007, ed
erano stati incriminati per favoreggiamento. La sentenza del giudice Giovanni Milano
sancisce in maniera chiara un principio fondamentale: anche i giornalisti
pubblicisti hanno diritto al segreto professionale, che secondo la Procura si
sarebbe dovuto riconoscere esclusivamente ai professionisti. In realtà, come da
sempre hanno sostenuto l'Ordine e l'Associazione siciliana della Stampa (nonché
l’Unci, ndr), i pubblicisti sono iscritti allo stesso albo dei professionisti e
già altri giudici avevano permesso, in nome di principi sanciti a livello
europeo, a tutti i giornalisti di mantenere la riservatezza sulle loro fonti.
Ordine e Assostampa esprimono grande soddisfazione per questa sentenza e, pur
nel massimo rispetto delle funzioni e del ruolo della magistratura inquirente,
sottolineano che questo processo, come tutti i dibattimenti che, in nome di
principi giuridici assai discutibili,
intendono restringere la libertà di informazione, poteva non essere
celebrato, senza nessun danno per il diritto e per il mondo della giustizia.
(COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ORDINE DEI GIORNALISTI DI SICILIA E ASSOSTAMPA
SICILIA CASO TROVATO – MARTORANA) Dopo
quattro anni il Tribunale di Enna riconosce il loro diritto al segreto
professionale. Non rivelarono la fonte, assolti Trovato e Martorana. – Palermo,
27 marzo 2015 - Il tribunale di Enna, dopo quasi 4 anni, ha assolto “perché il
fatto non sussiste” i giornalisti Jose' Trovato e Giulia Martorana. I
colleghi si erano rifiutati di rivelare
la fonte che aveva loro fornito notizie sulle indagini per l'assassinio di
Carmelo Governale, avvenuto nel 2007, ed erano stati rinviati a giudizio con
l'accusa di favoreggiamento. I giudici
del tribunale di Enna, presieduto da Giovanni Milano, hanno confermato ancora
una volta che i giornalisti pubblicisti hanno diritto al segreto professionale.
La Procura di Enna era stata di diverso avviso ritenendo che tale facoltà
l'abbiano esclusivamente i giornalisti professionisti. L'Unione cronisti
esprime soddisfazione per la decisione dei giudici di Enna che riaffermano il
principio per cui tutti i giornalisti si possono avvalere del segreto
professionale, compresi i pubblicisti.
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