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martedì 22 settembre 2015

Diffamazione fantasma e  querele strumentali

FRODE PROCESSUALE E ACCOMPAGNAMENTO COATTO



Noto avvocato falsifica la data di pubblicazione dell’articolo per riammettere nei termini il suo cliente. Un altro modo di mettere il bavaglio alla libertà di stampa.


Sessa Aurunca - Si arriva all’assurdo. Un commerciante di Sessa aurunca, che gestisce un avviato supermercato, coinvolto in molte vicende giudiziarie, dà incarico ad un noto avvocato sessano (professore anche presso l’università di Cassino) di querelare un famoso cronista giudiziario (direttore, tra l’altro, di un blog che conta oltre 200 mila visite) ma poiché sono trascorsi i 3 mesi dal giorno della pubblicazione del pezzo sul “Blog”,  il “noto” avvocato per riammettere nei termini il suo cliente (che evidentemente ha lautamente pagato il professionista) falsifica il giorno della pubblicazione. Nel presentare la querela il 18 aprile del 2012 afferma falsamente che l’articolo sul blog in questione è stato pubblicato il 19 gennaio. Falso. L’argomento trattato nell’articolo incriminato riguardava il fantomatico crollo  di un palazzo alla via XXI Luglio, inventato dal commerciante,  ma non era altro che il pretesto per sfrattare la vedova del fratello con i figli. Va detto per inciso che l’art. 700 a cui aveva fatto ricorso il suo avvocato civilista era stato rigettato prima innanzi al Tribunale di Carinola e poi in sede di reclamo dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.



Nessuno se ne accorge del falso. Il processo viene sballottato dal Tribunale di Carinola a quello di Caserta. Il commerciante si costituisce  parte civile… col noto avvocato. Ieri l’udienza innanzi al Giudice Monocratico Dr. Orazio Rossi, del Tribunale di S. Maria Capua Vetere. La nullità è stato rilevata dal cronista giudiziario che ha una vasta e consolidata  esperienza in materia con sul groppone oltre 50 anni di cronaca giudiziaria (anche se il reato è rilevabile di ufficio). Colpo di scena. Il noto avvocato ha rimesso l’incarico. Al suo posto è subentrato l’Avv. Vincenzo Iorio, dello Studio di Carlo Marino. Il cronista è difeso dagli avvocati Gennaro Iannotti e Dario Pepe. Il Presidente Rossi, visto che il querelante (costituitesi anche parte civile)  pur avendo avuto una regolare notifica non si è presentato in udienza, ha disposto il suo accompagnamento coatto a mezzo carabinieri per la prossima udienza del 23 febbraio 2016.  Il  giornalista presente in udienza -  si è riservato di presentare una querela per falso ai danni del noto avvocato.  Quando si dice l’abuso delle querele e la strumentalizzazione per mettere il bavaglio alla libertà di stampa.

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