Diffamazione
fantasma e querele strumentali
FRODE PROCESSUALE E ACCOMPAGNAMENTO
COATTO
Noto
avvocato falsifica la data di pubblicazione dell’articolo per riammettere nei
termini il suo cliente. Un altro modo di mettere il bavaglio alla libertà di stampa.
Sessa
Aurunca - Si arriva all’assurdo. Un commerciante di Sessa aurunca,
che gestisce un avviato supermercato, coinvolto in molte vicende giudiziarie,
dà incarico ad un noto avvocato sessano (professore anche presso l’università di Cassino) di querelare un famoso cronista giudiziario (direttore, tra l’altro,
di un blog che conta oltre 200 mila visite) ma poiché sono trascorsi i 3 mesi
dal giorno della pubblicazione del pezzo sul “Blog”, il “noto” avvocato per riammettere nei termini
il suo cliente (che evidentemente ha lautamente pagato il professionista)
falsifica il giorno della pubblicazione. Nel presentare la querela il 18 aprile
del 2012 afferma falsamente che l’articolo sul blog in questione è stato
pubblicato il 19 gennaio. Falso. L’argomento trattato nell’articolo incriminato
riguardava il fantomatico crollo di un
palazzo alla via XXI Luglio, inventato dal commerciante, ma non era altro che il pretesto per sfrattare
la vedova del fratello con i figli. Va detto per inciso che l’art. 700 a cui
aveva fatto ricorso il suo avvocato civilista era stato rigettato prima innanzi
al Tribunale di Carinola e poi in sede di reclamo dal Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere.
Nessuno
se ne accorge del falso. Il processo viene sballottato dal Tribunale di
Carinola a quello di Caserta. Il commerciante si costituisce parte civile… col noto avvocato. Ieri
l’udienza innanzi al Giudice Monocratico Dr. Orazio Rossi, del Tribunale di S. Maria Capua Vetere. La nullità è
stato rilevata dal cronista giudiziario che ha una vasta e consolidata esperienza in materia con sul groppone oltre
50 anni di cronaca giudiziaria (anche se il reato è rilevabile di ufficio).
Colpo di scena. Il noto avvocato ha rimesso l’incarico. Al suo posto è
subentrato l’Avv. Vincenzo Iorio,
dello Studio di Carlo Marino. Il
cronista è difeso dagli avvocati Gennaro
Iannotti e Dario Pepe. Il
Presidente Rossi, visto che il querelante (costituitesi anche parte
civile) pur avendo avuto una regolare
notifica non si è presentato in udienza, ha disposto il suo accompagnamento
coatto a mezzo carabinieri per la prossima udienza del 23 febbraio 2016. Il giornalista presente in udienza - si è riservato di presentare una querela per falso
ai danni del noto avvocato. Quando si
dice l’abuso delle querele e la strumentalizzazione per mettere il bavaglio
alla libertà di stampa.
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