RACCAPRICCIANTE DELITTO D’ONORE
UCCISE CON UNA SCURE IL SEDUTTORE DELLA FIGLIA
Il cruento fatto di sangue accadde a Prata Sannita il 31 maggio del
1951
Era
vedova ma in paese si mormoravo che fosse innamorata del fidanzato della
figlia. Si fece prestare l’arma del delitto da un suo vicino e spaccò in due la
testa al giovane. Sottoposta a perizia psichiatrica fu riconosciuta “capace di
intendere e volere”. Era nota nella zona con l’appellativo di “Mazzutessa” ed era additata da tutti come una “bocca di rosa”…
rozza e provocante, una bellezza che attirava gli uomini come moscerini… Scongiurato
lo scettro dell’ergastolo con la concessione della diminuente dello stato d’ira determinato dal
fatto ingiusto altrui. La condanna fu di
anni 14 di reclusione. In appello scese a 12 anni. La perizia
psichiatrica la riconobbe capace di intendere e volere.
Nessun commento:
Posta un commento