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mercoledì 3 febbraio 2016

primaOra - Corriere della Sera
 
 
 
 
 
 
Agenda di oggi
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Le previsioni Ue | I soldi per la Siria |Le primarie di Napoli |Il Carnevale di Colonia | L’accordo Trans-Pacifico | La Grecia si ferma | La nuova Auditel Camilleri agrigentino
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Le previsioni della Commissione Ue: limatura in giù per l’Italia?

di Francesca Basso


Una revisione contenuta della crescita italiana rispetto alle stime autunnali. Sono queste le aspettative sulle previsioni economiche d’inverno che la Commissione europea pubblica oggi. Sull’Italia circola l’indiscrezione, non confermata, di un rapporto deficit/Pil al 2,5% per quest’anno, contro la stima del governo del 2,4, con l’aggiunta delle spese per i migranti dello 0,2% che potrebbe però non essere riconosciuta come valida ai fini del rispetto del patto di Stabilità. Vi saranno poi indicazioni sulle valutazioni di Bruxelles sui nostri conti pubblici e sul rispetto della regola del debito, che aveva già suscitato i dubbi della Commissione, tanto che a fine anno ha sospeso il giudizio sulla legge di Stabilità 2016. Quanto alla crescita, lo scorso autunno la Ue prospettava per l’Italia un +0,9% nel 2015 e un +1,5% nel 2016. «È possibile una limatura verso il basso — spiega Gregorio De Felice, capoeconomista di Intesa Sanpaolo —. Il consenso degli economisti per il 2016 e il 2017 è di un Pil all’1,3%. Le nostre previsioni sono di 1,2% per quest’anno e dell’1,4% per il prossimo». Le previsioni di inverno saranno alla base dei Rapporti Paese sugli squilibri macroeconomici: le relazioni tecniche presentate a metà febbraio da cui scaturiranno le conclusioni politiche che confluiranno nelle Raccomandazioni di maggio della Commissione. Per stabilire se concedere o meno la flessibilità, invece, l’esecutivo Ue si baserà su una serie di requisiti e sulle previsioni di primavera.
 
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I Paesi donatori cercano 9 miliardi per la Siria

di Paolo Valentino


L’obiettivo è raccogliere 9 miliardi di dollari, da destinare ai milioni di siriani, devastati dalla guerra civile che da 5 anni dilania il Paese e costretti a fuggire, ammassandosi nei campi profughi mediorientali o sfidando la morte nel tentativo di arrivare in Europa. La quarta conferenza dei donatori, che si riunisce oggi a Londra, spera di venire incontro alle richieste delle Nazioni Unite, che hanno stimato in 7,7 miliardi di dollari la cifra necessaria per gestire con qualche efficacia l’emergenza profughi, mentre 1,2 miliardi dovrebbe andare per l’assistenza diretta ai Paesi della regione investiti dalla crisi. Ospiti del premier britannico David Cameron, saranno nella capitale britannica i leader di oltre 70 Paesi, fra i quali Angela Merkel, re Abdullah di Giordania, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Ma l’ambizione del capo del governo di Sua Maestà va oltre il semplice «pledge», cioè l’impegno di ogni Paese a versare una certa somma. «Dobbiamo metterci d’accordo — ha detto Cameron alla vigilia — anche su azioni concrete, nel campo del lavoro e dell’istruzione nei Paesi confinanti con la Siria, dove le condizioni di vita dei rifugiati peggiorano giorno per giorno». Secondo il leader conservatore, aiuti massicci non sono solo nell’interesse della Siria e dei suoi vicini, ma anche in quello dell’Europa: «Più creiamo le condizioni perché i profughi possano rimanere nella regione, meno li vedremo arrivare in Europa».
 
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Primarie a Napoli: chi ferma Bassolino?

di Monica Guerzoni


Far dimenticare lo scandalo delle primarie del 2011, con i cinesi in fila e i sospetti di infiltrazioni camorristiche. È questa la sfida che, a Napoli, il Pd non può permettersi di perdere. Oggi alle 12 scade il tempo per depositare le firme, dopodiché partirà la corsa verso i gazebo del 6 marzo. Umberto Ranieri non ha raccolto in tempo 550 «autografi» e la sua richiesta di allargare la platea ai non iscritti verrà respinta dai vertici del Pd: «Le regole in corsa non si cambiano». Valeria Valente, ex bassoliniana vicina a Matteo Orfini, aspetta ancora l’endorsement ufficiale di Renzi, segno che la maggioranza è divisa sul suo nome. La minoranza punta su Marco Sarracino, leader dei giovani dem. Le correnti sono in guerra e questa a Napoli non è una notizia, ma il clima da fratelli coltelli rischia di favorire infiltrazioni e inquinamenti. L’eterno Bassolino pregusta il duello con De Magistris. Orfini però si mostra tranquillo: «Sono testa a testa, ma Valeria vincerà».
 
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Il Carnevale di Colonia e l’effetto Capodanno

di Luisa Pronzato, Elena Tebano


Sarà il Carnevale delle donne a pesare davvero l’effetto delle aggressioni di Capodanno su Colonia. Oggi, da mattina a notte fonda, la città tedesca celebra infatti laWeiberfastnacht (il giovedì grasso delle donne) che segna l’inizio dei festeggiamenti in strada. Secondo la tradizione, le donne scherzano con gli uomini (tra i gesti più diffusi, c’è il taglio delle cravatta — e sì, il simbolismo è abbastanza scontato), flirtano e baciano sulle guance gli sconosciuti. Un’usanza che in passato ha creato qualche problema con i turisti inglesi e olandesi, che per l’occasione arrivavano in massa. Ora l’attenzione si concentra sui circa diecimila richiedenti asilo presenti a Colonia. Martedì la Caritas locale ha organizzato «Carnevale per principianti», un incontro per spiegare ai rifugiati che gesti simili (o il ballo tipico in cui ci si «allaccia» agli altri passanti) «non sono né una promessa di matrimonio né in alcun modo garanzia di alcunché». Iniziative simili anche a Mainz, altro centro del Carnevale, dove la polizia ha distribuito volantini con spiegazioni e istruzioni nei centri per i richiedenti asilo. Intanto per rimediare al disastro di Capodanno il nuovo capo della polizia di Colonia ha annunciato che saranno in servizio oltre duemila poliziotti affiancati da 350 allievi delle scuole di polizia.
 
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Tpp, l’accordo su mezzo mondo di scambi

di Giuseppe Sarcina


Il Tpp, il Trans Pacific Partnership, l’accordo (storico) tra le due sponde del Pacifico sarà firmato tra oggi e domani ad Auckland, in Nuova Zelanda. Il protocollo commerciale tocca il 40% della produzione mondiale e ha una grande importanza dal punto di vista geo-economico. L’iniziativa è stata presa otto anni fa dagli Stati Uniti per arginare la crescita tumultuosa della Cina. Dopo lunghi e difficili negoziati il presidente Barack Obama porta a casa un risultato che considera fondamentale. Gli Usa saldano l’alleanza con il Giappone e attirano nella loro orbita commerciale altri dieci Paesi: Australia, Brunei, Canada, Cile, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam. Cardini dell’intesa sono standard condivisi in tema di mercato del lavoro e tutela dell’ambiente. Ma ci sono anche molte voci critiche. I movimenti no global si sono mobilitati per la due giorni di discussioni finali ad Auckland. Negli Stati Uniti il tema viene sfiorato anche nella campagna elettorale. Hillary Clinton ha dichiarato di avere più di una «riserva» sull’impatto che il Tpp potrà avere sull’economia americana: il timore è che le multinazionali accelerino il processo di delocalizzazione degli impianti, cancellando posti di lavoro in Usa.
 
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La Grecia si ferma contro i tagli alle pensioni

di Maria Serena Natale


Oggi la Grecia si ferma. Chiusi uffici pubblici e scuole, ospedali in regime d’emergenza. Al terzo sciopero generale indetto dai sindacati da quando Alexis Tsipras fu eletto premier nel gennaio 2015, aderiscono pubblico e privato. Agricoltori, medici, farmacisti, avvocati, artisti, forze di polizia, addetti ai trasporti… uniti contro la riforma delle pensioni, tra le più pesanti che il governo di estrema sinistra si è impegnato a realizzare in cambio degli aiuti previsti dal terzo salvataggio internazionale da 86 miliardi. Il mondo dell’informazione ha scioperato ieri bloccando gli aggiornamenti online e non mandando in edicola i quotidiani. Dopo le sporadiche azioni delle ultime settimane, gli agricoltori hanno cominciato a chiudere con i trattori autostrade e valichi lungo i confini con la Turchia, la Macedonia (dove preme il fiume di migranti diretti in Nord Europa) e la Bulgaria. La modifica del sistema pensionistico prevede tagli per 1,8 miliardi nel 2016 e presuppone che i lavoratori destinino la maggior parte dei guadagni a tasse e contributi — che nel caso del settore agricolo dovrebbero triplicare nei prossimi quattro anni. Il clima esasperato pesa sull’apertura del nuovo round di colloqui tra il governo e le istituzioni creditrici, in trasferta ad Atene per verificare i progressi nelle riforme. Progressi che rappresentano la condizione per avviare il confronto chiesto dalla Grecia sulla ristrutturazione di un debito pubblico al 175% del Pil.
 
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Auditel sceglie il presidente, Sassoli in pole

di Massimo Sideri


Giornata storica per la tv italiana: oggi si riunirà l’assemblea straordinaria dell’Auditel per votare il nome del nuovo presidente. La società nota per la misurazione dell’audience — da cui dipendono i 3,5 miliardi di investimenti pubblicitari annui sui canali televisivi — è rimasta «orfana» del presidente dopo le recenti e improvvise dimissioni di Giulio Malgara che occupava la poltrona dalla fondazione dell’Auditel, nel 1984. Malgara ha lasciato la società nel mezzo del rinnovo del panel di 5.600 persone che lo scorso ottobre era stato «inquinato» da un invio di email collettive, minandone la segretezza. Secondo lo statuto il presidente deve essere votato da Upa, Unicom e Assocom. E il candidato su cui sembrano convergere le forze è il numero uno dell’Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi. Oggi si scoprirà se riuscirà a ottenere la doppia presidenza, proprio come fece lo stesso Malgara 32 anni fa.
 
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Camilleri agrigentino ad honorem (in Campidoglio)

di Felice Cavallaro


Cittadinanza onoraria della città di Agrigento oggi allo scrittore da 10 milioni di libri venduti nel mondo, Andrea Camilleri, il narratore di tanti romanzi e della fortunata serie sul Commissario Montalbano. Una onorificenza per «avere sdoganato il dialetto siciliano, unendo così sempre di più Nord e Sud, e facendo conoscere i luoghi in cui sono ambientati i suoi personaggi», come dice il sindaco Lillo Firetto oggi a Roma per la manifestazione che si tiene alle 11.30 in Campidoglio, presenti il prefetto Francesco Paolo Tronca e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Una cerimonia fuori porta, gradita a Camilleri, 90 anni, per evitare i disagi di un viaggio in Sicilia. Ma della sua terra parlerà oggi, anche in diretta dal Campidoglio alle 12.30, collegato con «I fatti vostri» di Michele Guardì. Un’occasione per parlare dei luoghi del progetto chiamato «La strada degli scrittori», ideato per valorizzare quell’angolo siciliano attorno alla Valle dei Templi dove sono nati e hanno trovato ispirazione Sciascia, Pirandello e Camilleri.
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