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lunedì 22 febbraio 2016

Presunzione d'innocenza a tinte Ue, una nuova Direttiva
adottata  dai Paesi membri

La direttiva chiarisce che l’onere della prova spetta all’accusa, invece che alla difesa. E ogni dubbio a riguardo va sciolto a favore della difesa stessa. Sancito anche il diritto di rimanere in silenzio e di non accusare se stessi.


di Paolo Bozzacchi

Fonte: Italia Oggi, 22 febbraio 2016

Verso una normativa unica europea sulla presunzione d'innocenza. Questo l'obiettivo della nuova direttiva adottata nei giorni scorsi dai ministri della giustizia dei paesi membri, che accoglie la proposta della Commissione del 2013, a garanzia dei diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte da procedimenti penali. Le nuove norme proibiscono apertamente alle autorità giudiziarie di menzionare in ogni forma la colpevolezza dell'imputato, prima che la colpevolezza stessa sia sancita dal giudice con una sentenza.
E dunque spazio a una nuova definizione unica europea della presunzione d'innocenza. Non solo. La direttiva chiarisce che l'onere della prova spetta all'accusa, invece che alla difesa. E ogni dubbio a riguardo va sciolto a favore della difesa stessa. Sancito anche il diritto di rimanere in silenzio e di non accusare se stessi.
Che non può essere usato contro sospettati o indagati. Anche il diritto di essere presente al processo è definito "essenziale" per garantire un processo equo. "Ogni violazione di questo diritto", precisa la direttiva, "garantirà all'imputato il diritto a un nuovo processo". Il commissario europeo alla giustizia, Vera Jourova, ha commentato: "Il diritto a un processo equo è un diritto fondamentale e deve essere rispettato nella pratica ovunque in Europa.


Oggi siamo di fronte ad alcune differenze nazionali nella protezione della presunzione d'innocenza nell'Unione europea. Le nuove regole comuni garantiranno che i diritti dei sospettati siano rispettati dalla polizia e dalle autorità giudiziarie in modo omogeneo. Prima della sentenza chiunque sia accusato dovrebbe essere protetto con la presunzione di innocenza. E questo contribuirà a costruire un vero spazio giudiziario unico europeo basato sul mutuo riconoscimento dei diritti fondamentali".
Dal punto di vista giuridico la nuova direttiva si basa sui diritti fondamentali sanciti dalla Carta europea dei diritti fondamentali e sulla Convenzione europea dei diritti umani. Ora gli stati membri avranno due anni per implementare le nuove norme negli ordinamenti nazionali, e la Commissione lavorerà a stretto contatto con le autorità dei paesi Ue per assicurare che venga rispettata questa tempistica. Faranno eccezione la Danimarca e il Regno Unito, che potranno esercitare la clausola dell'out-out. Il testo della nuova direttiva sul sito www.europa.eu/rapid.




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