Il giornalista è il peggior lavoro del 2016 secondo gli
americani
Il giornalista è il lavoro
peggiore negli Stati Uniti secondo la classifica di CareerCast che stila ogni
anno gli impieghi peggio retribuiti e più stressanti. Nella sua annuale
classifica dedicata alle professioni, CareerCast.com non usa mezzi termini:
quella del giornalista è considerata l’occupazione peggiore in America. Il
reporter che lavora per la carta stampata continua a precipitare sempre più in
basso nella classifica, ha “poche prospettive di lavoro, bassi salari e lavora
in un settore caratterizzato negli ultimi anni dai licenziamenti”. La
retribuzione media indicata nella classifica è di 37mila dollari e le
prospettive di crescita sono sotto lo zero: – 0.9%. La classifica è stata stilata
considerando parametri come l’ambiente di lavoro, il livello di stress, la
richiesta e la possibilità di essere assunti, oltre al guadagno medio. A non
riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra retribuzione e stress, è appunto,
per il terzo anno consecutivo, il giornalista. Se la passano meglio di lui i
pompieri, i commercianti e i tassisti, costretti a pericolosi turni di lavoro
anche di notte. Come racconta la storia di Erin Hayes, giornalista di Boston
che ha deciso di cambiare settore, fondando la propria agenzia di pubblicità,
che suggerisce che per far fronte alla crisi del settore conviene mettersi in
proprio.
Nessun commento:
Posta un commento