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sabato 18 giugno 2016

FONDAZIONE DELLA SCUOLA FORENSE


MENTRE  LO STABILE CROLLA E LA GIUSTIZIA LATITA I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE SI AZZUFFANO PER MUTARNE IL NOME.   DA FONDAZIONE ELIO STICCO A FONDAZIONE DEGLI AVVOCATI DEL FORO DI SANTA MARIA CAPUA VERTERE: OVVERO DI TUTTI E DI NESSUNO.  NOSTRA INTERVISTA AL PRESIDENTE EMERITO.
 
Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Elio Sticco, premia il Presidente della Corte di Assise Prisco Palmiero. A fianco il Presidente del Tribunale Victor Ugo De Donato e il Procuratore della Repubblica Antonio Manzillo. Fonte: Archivio personale Terlizzi 
 di  Ferdinando Terlizzi

Santa Maria Capua Vetere - Da Fondazione Elio Sticco a Fondazione degli avvocati del Foro di Santa Maria Capua Vertere: ovvero di tutti e di nessuno. E il suo fondatore? Per ben 57 anni consigliere e con  30 di presidenza? Alla malora! Il consiglio in carica (i promotori del cambiamento con alto spirito di iniziativa e immane  impegno culturale sono: Grillo, Buco, Basile, Lombardo, Lombardi, Agata, Pacelli, Iannettone, Pigrini, Martignetti e Fruggiero). Restati  passivi allo smembramento del tribunale con il trasferimento ad Aversa, soccombenti sulla paventata ipotesi di dislocazione in altra città si trastullano sul cambio del nome…  La scuola di Formazione Forense  fu una idea dell’Avv. Elio Sticco del 1976  allorchè non si parlava in campo nazionale di scuole di formazione per i praticanti. L’idea fu trasmessa al Consiglio dell’Ordine di cui Sticco era presidente questi,  con delibera del 17 dicembre 1976 e successiva del 1 aprile 1977,  istituiva la Scuola di Formazione per praticanti che poi si  e sviluppata così  da richiedere la istituzione  della Fondazione a cui il consiglio ritenne naturale ne prendesse il nome dell’autore. Sticco,  poi,  realizzata la struttura nei locali  di via Lussemburgo presi in fitto dal comune di Santa Maria Capua Vetere e tale struttura,   ancora oggi,  a distanza di circa dieci anni resta ancora la più moderna ed attrezzata d’Italia (sale ampissime con traduzioni multilingue simultanee, registrazioni  audio e video, aria climatizzata,  servizi ed ampi uffici).  
Da sinistra: Il Sindaco di Santa Maria Capua Vetere Dr. Prisco Zibella, il giornalista  Ferdinando Terlizzi,  direttore della tv libera Can. 57,  Elio Sticco,  al suo terzo mandato come presidente dell'Ordine, l'avv. Armando Basile. - Anni 70 - Archivio personale Terlizzi 


Abbiamo chiesto all’Avv. Sticco un suo pensiero sulla vicenda. Ci ha chiarito: “Ho appreso dalla stampa,  che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha formulato una proposta di modifica del nome della Fondazione. Riterrei di meritare per la mia correttezza e rispetto dei ruoli considerazione su argomenti che potrebbero avere anche una interpretazione provocatoria.  Invero la richiesta del C.O.A. che è ripetitiva di precedenti proposte di origine conflittuale, sembrava essere stata eliminata per la sopravvenuta serenità di cui sono stato promotore. Infatti la stessa sopravviene allorchè la Fondazione si trovava ad affrontare urgenti problemi che investono il proprio futuro e che riguardano: la manutenzione, la urgenza di attivare e potenziare la sala di esercitazioni telematiche che va corredata di nuovi computer che dovrebbero raggiungere le 20 unità; di attivare la sala ristoro e bar ove gli arredi vanno deperendo, per mancato uso;  completare la sistemazione del parco esterno,  dell’area retrostante,  dei corridoi coperti a piano terra di cu era prevista la pannellatura a vetri; la definizione del problema dei contratti di locazione col Comune di S. Maria C.V. al quale la Fondazione è interessata sia per la durata ventennale che per la misura  del canone e dovrebbe pretendere di essere presente avendo subiti i danni per il mancato accatastamento dell’edificio. Di fronte a tali problemi esistenziali della Fondazione la modifica del Regolamento diventa argomento  secondario e quello della intestazione attingendo  all’epoca del conflitto, assume sapore provocatorio. Piuttosto, ritengo che   il Consiglio dell’Ordine debba rivolgere la propria attenzione sui gravi problemi, che ci hanno degradati come importanza e  che il cammino è ora lungo e duro e che può essere ripreso solo se si riuscirà a costruire la “Cittadella Giudiziaria” nell’area della caserma Andolfato come da  impegno assunto dai 7 candidati sindaci.



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