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sabato 18 giugno 2016


Il futuro sindaco di Roma Virginia Raggi passata ai raggi x da Ferdinando Imposimato, ex magistrato,  ex senatore PD, scrittore e autore di inchieste scottanti contro la mafia politica e la criminalizzata. Rimasto vittima di una crudele vendetta trasversale da parte della camorra casertana che assassinarono suo fratello Francesco. Merita tutta la nostra solidarietà e stima.




Pur non essendo iscritto al M5S esprimo la mia solidarietà a Virgina Raggi, oggetto di attacchi su alcuni quotidiani per un presunto scandalo per due consulenze legittimamente svolte su richiesta di una ASL, per 8.000 euro nel 2012 e 5000 nel 2014. Che non sarebbero state citate nell'autocertificazione . La Raggi comunicò al Comune di avere avuto l'incarico e percepito nel 2015, solo 1878 euro . Questa è tutta l'accusa!
Invece da lungo tempo si registra un inquietante silenzio e oblio sulle ben più gravi e corpose somme sperperate dall'Amministrazione PD a Roma , per svariati miliardi di euro. Come risulta per tabulas dalla drammatica denunzia fatta dall'ANAC, alla Procura di Roma sulla illecita gestione degli appalti dal sindaco Ignazio Marino e soci ). Cantone lamenta la violazione della legge sulla trasparenza da parte della Raggi , ma dimentica la ben più devastante denunzia del proprio funzionario Ciccone: "Nessuna differenza sostanziale nella gestione degli appalti tra l'amministrazione Alemanno e quella Marino. Entrambi hanno usato procedure negoziate nell'88 per cento dei casi e solo nel 12% hanno fatto gare pubbliche". La 55 udienza del processo a Mafia capitale si è aperta con l'audizione dell'ing Ciccone che nell'agosto 2015 consegnò la sua relazione di 150 pagine, depositata dai PM Luca Tescaroli e Paolo Ielo . IL funzionario parlò della "colonizzazione di Roma di Carminati e soci", con numeri, percentuali e dati che hanno dato l'immagine di una capitale al collasso, dove dirigenti della PA , circa 22mila persone, appaiono "disinvolti e spregiudicati nell'interpretazione delle norme", raggirandole per propri vantaggi . Ciò grazie a " una sistematica assenza di controlli". Il riferimento è all'elenco delle ditte inserito nei cervelloni del Comune a cui appaltare i lavori: ce ne sono circa 1.200 iscritte ma nessuna ha mai esibito (né gli è mai stato chiesto) un certificato antimafia o informazioni sulla società . Non solo: su 15 municipi solo 6 hanno attinto a queste liste, ma in genere a prendere appalti erano sempre le stesse. E questo da anni."Assegnazioni che andavano avanti dal 1998 e prorogate di volta in volta senza nuovi bandi, fino ai giorni nostri", ha spiegato Ciccone. Alla conquista di Roma "il ricorso sfrenato alla somma urgenza, alle gare negoziate, alle proproghe di contratti senza nuovi bandi e sempre agli stessi contraenti". Un sistema paralizzato dalle solite ditte e società, che ruotava attorno alle cooperative di Buzzi del PD e Carminati della pericolosa banda della Magliana , legata a Cosa Nostra.
Alcuni numeri nell'aula bunker di Rebibbia cadono come macigni Emerge che <<Roma Capitale sfornava 8.000 procedure di gara per un valore di un miliardo e mezzo di euro (sic) ogni anno. E nessuna era stata fatta con un bando pubblico. Alla gang di Buzzi e Carminati e alle cooperative che ruotavano intorno all'affaire appalti il Campidoglio ha "regalato" tanti soldi sotto forma di lavori. L'ufficio da cui sono passati più milioni è il X Dipartimento, che si occupa del verde pubblico. "Su 292 provvedimenti eseguiti nel 2014 – secondo il teste Enza Caporale della commissione prefettizia che ha analizzato documenti, bandi e carteggi di tutti i 15 municipi della città - per 824 milioni di euro, tolti gli 804 dati ad Ama, tutti gli altri sono stati appaltati con gare negoziate, proroghe o affidamenti diretti". Dulcis in fundo , oltre a questi sperperi , la Procura di Roma nel marzo 2016 ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco Ignazio Marino in relazione al caso scontrini e alla gestione della onlus Imagine, per i reati di truffa, peculato e falso. 
Di fronte a questi fatti , le accuse a Virginia Raggi appaiono faziose e strumentali . Noi siamo con Virginia Raggi. Che ha la capacità e l' onestà per aiutare i più bisognosi con il reddito di cittadinanza , la soluzione del problema della casa, una gestione trasparente del comune, fare rinascere Roma e il suo straordinario patrimonio storico , artistico e archeologico, come sono riusciti a fare i sindaci pentastellati di Livorno, Pomezia e Ragusa.

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