Presso il Presidio ospedaliero
Pineta Grande di Castel Volturno il 28
prossimo
“Virtopsy”
è una nuova tecnica che ha avuto origine a Berna: ossia l’autopsia virtuale,
rappresentando il futuro della Medicina-Legale.
Tale
metodica “VIRTOPSY” può migliorare
l’autopsia tradizionale o addirittura sostituirla in
casi selezionati, a
seconda dei bisogni delle
indagine. Per la prima volta in Italia qui a
Castelvolturno -
Castelvoltruno
– Un evento di eccezionale
importanza si terrà il prossimo 28 ottobre, presso il
Presidio ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno “VIRTOPSY”,
i vantaggi dell’autopsia virtuale, con una dimostrazione scientifica e con la
simulazione di una autopsia. Dopo i saluti del dott. Vincenzo Schiavone, responsabile della struttura, sono previsti gli interventi
di esperti qualificati italiani e
stranieri. Introdurrà il dott. Giuseppe
Luca Antonio, (Procuratore Aggiunto, Procura della Repubblica, Tribunale di
Napoli) sull’”Esame autoptico e le sue problematiche”; sarà la volta poi della
dott.ssa Anna Frasca, ( S.
Procuratore, Procura della Repubblica, Tribunale di Napoli) che parlerà su “La notizia di reato ed i primi
adempimenti del pubblico ministero”. Sull’ “irripetibilità dell’esame autoptico
secondo il codice penale: profili di criticità”, intratterranno gli astanti la
Dott.ssa Antonella Cantiello, (S.
Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale id Santa Maria Capua Vetere) e il dott. Francesco
Regine, (S. Procuratore della Repubblica, Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere). Il Prof. Thali,
dell’Università di Zurigo, si
intratterrà invece sulla “Virtopsy
History: 15 yers experience”; mentre il prof. Francesco Macri, parlerà dell’”imaging nella lesività dall’ arma
bianca, da fuoco e nel carbonizzato. Il bambino maltrattato: l’esperienza
francese. Metodologia dell’autopsia virtuale”. Sui vantaggi dell’autopsia virtuale - dopo il saluto del dott. Salvatore Ambrosio, Presidente della
Medea, e della dott.ssa Milena De
Robbio, parleranno il Dr. Siobhan Mc
Lauglin, dell’Università di Edimburgo sul tema del “Tc post mortem in
Scotland”; e la dott.ssa Elena Kranioti,
della stessa università sulla “Virtual Forensic
Antrhopology”. Prima del
dibattito finale prenderà la parola il Dr. Mario
Piombino, della Vilnus University Litunia, sul “Virtopsies on human
mummies”: a Lithuan experience; in
chiusura il prof. Nikos Varelas,
della Università di Losanna svilupperà un tema sui “case study of othopedic
injuries”. Come detto “Virtopsy”, è una nuova tecnica che ha avuto origine a
Berna: ossia l’autopsia virtuale, rappresentando il futuro della
Medicina-Legale. “Oggi – spiega il
Dr. Vincenzo Schiavone - la Radiologia con le indagini TAC, Risonanza
Magnetica , scansione della superficie 3D ottica, e fotogrammetria 3D, sono
utilizzate per rilevare e documentare
prove forensi. Tale metodica “VIRTOPSY”
può migliorare l’autopsia tradizionale o addirittura sostituirla in casi
selezionati, a seconda dei bisogni delle indagine. I dati di imaging digitali possono essere memorizzati in modo
permanente e possono essere riesaminati in qualsiasi momento se è richiesto un
secondo parere e\o approfondimento sui casi in esame. La tomografia
computerizzata multistrato (TCMS) e la risonanza magnetica (RM) sono metodiche
d’imaging sempre più richieste in patologia forense. Tali tecniche possono
essere di grande ausilio alle classiche autopsie medico-legali”.
Ed inoltre la visualizzazione
degli organi interni del cadavere può essere eseguita preventivamente
utilizzando la TCMS e/o la RM. La RM, in aggiunta, è indicata anche per la
valutazione delle vittime superstiti di azioni violente, in particolare lo
strangolamento, in quanto aiuta ad individuare lesioni interne talvolta non
apprezzabili neanche ad un’attenta osservazione esterna della vittima.
Varie tecniche di
post-elaborazione sono in grado di fornire indiscutibili prove legali da
utilizzare nel corso dei vari procedimenti giudiziari.
La documentazione e l’analisi dei reperti
post-mortem individuati mediante TCMS e RM come pure alcune tecniche di
post-elaborazione (virtopsy) sono esecutore-indipendenti, oggettive, non
invasive e porteranno nel tempo a miglioramenti qualitativi nelle indagini
patologiche forensi. Ed inoltre può essere utile per accertare la causa e
modalità di decesso- Quale esito di differenti modalità: incidente, suicidio,
omicidio, cause naturali o iatrogene- Possibili cause: politrauma, annegamento,
lesioni da arma da fuoco, ustioni, impiccamento, ecc. Ricerca di segni vitali a
carico delle strutture anatomiche lesionate Ricostruzione forense Istruzione
Ricerca. È stata inoltre perfezionata per scopi forensi la tecnica
mini-invasiva di biopsia imaging-guidata (per esempio sotto guida TC) su
cadaveri per consentire il prelievo di campioni tissutali per l’analisi
istologica.
Questa tecnica permette di
ottenere non soltanto campioni tissutali, ma anche di effettuare prelievi di
urine, bile o sangue per analisi tossicologiche e di DNA.
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