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giovedì 26 ottobre 2017

IL LIQUIDATORE DELLA ILSIDE ASCOLTATO DALLA 
COMMISSIONE ECOMAFIE 

Ieri sono stato ascoltato dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite  connesse al ciclo dei rifiuti nella mia qualità di liquidatore della Ilside di Bellona. Ecco la mia dichiarazione.

“Sono stato nominato liquidatore volontario a novembre 2015. Dopo qualche mese la società è stata dichiarata fallita (su istanza del proprietario dell’immobile). Ho chiesto la revoca del fallimento,  sia perché il titolo posto a base del ricorso di fallimento non era credibile ( pretendeva fitti con contratto scaduto e con il sito sotto sequestro giudiziario) e sia perché la società ha crediti certificati in bilancio di gran lunga superiore ai debiti. La Corte di Appello di Napoli con sentenza 44/216 del 31 marzo ha revocato il fallimento. Il curatore fallimentare Dr. Vincenzo Cucco, nell’esame della sua gestione, ha rilevato che il Comune di Bellona,  in seguito ad un incendio scoppiato nel 2013 e dopo aver fatto una ordinanza di lavori in danno della Ilside, aveva certificato un credito di circa 800 mila euro a favore della ditta che aveva avuto incarico dal comune di bonificare il sito ed aveva addirittura elargito un acconto di circa 170 mila euro. Si  badi,  il sindaco che emise l’ordinanza è lo stesso che ha emesso due ordinanze in seguito all’incendio del 2017 ed è lo stesso che minaccia azioni in danno. Il Dr. Cucco ebbe a segnalare alla Procura della Corte dei Conti la disfunzione evidenziando che i rifiuti non furono assolutamente eliminati.  La Ilside dal 2014 non ha svolto alcuna attività essendo dall’epoca in liquidazione.  In seguito all’incendio del 2017  il sito venne posto sotto sequestro giudiziario ed emesse  le ordinanze n°3 e 4 del Comune di Bellona. In considerazione delle disposizioni impartite dai responsabili della Regione nonché in seguito alle riunioni anche presso la Procura della Repubblica mi sono attivato (pur non avendo  disponibilità economica) svuotando le vasche dal percolato, caratterizzando i rifiuti ancora esistenti (piccola parte di amianto e plastica infiammabile) e mi accingo ad eseguire l’ordinanza n°4, tramite una ditta che a fronte del ritiro del materiale ferroso pagherà gli oneri alla ditta specializzata che si occuperà del prelievo dell’amianto e della plastica.  Successivamente predisporrò un piano per eliminare tutti i rifiuti combusti  cercando una ditta che potesse compensarsi con una cessione del credito. Si tenga presente che il tutto deve essere sempre autorizzato dalla Procura ed ogni ingresso nel sito viene monitorato dai carabinieri.  Che tutti gli atti da me compiuti sono stati sempre notificati ai competenti organi. Questo per evitare spreco di denaro pubblico”.
Alla fine dell’audizione anche del custode giudiziario e tecnico Geom. pietro Pastore, il Presidente della commissione On. Bratti ha chiesto appena approntato il programma definitivo che venisse trasmesso anche a lui.

Ferdinando Terlizzi, liquidatore Ilside, 388.4293828 – ferdinandoterlizzi@pecgiornalisti.it  
  

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