Lettera aperta ai Sacerdoti
“Il carcere come punizione. E
questo non è buono. Non c’è una vera pena senza speranza. Se una pena non ha
speranza, non è una pena cristiana, non è umana. Per questo, la pena di morte
non va. L’ergastolo, così freddo, è una pena di morte un po’ coperta.” (Papa
Francesco)
Abbiamo un sogno: l’abolizione
dell’ergastolo in Italia
L’Associazione Liberarsi onlus, che ha
sempre sostenuto la campagna contro il carcere a vita, sta organizzando un
giorno di digiuno nazionale per domenica
10 dicembre 2017 (Anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani)
contro la pena dell’ergastolo.
Hanno aderito molte Associazioni,
compresa la Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi, il primo
Sacerdote a schierarsi contro l'ergastolo, e anche molti ergastolani hanno
già dato la loro adesione, che è stata pubblicata sul sito dell’Associazione, www.liberarsi.net,
per sensibilizzare e ricordare alla
classe politica e all’opinione pubblica che in Italia esiste la “Pena di Morte
Nascosta”, come Papa Francesco ha definito la pena dell’ergastolo.
Abbiamo
pensato d’invitare anche il Papa, che ha abolito la
pena dell’ergastolo nella Città del Vaticano, definendola una “Pena di Morte
Nascosta”, ad aderire
pubblicamente e abbiamo pensato di scrivergli questa lettera:
Caro Papa Francesco,
siamo gli
ergastolani d’Italia.
Pensiamo che Dio non sia così severo
da gettare un’anima all’inferno e condannarla a essere cattiva e colpevole per
sempre, come accade su questa Terra.
L’uomo
ombra, condannato alla pena dell’ergastolo, passa la sua esistenza guardando
solo il suo passato, perché non ha più giorni davanti a sé ad attenderlo, ed è
difficile diventare buoni con una “pena del diavolo” da scontare. Perché i
buoni ci fanno questo?
La
condanna all’ergastolo è disumana. E, più che una condanna fisica, è una pena
dell’anima. Perché i buoni ci fanno questo? Perché ci ammazzano lentamente, un
po’ tutti i giorni, condannandoci senza speranza?
Caro
Papa Francesco, hai abolito la pena dell’ergastolo nello Stato del Vaticano,
stavolta perché non lanci un appello allo Stato Italiano e a tutti gli Stati
del mondo perché sia abolita la “Pena di Morte Viva”, come noi chiamiamo la
pena dell’ergastolo?
Papa
Francesco, aiutaci a vivere o a morire.
Abbiamo anche pensato di coinvolgere i sacerdoti, per chiedere di
parlare di questa iniziativa ai parrocchiani durante le Sante Messe e di
ricordare loro queste parole di Papa Francesco:
“Tutti i cristiani e gli uomini di buona
volontà sono dunque chiamati oggi a lottare non solo per l’abolizione della
pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al
fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana
delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con l’ergastolo.
In Vaticano, poco tempo fa, nel Codice penale del Vaticano, non c’è più,
l’ergastolo. L’ergastolo è una pena di morte nascosta.”
(Discorso del Santo Padre Francesco alla delegazione dell’Associazione
internazionale di diritto penale nella Sala dei Papi il 23 ottobre 2014)
Grazie di e con il cuore a tutti i Sacerdoti
che lo faranno.
Per gli ergastolani d’Italia:
Carmelo Musumeci
Ottobre 2017
L'intero
libro è scaricabile sul sito www.carmelomusumeci.com
Il cartaceo si può richiedere a zannablumusumeci@libero.it
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