I giornalisti invecchiano e
sono sempre meno. Manca il ricambio generazionale
8 maggio 2018
L’età media è salita da 47 a 58 anni,
Uno studio della Casagit: «E’ una ‘frana occupazionale’».
Ce lo dicono e ce lo ripetono da alcuni
anni sia gli Istituti di statistica sia quelli di ricerca: la popolazione
italiana sta diminuendo e si sta invecchiando. Basta leggere il report “Il
futuro demografico del Paese. Previsioni regionali della popolazione residente
al 2065”(ISTAT, 3 maggio 2018) o il “51° Rapporto
sulla situazione sociale del Paese/2017” (CENSIS,
1 Dicembre 2017).
Anche nel mondo del lavoro, lo sappiamo,
la tendenza è la stessa. A focalizzare tali problematiche (diminuzione
dei lavoratori e loro invecchiamento) è uscito ora uno Studio
della Casagit (Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei
Giornalisti Italiani) in relazione al mondo
dell’editoria e del giornalismo.
Nell’ultimo decennio, l’età media dei giornalisti italiani soci titolari di Casagit è passata da 47 a 58 anni. Il dato emerge dall’analisi della popolazione assistita allegata al bilancio 2017 approvato nei giorni scorsi dal Consiglio di amministrazione.
Nell’ultimo decennio, l’età media dei giornalisti italiani soci titolari di Casagit è passata da 47 a 58 anni. Il dato emerge dall’analisi della popolazione assistita allegata al bilancio 2017 approvato nei giorni scorsi dal Consiglio di amministrazione.
«Invecchiare mediamente di undici anni
in dieci – sottolinea nella sua relazione
il Presidente Daniele Cerrato – ci racconta tre
cose:
– la mancanza di un vero ricambio generazionale nella nostra categoria,
– l’innalzamento dell’età in cui si ottiene il primo contratto di lavoro
– e, unica notizia buona, l’aumento dell’età media dei colleghi pensionati, forse in parte anche favorito dall’avere a disposizione una Cassa di assistenza sanitaria che permette forme di prevenzione importanti sostenendone i costi».
– la mancanza di un vero ricambio generazionale nella nostra categoria,
– l’innalzamento dell’età in cui si ottiene il primo contratto di lavoro
– e, unica notizia buona, l’aumento dell’età media dei colleghi pensionati, forse in parte anche favorito dall’avere a disposizione una Cassa di assistenza sanitaria che permette forme di prevenzione importanti sostenendone i costi».
Tornando al “censimento” della
categoria, al 31 dicembre scorso gli iscritti a Casagit erano
complessivamente 49.102: cioè 873 in meno rispetto a dodici mesi
prima. Più nel dettaglio, i soci titolari nel profilo 1 di assistenza erano 25.384 (di cui
13.469 contrattualizzati, 9.025 pensionati, 2.552 volontari, 338 dipendenti di
organismi di categoria). In un anno il loro numero è diminuito di
218 unità. I familiari, sempre ricompresi nel profilo 1, erano 22.363 (9.350
coniugi o conviventi, 12.930 figli, 83 genitori).
I profili 2, 3 e 4 registrano invece 1.355 adesioni (1.090 titolari e 265 familiari, di cui 110 coniugi o conviventi e 155 figli).
I profili 2, 3 e 4 registrano invece 1.355 adesioni (1.090 titolari e 265 familiari, di cui 110 coniugi o conviventi e 155 figli).
«A concorrere alla frana occupazionale
che continuiamo a registrare –
si legge nelle considerazioni contenute nei documenti di bilancio – sono
stati ancora contratti a termine non rinnovati e licenziamenti. Il calo degli
iscritti prosegue».
Il Bilancio 2017
Il Consiglio di amministrazione della Casagit ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2017. La Cassa di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti italiani chiude l’anno 2017 con un attivo di 3 milioni e 970mila euro, portando a quota 41 milioni e 250mila euro il fondo di garanzia dell’ente.
Il Consiglio di amministrazione della Casagit ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2017. La Cassa di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti italiani chiude l’anno 2017 con un attivo di 3 milioni e 970mila euro, portando a quota 41 milioni e 250mila euro il fondo di garanzia dell’ente.
Si confermano così gli effetti di una
gestione attenta e prudente della Casagit, nel quadro di una perdurante crisi
dell’editoria, che ha prodotto una nuova contrazione del numero dei giornalisti
e dei loro famigliari assistiti. Tra i soci ancora in calo il numero
dei giornalisti in attività mentre cresce quello dei colleghi pensionati. Conseguente
anche la diminuzione dei contributi associativi, scesi per la prima volta sotto
la soglia degli 80 milioni di euro.
Casagit ha erogato nel corso del
2017 rimborsi per prestazioni sanitarie per oltre 66 milioni di
euro e ha confermato tutte le garanzie di assistenza sanitaria a favore dei
giornalisti cassintegrati e disoccupati.
Tra gli elementi di preoccupazione
emersi dalle relazioni del Presidente Daniele Cerrato e del
Direttore generale Francesco Matteoli il riproporsi del
problema della riscossione delle quote non versate da aziende in stato di
morosità.
Il Consiglio di amministrazione ha anche
approvato a maggioranza, con quattro astensioni, il Bilancio preventivo
2018 che, in virtù del piano di miglioramento delle prestazioni deciso
a fine 2017 e del perdurare della diminuzione della contribuzione, a causa
dalla crisi del settore editoriale, si prospetta in lieve disavanzo.
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