Il nostro direttore con la giornalista Giovanna Canzano e l'attore Francesco Russo alla Feltrinelli di Roma - 2017 |
Martedì 6 novembre
alle 18 presso il
Gran Caffè 900 di
Santa Maria Capua Vetere
Rilevante evento
culturale per la presentazione del libro della giornalista sammaritana Giovanna
Canzano
LE RADICI EBRAICHE
NEL PENSIERO
DI FRANZ KAFKA
NEL PENSIERO
DI FRANZ KAFKA
Santa Maria Capua Vetere - Sarà presentato martedì 6 novembre, alle ore
18, presso il Gran Caffè 900, il libro Edito
da Solfanelli, con la prefazione di Ariel Toaff, “LE RADICI EBRAICHE NEL
PENSIERO DI FRANZ KAFKA”, della giornalista e sociologa sammaritana Giovanna
Canzano (da anni trapiantata a Roma, ma con milizia giovanile nelle
redazioni di radio e tv casertane degli anni Settanta), studiosa di ebraismo,
soprattutto della sua letteratura, con questo libro, ha voluto analizzare la
ricerca dell’identità ebraica di Franz Kafka, attraverso lo scenario storico di
quelli che sono gli avvenimenti culturali e politici.
Il problema della memoria, delle origini,
delle radici è eminentemente moderno, e la percezione di questa drammaticità è
particolarmente acuta nell’intellighenzia ebraica europea, che nella perdita
della memoria ha imparato a vedere il rischio più grave non solo per il popolo
d’Israele, quanto per l’intera civiltà.
Per il popolo ebraico l’identità, le
radici e la memoria sono temi fondamentali della propria storia e rappresentano
un nucleo di specificità nel seno di una data comunità nazionale. Con la
modernizzazione — haskalah — e l’emancipazione gli ebrei ottengono il
riconoscimento dell’uguaglianza, e con esso il pericolo della perdita della loro
identità. Il caso Kafka nasce dall’intreccio di Sekuritaet e sradicatezza che
caratterizza l’ebraismo borghese mitteleuropeo.
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