Coronavirus, Repubblica taglia
pagine e chiede sacrifici alle grandi firme. Repubblica taglia. Pagine
soprattutto. E compensi dei collaboratori. Quelli dei nomi illustri solo se
vorranno loro, quelli dei collaboratori “semplici” d’autorità, a scelta dei
capiredattori.
Quindi, tagliare.
L’annuncio è stato dato nella prima
settimana di aprile alla redazione riunita nell’ufficio dei redattori capo. Il
provvedimento per ora dura tre mesi, aprile, maggio, giugno. A metà giugno
direttore e responsabili dell’azienda si incontreranno di nuovo e faranno il
punto. Altri tagli? O ripresa?
Dunque allo stesso prezzo
Repubblica offrirà un giornale a 40 pagine anziché 48. Sospesi per tre mesi
Salute, Scienze, Week End, che andranno sul digitale. L’inserto culturale
Robinson a 40 pagine. Affari e Finanza perde 8 pagine, Donna e Venerdì perdono
16 pagine ciascuno.
Ai collaboratori fissi di
prestigio, come Francesco Merlo o Bernardo Valli viene chiesto di tagliarsi
volontariamente il compenso del quindici per cento. Il monte collaborazioni dei
servizi deve essere tagliato del 15 per cento e saranno i capiredattori a
scegliere chi penalizzare.
Una ritirata, in attesa di tempi
migliori.
Professione Reporter
(nella foto Carlo Verdelli,
direttore di Repubblica con il fondatore Eugenio Scalfari)

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