GUARDIA DI FINANZA CASERTA – CARABINIERI CASERTA
–CONFISCATI BENI PER QUASI 3 MILIONI DI EURO A IMPRENDITORE AFFILIATO AL CLAN
“MASSARO – DI PAOLO” DI SAN FELICE A CANCELLO.
La
Guardia di Finanza di Marcianise e i Carabinieri di Maddaloni hanno eseguito la
confisca di beni per un valore di circa 3 milioni di euro, disposta dal
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di PESCE Michele,
imprenditore di San Felice a Cancello, intraneo al clan camorristico “MASSARO – DI PAOLO”, attivo nei Comuni di San
Felice a Cancello e Santa Maria a Vico.
Nel
febbraio 2015, la Guardia di Finanza aveva eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di 3 soggetti, emersi dalle indagini come responsabili,
a vario titolo, dei reati di usura, estorsione e riciclaggio, tutti aggravati
dall’utilizzo del “metodo mafioso”.
Nel
corso delle indagini, era stata dimostrata un’intensa attività usuraia ed
estorsiva, svolta con sistematicità e a livello “imprenditoriale” ma
accompagnata da frequenti richieste vessatorie esercitate con i metodi
intimidatori tipici delle associazioni camorristiche.
I
proventi di tali attività illecite venivano poi riciclati in attività
commerciali, investimenti e strumenti finanziari, molti riconducibili direttamente
a figli e nipoti dell’imprenditore, talvolta ancora minorenni.
Gli
accertamenti patrimoniali eseguiti dalla Guardia di Finanza hanno ricostruito
oltre dieci anni di flussi finanziari, investimenti mobiliari e immobiliari,
acquisizioni societarie eseguite dal nucleo familiare di PESCE Michele,
individuando una significativa sproporzione tra il tenore di vita e i redditi
dichiarati.
Tutti
i beni acquisiti con risorse finanziarie non giustificate sono stati oggetto di
sequestro eseguito nel febbraio 2017. All’esito dell’istruttoria svolta a
contraddittorio pieno, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione
Misure di Prevenzione ha disposto la confisca di beni per circa 3 milioni di
euro, eseguita oggi in sinergia da Guardia di Finanza e Carabinieri.
Sottratti
definitivamente alla criminalità numerosi immobili a uso commerciale e
abitativo, terreni e autoveicoli, ma anche disponibilità finanziarie, 2
diamanti da investimento e un noto bar di San Felice a Cancello (CE).
L’attività
odierna rappresenta un’ulteriore conferma della profonda attenzione delle Forze
di Polizia per l’aggressione patrimoniale nei confronti della criminalità
organizzata, con particolare riferimento al fenomeno dell’usura e al
riciclaggio del denaro “sporco” in attività imprenditoriali lecite.
Grazie
agli strumenti normativi previsti dal Codice Antimafia, è stato possibile
sottrarre definitivamente al clan, già
prima della conclusione dei processi penali, risorse economiche ormai
pienamente “ripulite” e inserite nel circuito economico legale, con conseguente
alterazione della concorrenza con gli imprenditori onesti.
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