Il commento del criminologo
Carmelo
Lavorino sulla morte di
Guglielmo Mollicone.
“Mi dispiace per la morte di Guglielmo Mollicone per motivi umani, per
il fatto che se ne sia andato senza conoscere la vera identità dell'assassino
della figlia Serena, per lo strascico di sofferenza che lo ha accompagnato
negli anni causa gli errori e i pressappochismi investigativi e giudiziari. L'ho
sempre rispettato per tutto quello che era ed ha rappresentato: come uomo, come
padre, come familiare della vittima e come sofferente ricercatore della verità.
Ora il momento storico, processuale e investigativo è molto delicato per
parlare: in questo momento dobbiamo cercare la verità dei fatti, senza ripiombare nella caccia alle streghe ed
all'untore, senza innamoramenti dei sospetti e delle tesi e delle chiacchiere
da villaggio globale come purtroppo accadde per il carrozziere Carmine Belli. Mi
auguro che Guglielmo riposi in pace accanto alla figlia, alla moglie ed al
padre e che nessuno strumentalizzi la sua morte per indegni interessi di
bottega, di visibilità mass mediatica e per pennivendolismi vari. RIP
Guglielmo: io cercherò la Verità e la Giustizia!”.
Morto Guglielmo
Mollicone nulla cambia per il processo. Prossima udienza innanzi al Gup di
Cassino il prossimo 30 giugno
Guglielmo Mollicone non è più. “Non potrà vedere in faccia – come ha detto il
criminologo Carmelo Lavorino – gli assassini di sua figlia Serena, uccisa ad
Arce nel 2001 mentre l'ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola si
proclama innocente”. Come è noto per lui, per il figlio e per la moglie la
procura di Cassino ha chiesto il rinvio a giudizio per l'omicidio di Arce.
Intanto il processo prosegue e la prossima udienza innanzi al Gup del Tribunale
di Cassino è fissata per il prossimo 30 giugno (ma già è stato stilato un
calendario con le prossime date del 14 e 24 luglio).
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