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domenica 31 maggio 2020



Il commento del criminologo 

Carmelo Lavorino sulla morte di 

Guglielmo Mollicone. 



“Mi dispiace per la morte di Guglielmo Mollicone per motivi umani, per il fatto che se ne sia andato senza conoscere la vera identità dell'assassino della figlia Serena, per lo strascico di sofferenza che lo ha accompagnato negli anni causa gli errori e i pressappochismi investigativi e giudiziari. L'ho sempre rispettato per tutto quello che era ed ha rappresentato: come uomo, come padre, come familiare della vittima e come sofferente ricercatore della verità. Ora il momento storico, processuale e investigativo è molto delicato per parlare: in questo momento dobbiamo cercare la verità dei fatti, senza  ripiombare nella caccia alle streghe ed all'untore, senza innamoramenti dei sospetti e delle tesi e delle chiacchiere da villaggio globale come purtroppo accadde per il carrozziere Carmine Belli. Mi auguro che Guglielmo riposi in pace accanto alla figlia, alla moglie ed al padre e che nessuno strumentalizzi la sua morte per indegni interessi di bottega, di visibilità mass mediatica e per pennivendolismi vari. RIP Guglielmo: io cercherò la Verità e la Giustizia!”.





Morto Guglielmo Mollicone nulla cambia per il processo. Prossima udienza innanzi al Gup di Cassino il prossimo 30 giugno




Guglielmo Mollicone non è più.  “Non potrà vedere in faccia – come ha detto il criminologo Carmelo Lavorino – gli assassini di sua figlia Serena, uccisa ad Arce nel 2001 mentre l'ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola si proclama innocente”. Come è noto per lui, per il figlio e per la moglie la procura di Cassino ha chiesto il rinvio a giudizio per l'omicidio di Arce. Intanto il processo prosegue e la prossima udienza innanzi al Gup del Tribunale di Cassino è fissata per il prossimo 30 giugno (ma già è stato stilato un calendario con le prossime date del 14 e 24 luglio).    


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