Aptica:Linguaggio Extraverbale
di grande attualità
di Bartolomeo Valentino*
Cenni di Anatomia e
Fisiologia del tatto
Il tatto è l’organo dei sensi diffuso su tutto il
corpo sulla cui pelle sono dislocati dei
particolari corpuscoli nervosi adibiti a
raccogliere le stimolazioni tattili. Ricordiamo il corpuscolo del
Pacini,quello di Meissner,di Ruffini ecc.Ogni corpuscolo è costituito da una
base di appoggio di natura connettivale dalle forme più varie e da una parte
nervosa. Sono terminazioni di fibre nervose,anche queste di forma variabile. E’
stato dimostrato che su ogni centimetro
quadrato di pelle sono dislocati in
media 130 corpuscoli nervosi; alcune regioni,tuttavia,sono particolarmente
ricche di queste strutture,per esempio ,il palmo della mano ed i polpastrelli
delle dita ed, in particolare, quelli del pollice e dell’indice. E’
noto,infatti, che questi due polpastrelli
sono utili anche per stabilire se
una moneta è un falso o meno. Anche la pianta dei piedi e le labbra sono ricche
di queste terminazioni. Si pensi all’importanza della loro presenza sulla
mucosa labiale dei neonati. E’ indispensabile per il loro succhiare. L’esplorazione
tattile è il primo linguaggio extraverbale ad attivarsi nei bambini.Le
stimolazioni tattili a livello della
pianta dei piedi,inoltre, sono
fondamentali per la deambulazione. Infatti, si realizza un arco riflesso; ovvero ad una
stimolazine sensoriale corrisponde una precisa risposta motoria.Secondo molti
studiosi la nostra vita di relazione è “una sommazione degli archi riflessi”.Un
esempio di arco riflesso è il rotuleo. Come
si realizzano questi archi riflessi nella deambulazione? Viene stimolata
una periferia sensoriale ,cioè i corpuscoli nervosi presenti sulla pianta dei
piedi.E’ una stimolazione naturalmente di tipo meccanico.Lo stimolo da
meccanico si trasforma in elettrico per
il fenomeno della trasduzione meccano-elettrica e decorrerà velocemente lungo
le fibre nervose,dette afferenti, che lo trasportano fino ai centri
corticali.Avviene una decodificazione dello stimolo e parte la risposta (fibre efferenti), che attraverso il midollo
spinale giungerà a precisi muscoli del piede ,e non solo, che servono a farci
camminare. Dunque, la risposta terminerà su una periferia muscolare. Per la
suzione vengono stimolati i corpuscoli
nervosi presenti sulla mucosa labiale del neonato, grazie al contatto tra
mucosa e capezzolo mammario, scatta l’arco riflesso che si conclude con
l’attivazione del muscolo labiale ,fondamentale per la suzione. Naturalmente il
tutto è automatico. Oggi esiste un semplice test per misurare la sensibilità tattile. Consiste
nell’individuare la distanza minima tra due punti alla quale il soggetto riesce
a distinguere ancora gli stessi. Il
Sistema aptico assume una valenza diversificata nei diversi popoli. Il
toccarsi,infatti, può essere lecito in
una popolazione,illecito in altre. Alcune parti del corpo possono essere toccate solo nell’ambito della
sfera sessuale. Invece il darsi la mano
è un gesto quasi universalmente accettato. In generale il toccarsi in
una conversazione è un segno di estroversione, di apertura, di amicizia; tuttavia,
bisogna sempre fare i conti con l’interlocutore che può essere infastidito da
questi atteggiamenti.Esaminiamo alcuni gesti nell’ambito dell’aptica.
a-toccarsi i capelli
E’un segnale tranquillizzante;come a
dire svuotare la mente e ripartire con un nuovo pensiero.
b-strofinarsi la radice del naso
Equivale ad un rifiuto
c-strofinarsi la parte esterna del
naso
Significa essere interessato
all’altro
d-toccarsi la gola
Esprime ansia,agitazione
Il Sistema aptico è
sfruttato,soprattutto in bambini autistici. Il TCE,ovvero il Test sul contagio emotivo,inoltre,è importante per
verificare la presenza o assenza dei precursori delle emozioni.Il contagio
emotivo è presente nei bambini nelle prime fasi di sviluppo con l’imitare un’
altra persona, ovvero le sue espressioni facciali,posturali e anche
l’aptica.Studi approfonditi in tal senso sono stati condotti dall’Istituto
Ortofonologico di Roma su 300 bambini
autistici. Il test ha consentito di stabilire il livello di disponibilità alle
interazioni sociali.
*già Professore di Anatomia
Umana II Università di Napoli-Morfopsicologo



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