E… sono 84, speciali…anzi specialissimi…
Causa Covid, senza
suocere, senza nuore, senza figli, senza gli amatissimi nipoti (4 maschi e due
femmine che vanno dagli otto ai ventitrè anni); senza amici (da quelli della
Università delle Tre Età, a quelli delle Redazioni dei giornali, e tanti
altri); lontano dalle kermesse per la presentazione dei miei libri (quelle
affollate confusioni che ti riempiano il cuore e ti rinforzano l’animo per
darti la carica per continuare a scrivere); lontanissimo dalle silenziose sale
dell’Archivio di Stato per la consultazione dei processi che mi forniscono la
materia prima per le mie “storie vere”… l’ultima mia presenza è stata quella
del 3 marzo giorno in cui si è scoperto che un impiegato era risultato positivo
al Covid.
Poi tutto si è
fermato. Da oltre un anno. Il pensiero
corre e la mente è affastellata dal
riverbero degli amici scomparsi, per gli altri che sono in sofferenza… ( il mio
cruccio è per Don Peppino); mi guardo
intorno c’è un vuoto (colmato dall’affetto di mia moglie Virginia) rifletto… ma
sono contento perché molti si sono ricordati di me… parente ed amici vicini e
lontani.. li porto tutti nel cuore. Grazie!
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