[caption id="attachment_60068" align="aligncenter" width="300"] b ypojkiig89[/caption]
SECONDO ME SE A MILANO CI FOSSE GRATTERI IL PD SAREBBE ACCUSATO DI CONCORSO ESTERNO CON SALA & COMPAGNI - E' UNA COSA INDEGNA DARE SOSTEGNO A CHI E' ACCUSATO DI GRAVI REATI - MA IN ITALIA E' TUTTO POSSIBILE ANCHE CHE UN PUTTANIERE TENTI DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Back to Italy
Giornata chiave Oggi il sindaco di Milano Beppe Sala parlerà in Consiglio comunale per annunciare ufficialmente se intende proseguire il suo mandato o dimettersi, dopo essere risultato indagato nell’inchiesta sull’urbanistica (Milano Today). Ieri il Partito democratico ha confermato il sostegno al primo cittadino, ma sta spingendo per un rimpasto della giunta, con una maggiore attenzione al diritto alla casa e all'urbanistica (La Stampa★). Parallelamente, parlando al Corriere+, anche il presidente leghista della Regione Lombardia Attilio Fontana ha espresso vicinanza a Sala, dicendo che le tesi della procura sembrerebbero "basate su una teoria"
Intervistato dal Foglio★, l'ex sfidante di Sala, Stefano Parisi, attacca l'atteggiamento della procura nell'inchiesta che ha coinvolto il suo rivale, accusando i magistrati di voler perseguire "atteggiamenti moralmente disdicevoli" invece di veri reati.
- (FONTE:
Milano, sui lavori decidevano i costruttori. I commissari: “Noi in sudditanza”
I membri della commissione Paesaggio raccontano le pressioni e Tancredi: “Senza l’ok, Boeri e Catella attaccano”

Ormai lo si è compreso, ma meglio ribadirlo con le parole messe a monito nell’ultima informativa della Guardia di finanza: la rigenerazione urbana di Milano, in questi anni, si è sviluppata “in un contesto intriso di conflitti di interesse” che “ben lungi dal trattarsi di fenomeni isolati” rappresenta “un vero modus che ha caratterizzato i progetti urbanistici, idoneo a turbare il regolare e indipendente esercizio dei poteri pubblici”. Fino al punto da creare in funzionari e dirigenti degli uffici comunali una “sudditanza” ambientale, simile a quella di Mani Pulite, nei confronti di archistar come Stefano Boeri e grandi manager del calibro di Manfredi Catella. Tanto che a fronte di pareri contrari il sistema si mette in moto con minacce e pressioni ai più alti livelli politici. E se ai tempi di Tangentopoli le mazzette si pagavano con i dané oggi si mascherano con consulenze. Dopodiché i “patti” tra i pubblici ufficiali della Commissione paesaggio e il mondo di progettisti e costruttori travalicano pure i confini milanesi e, alimentati da giochi di lobbyng, trovano sponda nel governo Meloni.
È il caso del rapporto opaco tra il presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e l’architetto Federico Pella, Found manager della J+S Spa, del quale il primo diventa “partner di fatto (…) avvalendosi della propria funzione pubblica per avere accesso privilegiato a notizie e contatti riservati, che riguardano grossi progetti immobiliari dove è coinvolta la società, o nei quali è lo stesso Marinoni promotore”. Come sembra avvenire il 16 luglio 2024 quando in una chat tra i due, Marinoni scrive: “Il ministro dell’Ambiente (il forzista Gilberto Pichetto Fratin, ndr) mi ha chiesto se conosco qualche società che progetta infrastrutture”. Quindi, svelando il suo conflitto d’interesse, “io ho detto che sono partner di una società che non solo progetta infrastrutture. Ma infrastrutture sostenibili!”. Pella: “Ho un altro lavoro che potrebbe entrare. Te ne parlerò”.
LEGGI – Ex assessore e poi lobbista dei colossi: De Cesaris dava la linea per il Salva-Milano
Questo rapporto illecito, che si allarga alla politica e nel caso all’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, alimenta paura in tutti quei funzionari pubblici che si trovano a trattare le pratiche edilizie. Una “sudditanza” che viene spiegata in una chat tra Marinoni e Giacomo De Amicis, membro della Commissione non indagato, allorquando, nel 2023, si solleva il caso del progetto Boeri-Catella sul Pirellino e la Torre Botanica. Il parere della Commissione passerà da condizionato a favorevole. Marinoni: “Gli altri non si rendono conto che su progetti anche meno impattanti abbiamo dato pareri contrari? Qui no, qui tutti con la testa bassa”. De Amicis: “Sono esterrefatto, non immaginavo ci fosse un atteggiamento così”, riferendosi ai pubblici ufficiali, “secondo me non hanno neanche interessi personali. È solo soggezione e sudditanza gratuita. Perché non si sa mai. È anche peggio così”. Marinoni: “Siamo un popolo a cui piace la sudditanza”.
Così Boeri può permettersi in maniera “confidenziale” di suggerire a un commissario i punti da fissare: “Siamo ben contenti se ci obbligate ad avere ingresso a ponte verso il parco”. Mentre Catella non si fa problema a scrivere un messaggio di aut aut al potente dg del Comune Christian Malangone: “Vedete voi (…) ma il tempo sarà poi finito”. Paura e fibrillazioni arrivano poi negli uffici dell’assessore Tancredi che alla viglia del voto scrive a Marinoni: “Domani per esame Pirellino un parere positivo (…) ci metterebbe al riparo da attacchi da parte di Boeri e Catella”.
LEGGI – Giornali in lutto: Milano è bella, ma c’è l’inflazione
Ma non c’è solo il Pirellino. C’è il Palaitalia per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Nel 2023 il progetto ottiene parere “contrario”. Subito Tancredi entra in agitazione chiedendo lumi a Marinoni, girandogli una chat del progettista Mario Cucinella che si lamenta delle resistenze di M.M., funzionaria dello Sportello unico edilizio (Sue) del Comune: “Ciao Giancarlo – scrive Cucinella -, M. fa un po’ resistenza perdona se ti informo”. Quindi Tancredi: “Non so che tipo di resistenza faccia la mia funzionaria”. Pochi giorni dopo, però, Marinoni riscrive a Tancredi: “Mi ha mandato messaggio che hanno accolto le condizioni”. E così la valutazione passa da “contrario” a “favorevole”.
FONTE:
Per me questi che esprimono solidarietà e minacciano i magistrati dovrebbero essere tutti accusati di concorso esterno in associazione politica ( Sic! Associazione Mafiosa )
Nessun commento:
Posta un commento