Volevo essere un duro. Poi ho
scritto una favola
FABULA: un colore che non
sbiadisce
Gli scritti raccontano il coraggio senza maschere dei
giovani
Dalla libertà di stampa alla libertà di sognare: tra oltre
300 favole, incontri e sorprese si chiude la XV edizione del Festival
Bellizzi
(SA), 10 luglio 2025 Fabula è colore. È il colore degli
occhi che brillano quando arriva un ospite inatteso. È il blu vivo delle
magliette ufficiali, l’arancio caldo dei tramonti bellizzesi, il bianco delle
idee che germogliano. È un arcobaleno che nasce dalle parole e si riflette nei
sorrisi dei ragazzi. Anche quest’anno il
Festival ha trasformato Bellizzi in un luogo fuori dal tempo, dove le
favole diventano atti di coraggio e i pensieri, anche i più fragili, trovano
voce.
Il tema scelto per questa XV edizione, “Volevo essere un duro”, ha aperto un
varco nell’immaginario dei giovani autori. Non un richiamo alla forza come
sopraffazione, ma un invito a riscoprire la determinazione, il coraggio
gentile, la resilienza dei sentimenti. Le
oltre 300 favole arrivate al vaglio della commissione selezionatrice hanno
raccontato il bisogno di affermarsi, di sfidare le proprie paure, di diventare
grandi senza smettere di essere autentici. Sotto la guida appassionata della
professoressa Giulia Manera, la giuria ha esplorato mondi interiori e universi
fantastici, portando alla luce i racconti che meglio hanno saputo interpretare
il senso profondo del tema. «In queste
favole c’è tutto ciò che i ragazzi non sempre riescono a dire ad alta voce. Ma
scrivendo si sono lasciati andare, hanno trovato il loro modo per dire: io ci
sono, io voglio esserci, anche se ho paura», spiega la professoressa
Manera, visibilmente emozionata.
Ieri,
mercoledì, la giornata con Sigfrido
Ranucci ha acceso uno dei momenti più intensi del festival. «Meravigliosa giornata a Bellizzi. Prima un
incontro stimolante con circa 200 ragazzi delle scuole della provincia di
Salerno, che mi hanno sottoposto a un tiro incrociato di domande ficcanti sulla
libertà di stampa e la professione di giornalista. Poi tantissime persone hanno
partecipato alla consegna del premio e alla presentazione de La Scelta, edito
da Bompiani. Grazie ad Andrea Volpe, fondatore del premio, ai volontari della
rassegna Fabula, e grazie soprattutto a Gaetano Pecoraro, che mi ha dedicato il
suo tempo».
E oggi, giovedì 10, mentre si concludono
gli ultimi laboratori e la rassegna accoglie gli ultimi ospiti, Fausto Biloslavo, Marco Rossetti e Massimiliano Gallo,
resta il senso profondo di ciò che Fabula rappresenta: un laboratorio di
pensiero, un terreno fertile per chi vuole imparare a osservare il mondo con
occhi più limpidi.
Anche
quest’anno il Festival ha camminato sulle gambe di chi crede nei sogni senza
chiedere nulla in cambio. Gli autori
Tina Galano e Nello Nigro, sotto la supervisione di Ivano Montano, hanno raccolto e trasformato
in storie il battito del cuore di centinaia di giovani. «Fabula è l’unico luogo al mondo dove i ragazzi scrivono, leggono,
ascoltano, senza mai guardare tablet o telefoni. Oggi c’è gente che ha
trent’anni e continua a tornare. È una formula che vince», dice Montano.
Da
15 anni Fabula si regge sulla forza delle idee e sul sostegno di realtà
imprenditoriali che scelgono di investire nella bellezza: Center Group, Fmts
Group, Incibum, TerraOrti, Benny Servizi Petroliferi, Bcc Banca Campania
Centro, Isolkappa, Secondulfo, Sarim, Moretta Claudio e Paolo, Daikin, Altamura
Caffè, Ecorecuperi, Collebianco, Dimensione Donna, MP Fisioterapia, Naturale
Ristorante, Effe Ferramenta, Mo Magn, Frimm – Agenzia di Bellizzi, Pubblipoint,
City Store, Cerrato Officine, Cerrato Chiusure Metalliche, REND Studio,
Bioisid, Arte e Gusto, Chilometro 0 Food, Imbal Legno, Patapunfete Animazione,
Mancini Junior, Mancini Intimo Casa, Assicurazioni Montella di Laura Calonico,
Madì Officina del Benessere di Marianna Di Lascio, Effe Legno, D’Avino,
X3Group, RSA Anni Sereni, Diamond Project, De Nicola, Sivam. Con il patrocinio
del Comune di Bellizzi e della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico. Media
partner LiraTv.
Parole
cariche di gratitudine quelle di Giovanni
Serritella, presidente dell’Associazione Fabula: «Abbiamo costruito qualcosa che non ha prezzo. Il valore sta negli
abbracci, nelle lettere dei ragazzi, nei saluti di chi riparte con qualcosa in
più». E Andrea Volpe, ideatore del Festival, aggiunge: «Ogni anno ci
chiediamo se riusciremo a farcela, poi succede. Succede perché c’è una comunità
che non molla, che ci crede. Fabula non è un evento: è una dichiarazione
d’amore per un mondo migliore».
Ufficio stampa:
Silvia De Cesare – silviadecesareufficiostampa@gmail.com
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