E’ RIPRESO IERI IL PROCESSO A NICOLA COSENTINO
ANCORA DI SCENA IL CAPITANO PASQUALE STARACE
DEL NUCLEO OPERATIVO ECOLOGICO DEI CARABINIERI
Nominato un perito che deve individuare le intercettazioni che debbono essere trasmesse alla Camera dei Deputati - Sfogo del Parlamentare in aula: “Processo immediato? Non è così, purtroppo”- Il Cap. Pulcri e l’ing., Cattaneo per la prossima udienza
In aula era presente anche il deputato On. Nicola Casentino il quale nel corso di una pausa ci ha dichiarato: “Ho chiesto il processo immediato…ma alla distanza si sta rilevando negativo perché i tempi si allungano a dismisura. In ogni udienza si ripetono le stesse cose e si cerca di acquisire materiale da altri processi che vanno ad ingolfare l’iter processuale. Quale sarebbe stato il mio ruolo in tutta questa vicenda non l’ho ancora capito. Come è possibile che Antonio Sassolino, commissario all’epoca dei fatti ( oggi sotto processo per truffa ed altro N.d.R.) firma il contratto con la Fiba , costituisca poi la Impregeco grestica l’emergenza rifiuti e poi vogliano attribuire a me il ruolo di deus ex machina di tutto”.
Il Tribunale quasi per l’intera mattinata ha riservato ancora al capitano Pasquale Starace, attualmente comandante del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Udine, e dal 2003 al 2009, comandante della Sezione Operativa Centrale dei Carabinieri per la tutela dell’Ambiente di Roma, la sua deposizione sulle domande proposte dal P.M. Dr. Milita. In apertura però è stato nominato un perito, il Dr. Antonio Cupperi, esperto in fonia da Napoli, il quale ha accettato l’incarico riservandosi di depositare la perizia entro 90 giorni.
In effetti il Tribunale ha chiesto di esaminare le 270 intercettazioni foniche ( compreso quelle del processo di Roma ) e le 2 intercettazioni ambientali ( rilevate con tale Arcangelo Martino ) e di disporre una elenco di quelle che interessano direttamente l’On. Casentino ( escludendo per esempio quelle dove l’imputato è citato ma non interviene ) per poter inviare poi alla Camera dei Deputati le stesse intercettazioni e per ottenere la dovuta autorizzazione all’utilizzo.
Il perito, inoltre, dovrà verificare che le trascrizioni delle intercettazioni corrisponda all’elenco depositato dalla Pubblica Accusa. Le operazioni di verifica sono state fissate per il 25 ottobre prossimo presso lo studio del perito in Napoli. Il Tribunale solo successivamente dovrà scegliere le conversazioni da inviare alla Camera assieme ai supporti fonici ed a quelle non trascritte.
Su questo argomento il P.M. Dr. Milita ha chiarito che occorre pazientare per l’acquisizione delle registrazioni foniche perché provengono da vari processi che sono tuttora in corso in varie sedi giudiziarie e che la DdA nominerà un perito che dovrà doppiare tutte le bobine. Si tratta – ha chiarito ancora il Dr. Milita di atti che sono inseriti nel processo Andreozzi la cui perizia è costituita da oltre 8 mila pagine e non è oggi disponibile.
A questo punto è intervenuta la difesa nella persona del prof. De Caro il quale ha chiarito che le intercettazioni acquisite sono moltissime e che sarà molto difficile fare il controesame senza avere contezza delle stesse ed ha chiesto al tribunale di indicare un termine ultimo.
E’ poi proseguita ( è la terza udienza dedicata alla escussione di questo teste che è poi il perno principale essendo il firmatario dell’informativa che ha dato corso al processo ) la deposizione del Capitano Starace – sempre su impulso del procuratore antimafia Milita – il quale ha ripercorso l’exursus delle indagini, partendo dalle numerosissime intercettazioni telefoniche (2001-2009) specialmente quelle intercorse tra Giuseppe Valente, Giulio Facchi, Giacomo Germini, Ugo Carpinelli, Nicola Paolucci, Claudio De Biasio, Raffaele e Cipriano Chianese, Mario Landolfi, Gennaro Coronella, Vincenzo Iodice, Giancarlo Della Cioppa, Michelangelo Madonna, Antonio Abbate, Paolo Russo, Ugo Conte, Sergio e Michele Orsi, Antonio Filosa, Mattia Di Lorenzo, Antonio Russo, Gennaro Capizzi, Giuseppe Di Lorenzo, Carlo Savoia, Gianni Di Rosa, Lorenzo Montecuollo. Oltre alle deposizioni dei collaboratori di giustizia Gaetano Vassallo e Carmine Schiavone.
Più volte, però, la difesa ha dovuto riprendere il capitano, il quale si è lanciato con ipotesi e affermazioni proprie non suffragate da cartule, colorendo con argomentazioni e spunti di suggestione . A questo punto il piemme ha chiesto al teste di dire solo la fonte delle informazioni.
Da questa ulteriore deposizione del capitano Starace è emerso, ancora una volta, che vi sono state irregolarità nella gestione della emergenza rifiuti ( Parco Saurino – Lo Uttaro – Termovalorizzatore di S. Maria la Fossa – lotta per vendere i terreni dove dovevasi costruire l’impianto, per i terreni da acquisire per l’ampliamento ) della Impregeco e del Consorzio Ce4; che era in atto una lotto per screditare la Fibe , egemonizzare il controllo della gestione dei rifiuti in Provincia di Caserta.
Per il progetto dell’ampliamento della discarica di Parco Saurino il Cap. Starace ha fatto molti nomi dei proprietari dei terreni vicini al sito che avrebbero fatto “carte false” per far acquisire i terreni. Il processo è stato aggiornato al 17 ottobre prossimo e l’udienza è stata riservata alla escussione dei testi dell’accusa: Armando Cattaneo Amm.re della FIBE e il Cap. Alessandro Pulcri che ha proseguito l’indagine dopo il trasferimento di Starace. L’esame di Starace, tuttavia, continuerà nella udienza già fissata per il 7 novembre. Resta da sciogliere un enigma: il Nicola di cui tanto si parla in quasi tutte le intercettazioni è Nicola Casentino? Sarà chiarito l’equivoco nel corso del dibattimento?
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