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lunedì 9 gennaio 2012

14° Udienza del processo all’On. Nicola Cosentino






ASCOLTATO COME TESTE D’ACCUSA L’EX MINISTRO DELL’AM
BIENTE ALTERIO MATTEOLI – IL PROCESSO AGGIORNATO AL 23 GENNAIO PER IL CONTROESAME DEI SUB COMMISSARI  NICOLA PAOLUCCI E IL PREFETTO CORRADO CATENACCI – DI SCENA ANCORA IL CAPO DEL NOE CAPITANO PASQUALE STARACE -



         Santa Maria Capua Vertere – ( di Ferdinando Terlizzi ) - Mentre oggi si dovrebbe sapere se la Camera deciderà o meno l’arresto dell’On. Nicola Cosentino ieri in Tribunale è proseguito il processo che lo vede accusato di scambio di voti e concorso esterno in associazione mafiosa.
     L’unico teste ascoltato dalla Prima Sezione . ( Presidente Gianpaolo Guglielmo, giudici Luigi D’Angiolella e Tommaso Perrella, P.M.  Alessandro Milita ) è stato l’ex Ministro dell’Ambiante Alterio  Matteoli, autore,  il 18 dicembre del 2002, di una lettera con la quale precisava che i poteri “per aprire o chiudere una discarica”,  spettavano soltanto al Commissario Straordinario del Governo per la gestione della emergenza dei rifiuti in Campania.   
     Su impulso della pubblica accusa,  l’ex ministro, ha chiarito alcuni punti oscuri della vicenda. Ha detto, tra l’altro, che lui, non essendo un esperto, per documentarsi aveva cmpiuto numerosi viaggi all’estero ( Vienna, Parigi) e in Italia  aveva più volte visitato l’impianto di Brescia. Ha spiegato poi del perché fu costretto a scrivere quella lettera  - indirizzata ai sub commissari dell’epoca – in quanto si era creato un clima di ostilità, un vento ostile e denigratorio ( falso)  nei confronti della Impregeco ( Gruppo Fiat assieme alla FIBE ) da parte dei gruppi della Provincia di Caserta che volevano fare lo “sgambetto” al gruppo di Torino”. 
     “Nonostante il fronte negativo –  ha detto ancora Metteoli - la Impregeco  era riuscita a portare a termine il suo lavoro con una percentuale della lavorazione dei rifiuti fino all’85% e sarebbe arrivata fino a 100% se non ci fosse stato lo sgambetto delle organizzazioni politiche e mafiose locali”.
      Proseguendo nella sua deposizione  il sen. Matteoli, su precise domande del piemme della DdA dr. Alessandro Milita,  ha detto che la Fibe si sarebbe poi anche attivata per la costruzione dell’inceneritore di Acerra e di S. Maria La Fossa. Poi ha voluto rievocare il suo dissidio con il vescovo di Caserta Mons. Raffaele Nogaro,  il  quale intervenendo per la discarica “Lo Uttaro”, sollevò una polemica inutile per la quale lui dovette rispondere che sarebbe stato più agevole per il presule “amministrare le anime e lasciar stare la monnezza”.

     Successivamente la difesa dell’On. Cosentino, rappresentata dal Prof. Agostino De Caro,   non ha posto domande di rilievo ma ha chiesto un tempo maggiore per il controesame dei testi già sentiti.  Il Presidente ha stabilito d’accordo tra le parti la prossima udienza del 23 gennaio nel corso della quale sarà effettuato il controesame dei due sub commissari Nicola Paolucci e Corrado Catenacci, e nella stessa udienza dovrebbe iniziare anche il controesame del cap. Pasquale Starace, firmatario del rapporto, ed ex comandante del nucleo Noe dei carabinieri di Roma.

     La giornata di oggi è fondamentale ( per ciò che avverrà a Roma ) e spiegherà la sua influenza anche sul processo in atto. Noi non crediamo che la Camera farà arrestare l’On. Cosentino per vari motivi. Il primo riguarda il fatto che le accuse odierne sono meno gravi delle precedenti. Il secondo è che le stesse sono per la massima parte “de relato” e fondate sul “lui non poteva non sapere”,( tutti gli arresti di mani pulite ) e che i capitali impiegati per la costruzione del Centro Commerciale “Il Principe” erano di provenienza illegale ( riciclaggio mafioso ). Ci si domanda perché anche i miliardi erogati dalla Unicredit erano di provenienza mafiosa?  E ancora. E’ proprio di ieri la notizia secondo la quale il piemme ed il pentito (Carmine Vassallo ( assuntore dichiarato di cocaina, definito il Ministro dell’Ambiente dei Casalesi ) sarebbero stati smentiti da una perizia del perito del tribunale di Napoli dr. Luigi Boeri.
     Tuttavia, in questa seconda vicenda, che ha coinvolto il coordinatore del P.d.L campano, vi sono molti nodi da sciogliere. Una  mancata  astensione di un magistrato di orientamento rosso e addirittura simpatizzante delle br? Del perché ( e questo a nostro avviso è stato un errore tattico della difesa di Consentino ) presentarsi alla Camera con un giudicato negativo del Riesame e della decisione del Gip? La fretta, è spesso cattiva consigliera. Attendiamo gli sviluppi di oggi per un quadro completo della vicenda.

   
    






      



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