IERI ENNESIMA
UDIENZA DELLA SEZIONE MISURE DI PREVENZIONE
Di scena il boss di carta Pasquale Pirolo e il legale casertano Michele Santonastaso
Ascoltati i periti di ufficio - Udienza rinviata al 5
dicembre 2012 – Il perito di parte della difesa ha ricostruito il patrimonio
del professionista casertano che è risultato compatibile con la sua frenetica
attività forense – Altre gravi accuse, invece,
di collusione con la “Banda della
Magliana”, per il “dissociato-pentito-camorrista”,
boss di carta, ( come lo definisce il fratello Lorenzo), Pasquale Pirolo
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A sinistra il Sostituto Procuratore della Republica, Alessandro D'Alessio, della Direzione Distrettuale Antimafia |
Santa Maria Capua Vetere - . Udienza interlocutoria ieri nel processo
innanzi alla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di S.Maria C.V.
Presieduta da Raffaello Magi, con i giudici Paola Lombardi e Roberta Attena,
piemme d'udienza Alessandro D'Alessio della DdA.
Come si ricorderà Pasquale Pirolo, noto come il boss di
carta, fu arrestato in Spagna con
Antonio Bardellino ed è oltremodo noto, anche per aver truffato la camorra e la giustizia.
Piu' volte condannato pr droga e per bancarotta fraudolenta, è stato raggiunto,
nei giorni scorsi, da un ulteriore provvedimento di sequestro
cautelativo, relativamente ai documenti
rinvenuti nel suo ufficio di Bellona, che era di proprietà di Michele
Santonataso.
In apertura di
udienza il Presidente Magi ha dato lettura dell’acquisizione di atti, ed ha
dichiarato che non ancora erano pervenuti
i documenti dell’ultimo sequestro, che risulta ancora in fase di esecuzione.
Sono state quindi acquisite alcune sentenze della Procura di
Milano, che riguardano il fallimento
della società immobiliare “Prati” che
faceva capo a Pasquale Pirolo ritenuto, dalla Direzione Distrettuale Antimafia, un “uomo di paglia” e prestanome intestatario fittizio di molti beni della
camorra.
E' stato anche depositato un ulteriore accertamento
amministrativo patrimoniale della Questura di Caserta inerenti alcni passaggi
di denaro tra Pirolo e altre società, sempre in odore di camorra ( si parla di collegamenti
addirittura con esponenti della banda della Magliana di Roma).
Per quanto attiene alla difesa dell’avv. Michele Santonastaso, rinnovata con gli avvocati Angeletti e Iodice,
al posto di Garofalo e Sorrentino, la stessa
ha provveduto a depositare un volumnoso dossier redatto dal perito di parte, dr. Pietro Matrisciano, con il quale si e' ricostruito il patrimonio
dell'avv. Michele Santonastaso, che non sarebbe affatto di provenienza
camorristica, cosi come ipotizza l'accusa.
Sulla questione dell'acquisizione di alcune
intercettazioni il tribunale ha accolto una istanza della difesa di Santonataso che vorrebbe far acquisire
quelle già utilizzate nel processo che lo vede accusato di collusione con la
camorra e previsto per venerdì prossimo innanzi al Presidente Rossi.
Al centro il Presidente Lello Magi, a sinistra, nella foto di repertorio, il penalista Gennaro Iannotti |
Sul punto ha
sollevato qualche perplessità il piemme d'udienza il quale ha detto che
bisognava riformulare l'istanza piu chiara,
che la stessa era addirittura irricevibile, poco pertinente ed è rimasto addirittura
sconcertato. “Non bisogna sovrapporre i due procedimenti cioè quello che è in
istruttoria innanzi al Dr. Rossi e
questo che vede Santonastaso e Pirolo sottoposti alla misura personale e
patrimoniale” – ha fatto intendere il P.M. Alessandrio D’Alessio.
E' stato poi sentito il primo perito di ufficio, il Dr. Ulderico Catania, ben noto per essere stato un
discusso protagonista della gestione dei beni di Dante Passarelli.
In definitiva pare che ci siano soltanto lievi “sfumature
di grigio”, nella ricostruzione dell’
accusa e nelle perizie di parte.
In chiusura di udienza è saltato fuori un fatto, per certi versi sconcertante. L'ufficio delle
Entrate di Caserta avrebbe negato l'accesso
alle dichiarazioni dei redditi del Santonastaso. Per questo il piemme d'udienza
ha chiesto la trasmissione degli atti sl proprio ufficio per una indagine
conoscitiva e per accertare eventuali responsabilità deio funzionari dell’ufficio
delle Entrate di Caserta.
Nel processo, dove
sono coinvolti anche altri imputati, oltre
a Santonastaso e Pirolo, sono
impegnati gli svvocati: Guglielmo Ventrone, Federico Simoncelli, Riziero
Angeletti, Mauro Iodice, Michele Marra, Salvatore Zannini, Mario D’Onofrio,
Filippo Eboli, Laura Arena e Angelo Santoro.
(*) COME SI VIVE CON UN
CAMORRISTA IN FAMIGLIA
Questa non è la storia di Caino e Abele, ma
paradossalmente ha con essa molte analogie. Premesso il fatto che non ritengo
mio fratello un appartenente a qualsivoglia associazione a delinquere mi pregio
di essere, insieme alla mia famiglia, l funica vittima del finto boss. Posso
assicurare in tutta buona fede che tutte le sue azioni delinquenziali sono
state perpetrate in famiglia e che ha mandato in miserie me e i miei genitori,
facendoli morire di crepacuore, dopo anni di maltrattamenti, ricatti, plagi e
vessazioni. Preciso che quello dei Pirolo era un impero da lui a poco a poco
smantellato, fino al punto di mandare Tir carichi di merce in Venezuela (all
finsaputa di tutti perché già allora mi aveva convinto a firmargli una procura
speciale) e per questo sono stato anche accusato con lui di bancarotta
fraudolenta. Che, tra l'altro, mi sono ritrovato a dover riscattare una casa
da lui ipotecata con la società Konic Car., ho perso 2 macchine, di cui 1 sotto
sequestro, perché da lui prese in casa mia e rimesse in circolazione adducendo,
come scusa, che doveva restituirle per il caso fallimentare della Società
Pirolo Group. Che dopo la morte di mio padre, Michele Pirolo, che aveva
lasciato tutto ai nipoti, mi ha convinto a rinunciare all 'eredità per farne
beneficiare solo mia madre. Che, successivamente ha costretto (minacciandola)
oramai ottantenne, a firmare una cessione di credito nei confronti della sua
compagna Caroline, all 'epoca nullatenente e non in grado di prestare niente
a nessuno e quantomeno a mia madre è oggi proprietaria di numerosi immobili in
quel di Barcellona. Che i soldi dovuti a mia madre da Pietro Caturano non si
sono mai visti. Premetto che c fera una scrittura privata fra di noi che diceva
che i soldi – per il pagamento delle nostre proprietà immobiliari – sarebbero
stati divisi in 3 parti. Non so quale pastetta abbia fatto con il Caturano
fatto gli è che io sono alla fame e mia madre è morta nella più assoluta
indigenza e in una casa ormai fatiscente e dove mancava tutto e da dove sono
scomparsi: arazzi, quadri, tappeti, oggetti d'oro e d'argento, vasellame
pregiato, pellicce e quant’altro. Io accuso mio fratello, senza nessuna remora
o paura e lo accuso di avermi fatto sprofondare in uno stato di depressione, e
di prostrazione, di malattia da spingermi a rendere pubblico il suo iniquo
comportamento nei confronti di una famiglia che lo ha sempre aiutato al punto
di spogliarsi di tutti i beni pur di provvedere al pagamento dei suoi
avvocati, dei suoi debiti, dei suoi fallimenti. Ho spesso pensato al suicidio c
Sono infine venuto a sapere che non ha pagato il funerale di nostra madre,
nonostante abbia sfruttato la casa (anche quella ormai non più nostra, ma da
lui occupata), la pensione e le ultime poche cose che mia madre possedeva.
Chiedo pubblicamente – visto che mio fratello Pasquale – ha tanto intricato la
situazione che nemmeno gli avvocati riescono a sbrogliare la matassa - e mi
domando, che fine hanno fatto i soldi dell’eredità giacente di mio padre che
Caturano doveva alla Caroline (compagna del Pasquale Pirolo) e che dovevano in
seguito essere suddivisi? Grazie alle sue manovre vivo anch'io in uno stato di
indigenza estrema ed ho dovuto mettere in vendita le case da poco riscattate
(nota bene sempre ipotecate a causa sua) e mi trovo in condizioni di non poter
più sopravvivere. Mi sento quasi prossimo alla morte e ritengo lui l’unico
responsabile di questa mia disastrosa situazione economica. Se avete un
camorrista in famiglia: attenzione tanto potreste averne benefici se questi è un
vero camorrista ma se è solo un bluff come mio fratello che ha giocato solo a
farlo in famiglia, ricattandoci ed estorcendo soldi a tutti spalleggiato dagli
altri personaggi come lui allora è finita e né lo Stato né la legge né la
società potrà darvi una mano c perché è difficile credere a queste cose,
pensare che un uomo passa sul cadavere dei genitori, fratelli, figli e nipoti
pur di essere sempre considerato una persona intelligente e capace, ma capace
(di che cosa?) solo di distruggere la vita degli altri. Gola profonda colpisce
ancora (ha fatto arrestare gli onorevoli Vincenzo e Dante Cappello, il senatore
Tamy Ventre e il giornalista Ferdinando Terlizzi: tutti naturalmente assolti,
perché accusati per fare un favore al piemme che lo interrogava e per
riscattare le aziende che gli avevano sequestrato) ma questa volta vi ho
rivelato dove ha sempre colpito: la famiglia. Se vogliamo quantificare le
somme di quello che mio fratello mi ha truffato per difetto e non per eccesso,
solo per la Konic Car e l’eredità giacente di nostro padre, possiamo facilmente
parlare di oltre 400 mila euro.
*Lettera inviata da Lorenzo Pirolo (fratello del
pentito Pasquale) a tutti i giornali di Caserta, ma ancora inedita perché
nessuno ha avuto il coraggio di pubblicarla.
Tratta dal libro “Il Delitto di un Uomo normale”, di Ferdinando Terlizzi ( Edizioni Albatros 2009)
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