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domenica 31 marzo 2013

L'EDITORIALE 



UNA PROVINCIA ADDORMENTATA

     Antonio Piscitelli, giornalista coraggioso, inviato di ABC e l’Avanti!, definito “penna avvelenata”,   autore di inchieste e di libri ( “La Provincia è di Sua Eccellenza”, con riferimento allo strapotere del DC Giacinto Bosco e di “Un giorno in Tribunale”,  riferito al coinvolgimento del un magistrato   che dopo aver condannato i Coppola per lo scempio di Pinetamare a 100 mila lire di multa,  risultò proprietario di un appartamento in una delle Torri abusive) mi diceva sempre: La nostra è una Provincia addormentata”. Eravamo negli anni Settanta. Oggi è peggio. Un esempio che potrà risultare per molti banale?
     Eccetto pochi ristretti amici ( Michele De Simone, Presidente dell’Assostampa; Antonio Arricale,  addetto stampa di Confindustria e Mario De Florio, sindacalista della prima ora) – ometto quelli che mi hanno telefonato – nessun organo costituito ha ritenuto opportuno dare un segnale per la mia nomina a direttore di questo giornale.  
     Questo è un fatto gravissimo,  ma non per la mia persona,  ma per il modo in cui la “Provincia addormentata” recepisce i cambiamenti. L’avvento di un nuovo direttore di un  organo di stampa locale – ovunque – avrebbe scatenato una serie di complimenti a catena ( tutta retorica, naturalmente) ma tuttavia che avrebbero dato un segno di vita.
     Mi domando:”Che fine hanno fatto i portaborse  dei deputati e dei senatori che si ergono a gazzettieri? E  gli addetti stampa? ( adusi a raccogliere ciarpame ) degli Enti: Camera di Commercio, Provincia, Consorzi etc. etc? E quelli delle sedi istituzionali? (Questura, Carabinieri, Polizia, Tribunale, Procura della Repubblica?).  E che fine dovrei far fare ai loro noiosi comunicati e alle veline compiacenti? Cestino?
     Una degna risposta con un ricordo. Quando ero giovanetto e spesso da scugnizzo girovagavo per le strade, incontravo un carrettiere che a caratteri cubitali aveva scritto dietro al carretto:”INVIDIA CREPA”.    




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