UNA
PROVINCIA ADDORMENTATA
Antonio Piscitelli, giornalista
coraggioso, inviato di ABC e l’Avanti!, definito “penna avvelenata”, autore
di inchieste e di libri ( “La Provincia è di Sua Eccellenza”, con riferimento
allo strapotere del DC Giacinto Bosco e di “Un giorno in Tribunale”, riferito al coinvolgimento del un
magistrato che dopo aver condannato i
Coppola per lo scempio di Pinetamare a 100 mila lire di multa, risultò proprietario di un appartamento in una
delle Torri abusive) mi diceva sempre: La nostra è una Provincia addormentata”.
Eravamo negli anni Settanta. Oggi è peggio. Un esempio che potrà risultare per
molti banale?
Eccetto pochi ristretti amici ( Michele De
Simone, Presidente dell’Assostampa; Antonio Arricale, addetto stampa di Confindustria e Mario De
Florio, sindacalista della prima ora) – ometto quelli che mi hanno telefonato –
nessun organo costituito ha ritenuto opportuno dare un segnale per la mia
nomina a direttore di questo giornale.
Questo è un fatto gravissimo, ma non per la mia persona, ma per il modo in cui la “Provincia
addormentata” recepisce i cambiamenti. L’avvento di un nuovo direttore di un organo di stampa locale – ovunque – avrebbe
scatenato una serie di complimenti a catena ( tutta retorica, naturalmente) ma
tuttavia che avrebbero dato un segno di vita.
Mi domando:”Che fine hanno fatto i
portaborse dei deputati e dei senatori
che si ergono a gazzettieri? E gli
addetti stampa? ( adusi a raccogliere ciarpame ) degli Enti: Camera di
Commercio, Provincia, Consorzi etc. etc? E quelli delle sedi istituzionali?
(Questura, Carabinieri, Polizia, Tribunale, Procura della Repubblica?). E che fine dovrei far fare ai loro noiosi
comunicati e alle veline compiacenti? Cestino?
Una degna risposta con un ricordo. Quando
ero giovanetto e spesso da scugnizzo girovagavo per le strade, incontravo un
carrettiere che a caratteri cubitali aveva scritto dietro al carretto:”INVIDIA
CREPA”.
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