Il ritratto inedito dell’infantaMaria Luisa di
Borbone, nipote di Carlo III, sarà presentato a Casertasabato pomeriggio, alle
18, nella Biblioteca del Seminario. L’occasione è data dal nuovo libro di Nadia
Verdile, giornalista e scrittrice che da anni dedica i suoi studi alla storia
delle donne. “Maria Luisa, la Duchessa infanta. Da Madrid a Lucca, una Borbone
sullo scacchiere di Napoleone (Maria Pacini Fazzi Editore) è frutto di un’attenta
ricerca che restituisce un ritratto del tutto originale e scevro da preconcetti
dell’ultima duchessa di Lucca, sorella di Maria Isabella che sposò re Francesco
I delle Due Sicilie. Una biografia ricostruita grazie a documenti e testi spesso
ignorati dalla storiografia. Due gli obiettivi dell’opera: svestire dai panni
misogini le fonti utilizzate e raccontare di una Borbone senza respirare i
pregiudizi che su questa casata ancora insistono. Maria Luisa, nella scrittura
della Verdile, non è più seduta al tavolo degli imputati; senza aggettivi, l’autrice
ha ricostruito la vicenda umana e politica di una donna chiamata a gestire
Stati, non più a gestire un potere e un tempo assoluti, ma una comparsa nello
svolgersi della vicenda umana che attraverso le sue molteplici azioni di
governo ha fatto di Firenze prima e di Lucca poi luoghi di cultura, talvolta
avamposti di modernità. Poco importa se controcorrente e fiera della sua fede.
Maria Luisa di Borbone, infatti, visse a cavallo di due secoli speciali. Non
ebbe modo di godersi l’era del dispotismo illuminato, non potette evitare la
Restaurazione. Vittima della politica vorace di Napoleone, ovunque fu mandata a
governare ebbe gente contro: familiari, avversari, sudditi, politici. Eppure,
nel suo progetto di governo, ovunque le capitò di esercitarlo, cercò di portare
il suo contributo, tentando di costruire, di investire nella cultura, nei
luoghi, nell’arte. Lo fece per sé, per il figlio Carlo Ludovico di cui fu
reggente, lo fece sperando di lasciare traccia del suo passaggio. E proprio a
Lucca profuse ogni suo sforzo in un progetto politico di buongoverno ispirato
alla saggezza, alla clemenza e alla prosperità della cultura e delle arti. A
presentare il libro e la figura controversa e indimenticata di Maria Luisa di
Spagna, alla presenza dell’autrice, dopo i saluti di don Nicola Lombardi e don
Battista Marello, sarà il decano del giornalismo campano, Ermanno Corsi. I
lavori saranno coordinati da Aldo Antonio Cobianchi, segretario generale della
Società Italiana dei Francesisti mentre Dafne Rapuano vestirà i panni di Maria
Luisa, indossando un abito storico dell’Atelier “Le Muse”, recitando una pièce
scritta dall’autrice del libro. L’evento è stato realizzato in collaborazione
con la Diocesi, il Garden Club di Caserta e la Libreria Guida.
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