LETTERE AL DIRETTORE
Riceviamo e pubblichiamo
una lettera della Dottoressa Teresa Meinardi rappresentante degli ex dipendenti
dell’EURO B.I.C. di Caserta – Una annosa questione di cui si sta
occupando la magistratura
Gent.mo
Direttore,
le scrivo per porgerLe i miei auguri quale nuovo Direttore della
Gazzetta di Caserta, e sia per ringraziarLa per la pubblicazione dell'articolo
relativo a mio zio il dott. Simmaco
Meinardi per il quale lei, molto
opportunamente, ha auspicato che la civica
amministrazione ( visto che è stato uno dei sindaci più amato, nonchè direttore del locale ospedale ) possa
intitolare a lui una strada o una piazza.
Colgo l'occasione per chiederLe in qualità di Direttore, sempre se vuole e se le è possibile, di scrivere anche in merito alla nostra annosa vertenza di lavoro come ex dipendenti dell'EURO B.I. C. Non vorrei sembrarLe inopportuna ma mi rivolgo in questo momento ad un giornalista che stimo e che considero libero da ogni pressione con la sua penna per sottoporle la vicenda che in parte conosce, quella dell'EURO BIC, da sempre sottaciuta.
Colgo l'occasione per chiederLe in qualità di Direttore, sempre se vuole e se le è possibile, di scrivere anche in merito alla nostra annosa vertenza di lavoro come ex dipendenti dell'EURO B.I. C. Non vorrei sembrarLe inopportuna ma mi rivolgo in questo momento ad un giornalista che stimo e che considero libero da ogni pressione con la sua penna per sottoporle la vicenda che in parte conosce, quella dell'EURO BIC, da sempre sottaciuta.
Vero è che sinora quale rappresentante degli ex
dipendenti dell'EUROBIC nella vertenza con la Provincia di Caserta mi
sono mai rivolta alla stampa per evitare strumentalizzazioni od altre
confusioni, ma ora ritengo che non è più possibile tacere a fronte di un
atteggiamento vergognoso dei politici, dei sindacati, di tutti i soggetti
locali che si preoccupano ed esprimono considerazioni su Città della Scienza
che come L'EUROBIC Caserta era un Business Innovation Centre di
emanazione della DG XVI e che di fatto sono state distrutte da una nuova
tipologia di reato non covenzionale quello della criminalità politica.
La differenza sostanziale è che mentre città
della Scienza è stata eliminata mediante un incendio, lo strumento utilizzato
per il BIC Caserta è stato invece la attività di concorrenza perpetrata
dalla Provincia mediante la costituzione di una nuova società l'ALSSI Caserta
con sviamento di risorse che inevitabilmente hanno condotto alla morte per
impossibilità di sopravvivenza dell'EURO BIC. ( n.b. tale ultime
affermazioni non sono frutto delle mie congetture, ma sono definite prima con
lodo arbitrale irrituale e poi da sentenza di I° grado del Tribunale di S.Maria
C.V. che condanna la Provincia per i
suoi illeciti a versare alla curatela dell'EUROBIC la somma di circa un milione
di euro, ma nonostante parliamo di una sentenza esecutiva ancora ad oggi gli ex
dipendenti devono ricevere dal fallimento la liquidazione dei loro crediti che
corrispondono a circa due anni di stipendio in cui hanno lavorato a vuoto
in quanto i vertici avevano già deciso a monte la fine del BIC Caserta.
Come
nel caso di Città della Scienza l'incendio o dell'inevitabile fallimento
del BIC Caserta la morte delle due strutture diviene il terreno
vergine su cui far piovere a pioggia finanziamenti comunitari apparentemente
leciti, ma che in realtà che affondano le loro radici nell'illecito e soprattutto
nella dolosa volontà di togliere il lavoro,la dignità la vita alle persone che
in quelle scatole ci lavoravano credendoci e con dedizione.
Per
i motivi sopra detti non è piu' possibile tacere la triste ricostruzione fatta
in questi lunghi anni (sette) trascorsi quasi da ebrei è doveroso gridare. Da
ciò deriva il gridio "è' questo un uomo a cui viene impedito di lavorare,
di vivere", non è possibile che nonostante esperienza, titoli o il
diritto al reinserimento la nostra vicenda sia ancora stagnante mentre si
continua a garantire il lavoro ai dipendenti delle altre società partecipate o
dei politicamente protetti.
Non è più possibile tacere proprio perchè come
comprenderà bene Direttore, che stante la situazione attuale il caso dei
suicidi di Civitanova Marche può toccare anche noi! Ma ora la dignità, la
vergogna della propria situazione di non lavoro, la paura del non sapere a chi
rivolgersi in un contesto di corrotti e di collusi a fronte di una
vicenda più grande di noi vanno messe da parte per rendere
pubblica la nostra vicenda.
Abbiamo
mostrato il coraggio di lottare e di scoprire gli intrighi e gli illeciti di
cui siamo stati vittime,ma, invece, di darci possibilità di
reimpiego siamo divenuti i principali
perseguitati rendendoci impossibile lavorare e, quindi, vivere!!!
Spero che vorrà accogliere questa mia richiesta
di cui non ho parlato con gli altri colleghi che vivono ancora tale vicenda nel
riserbo più totale forse per vergogna e per evitare
strumentalizzazioni, ma la sottoscritta essendo a conoscenza della
gravità delle situazioni personali di ognuno di noi che non lavora da tempo e
che pertanto vive in situazioni di gravissimo disagio economico non può
più stare a guardare in silenzio divenendo complice anche di eventuali gesti di
disperazione a cui inevitabilmente si può essere condotti dall' estremo stato
d'indigenza e dalle generali difficoltà in cui ci si trova a vivere.
Qualora decidesse di accogliere la mia richiesta preciso che i fatti e gli
illeciti perpetrati nei confronti del BIC Caserta e dei suoi dipendenti,
sopra esposti, sono ampiamente documentati da atti giudiziari ed altri
documenti in nostro possesso. Con gratitudine e stima dr.ssa
Teresa Meinardi.
Risponde il direttore
E’ vero, conosco molto bene la questione ed anche i
sentimenti e gli atteggiamenti dei danneggiati. Conosco delle riunioni e dei
tavoli di lavoro presso la Provincia e
presso la Regione. Conosco l’atteggiamento sprezzante e spavaldo usato dai
funzionari della Provincia con una frase di aria fritta:”E’ una questione
politica e sono i politici che debbono risolvere la questione”. Conosco degli abusi perpetrati e di chi ha
incassato materialmente i fondi destinati all’Euro Bic. Conosco le ragioni
dell’affondamento ( invidia?) di una iniziativa che era il fiore all’occhiello
non solo di Caserta. Conosco le due denunce presentate alla Procura della
Repubblica e sono a conoscenza delle vertenze di lavoro in atto. Prima o poi
arriverà la Giustizia, prima quella Divina e poi quella degli uomini.
Ferdinando Terlizzi, direttore
responsabile nuova Gazzetta di Caserta
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