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domenica 30 giugno 2013

DOMANI IL CARCERE DI S. MARIA C.V. VERRA’ INTITOLATO AL DIRETTORE FRANCESCO UCCELLA
VITTIMA DEL DOVERE

Con una cerimonia  alla quale parteciperanno autorità militari, civili e religiose l’Istituto verrà intitolato al generale che per molti anni è stato il direttore – Sammaritano, alto ufficiale del Corpo,  immolatosi nel compiere il proprio dovere -



     S. Maria C-. V. – Si terrà domani, lunedì, primo luglio, alle ore 11 presso il Complesso della Casa Circondariale di S. Maria C.V. la cerimonia ufficiale per la intitolazione del plesso al generale di brigata Dr. Francesco Uccella ( direttore del carcere dal 1991 al 2001). Saranno presenti i familiari  la vedova  dott.ssa Maria Leonardi ed i figli: MARGHERITA, ANGELA, DANIELA E GIOVANNI  oltre al Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenzia Tommaso Contestabile, il sindaco Biagio Di Muro, il presidente del Tribunale, Giancarlo De Donato, e il presidente della Corte di Assise,  Giuseppe Provitera.  
     Come si ricorderà,  la prima proposta di intitolare il carcere al Dr. Francesco Uccella,  è partita proprio dal nostro cronista giudiziario,  Ferdinando Terlizzi,  compagno d’infanzia del direttore allorquando,  giornalisticamente  lo  stesso ricostruì l’attentato delle “Br” al  magistrato  sammaritano Nicola Giacumbi, ( ucciso a Salerno quando era Procuratore della Repubblica )  ne scaturì un dibattito – tra vari rappresentati della società civile -   per le intitolazioni delle aule bunker del Tribunale di S. Maria C.V.
“Dopo la proposta di Carlo Fucci, allora segretario dell’Associazione nazionale magistrati e p.m. a Santa Maria Capua Vetere, di intitolare ai magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino o Mario Livatino le aule bunker del Tribunale;   dopo gli interventi  di Carlo Alemi, all’epoca Presidente del Tribunale (“sarebbe opportuno un dibattito tra tutti gli operatori della giustizia”); di Pasquale Giuliano, ex magistrato, componente della commissione giustizia, senatore di Forza Italia (“non mi dispiacerebbe il nome di una personalità della nostra terra”); di Nicola Garofalo, avvocato penalista, già segretario della camera penale e all’epoca assessore alla cultura della Provincia di Caserta (“le aule non debbono essere intitolate ai magistrati caduti nell’adempimento del dovere, perché loro, vanno onorati nei luoghi della società civile e non già dove si celebrano i processi. Mi piacerebbe dedicarne una a Enzo Tortora” ); e in ultimo Alberto Zaza, giornalista, avvocato, componente il direttivo dell’Ordine Forense (“tutti i luoghi del tribunale andrebbero intitolati a qualcuno anche se la proposta di Garofalo invita a meditare”).
“Io intervenni nel dibattito – spiega il giornalista Terlizzi -  ( come decano dei  cronisti giudiziari )  e mi  permisi  di proporre di intitolare l’aula bunker (che si trova all’interno del carcere) all’ex direttore prematuramente scomparso, il generale Francesco Uccella (peraltro  mio compagno d’infanzia; abbiamo  frequentato assieme le elementari con il Maestro Beniamino Carnevale, padre di due magistrati ), e l’altra aula, quella alle porte di Capua, al magistrato sammaritano Nicola Giacumbi, assassinato a Salerno negli anni 80 dalle Br.  Ma ignoravo che già le organizzazioni sindacali dell’apparato carcerario – continua Terlizzi -  avevano stimato inoltrare la proposta di intitolare,  non già l’aula bunker, come da me prospettato,  ma tutto il complesso carcerario al Generale Francesco Uccella, deceduto a Londra nel 2001 che era stato per 10 anni direttore dello stesso”.
“A dicembre 2007,  si ripropose  la questione dovuta alla morte di Michele Pilleri (morto a 78 anni) fondatore della Medicina Legale a Caserta, perché alcuni magistrati  proposero  di intitolare l’aula della Corte di Assise di S. Maria C.V. allo stesso. Mentre l’Università Federico II° propose  di intitolargli la biblioteca di patologia forense. Io ho insistito nella mia proposta di intitolare le aule ai “martiri” locali: a Uccella è stato riconosciuto lo status di “vittima del dovere” mentre per Giacumbi il suo assassinio  parla chiaro. 
Domani il giusto riconoscimento in ricordo perenne di un sammaritano che ha fatto onore alla sua città.

  Due  ricordi personali. Quando in pompa magna fu inaugurato il nuovo complesso carcerario,  con la presenza del Ministro della Giustizia dell’epoca Salvatore Caianiello e il generale Francesco Uccella faceva gli onori di casa,  ( io ero accreditato  come giornalista per seguire l’evento) mi venne incontro abbracciandomi. Quando poi nel 2000 fui ristretto,  “per sfizio del governo”, e lui era direttore in carica ( ancora oggi sono  in attesa della indennità per ingiusta detenzione) mi face “silenziosamente” assegnare una cella isolata,  con tutti i comfort e spesso, il capo degli agenti di custodia,  veniva a chiedermi “se avevo bisogno di qualcosa”.  

 Anche per il generale Uccella,  l’attuale civica amministrazione,  presieduta da Biagio Di Muro ( nell’apprendere la notizia della intitolazione del carcere  ha detto “uomo amatissimo e dalle immense doti professionali”) ha in animo di organizzare una grande manifestazione e forse intitolargli anche una strada o una piazza. Mentre nel giorno della memoria delle vittime del terrorismo il sindaco ha ricordato alla cittadinanza con manifesti e foto il sacrificio di Nicola Giacumbi.

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