DOMANI IL CARCERE DI S. MARIA C.V. VERRA’
INTITOLATO AL DIRETTORE FRANCESCO UCCELLA
VITTIMA DEL DOVERE
Con una
cerimonia alla quale parteciperanno autorità
militari, civili e religiose l’Istituto verrà intitolato al generale che per
molti anni è stato il direttore – Sammaritano, alto ufficiale del Corpo, immolatosi nel compiere il proprio dovere -
S. Maria C-. V. – Si terrà domani, lunedì,
primo luglio, alle ore 11 presso il Complesso della Casa Circondariale di S.
Maria C.V. la cerimonia ufficiale per la intitolazione del plesso al generale
di brigata Dr. Francesco Uccella (
direttore del carcere dal 1991 al 2001). Saranno presenti i familiari la
vedova dott.ssa Maria Leonardi ed i figli: MARGHERITA, ANGELA, DANIELA E GIOVANNI oltre al Provveditore Regionale dell’Amministrazione
Penitenzia Tommaso Contestabile, il
sindaco Biagio Di Muro, il
presidente del Tribunale, Giancarlo De
Donato, e il presidente della Corte di Assise, Giuseppe
Provitera.
Come si ricorderà, la prima proposta di intitolare il carcere al
Dr. Francesco Uccella, è partita proprio
dal nostro cronista giudiziario, Ferdinando Terlizzi, compagno d’infanzia del direttore allorquando,
giornalisticamente lo stesso ricostruì l’attentato delle “Br”
al magistrato sammaritano Nicola Giacumbi, ( ucciso a Salerno quando era Procuratore della
Repubblica ) ne scaturì un dibattito –
tra vari rappresentati della società civile -
per le intitolazioni delle aule bunker del Tribunale di S. Maria C.V.
“Dopo la proposta di Carlo Fucci, allora segretario
dell’Associazione nazionale magistrati e p.m. a Santa Maria Capua Vetere, di
intitolare ai magistrati Giovanni
Falcone, Paolo Borsellino o Mario
Livatino le aule bunker del Tribunale; dopo gli interventi di Carlo
Alemi, all’epoca Presidente del Tribunale (“sarebbe opportuno un dibattito
tra tutti gli operatori della giustizia”); di Pasquale Giuliano, ex magistrato, componente della commissione
giustizia, senatore di Forza Italia (“non mi dispiacerebbe il nome di una
personalità della nostra terra”); di Nicola
Garofalo, avvocato penalista, già segretario della camera penale e
all’epoca assessore alla cultura della Provincia di Caserta (“le aule non
debbono essere intitolate ai magistrati caduti nell’adempimento del dovere,
perché loro, vanno onorati nei luoghi della società civile e non già dove si
celebrano i processi. Mi piacerebbe dedicarne una a Enzo Tortora” ); e in ultimo Alberto
Zaza, giornalista, avvocato, componente il direttivo dell’Ordine Forense
(“tutti i luoghi del tribunale andrebbero intitolati a qualcuno anche se la
proposta di Garofalo invita a meditare”).
“Io intervenni nel dibattito –
spiega il giornalista Terlizzi - ( come
decano dei cronisti giudiziari ) e mi
permisi di proporre di intitolare
l’aula bunker (che si trova all’interno del carcere) all’ex direttore
prematuramente scomparso, il generale Francesco Uccella (peraltro mio compagno d’infanzia; abbiamo frequentato assieme le elementari con il
Maestro Beniamino Carnevale, padre
di due magistrati ), e l’altra aula, quella alle porte di Capua, al magistrato
sammaritano Nicola Giacumbi, assassinato a Salerno negli anni 80 dalle Br. Ma ignoravo che già le organizzazioni
sindacali dell’apparato carcerario – continua Terlizzi - avevano stimato inoltrare la proposta di
intitolare, non già l’aula bunker, come
da me prospettato, ma tutto il complesso
carcerario al Generale Francesco Uccella, deceduto a Londra nel 2001 che era
stato per 10 anni direttore dello stesso”.
“A dicembre 2007, si ripropose
la questione dovuta alla morte di Michele
Pilleri (morto a 78 anni) fondatore della Medicina Legale a Caserta, perché
alcuni magistrati proposero di intitolare l’aula della Corte di Assise di
S. Maria C.V. allo stesso. Mentre l’Università Federico II° propose di intitolargli la biblioteca di patologia
forense. Io ho insistito nella mia proposta di intitolare le aule ai “martiri”
locali: a Uccella è stato riconosciuto lo status di “vittima del dovere” mentre
per Giacumbi il suo assassinio parla
chiaro.
Domani il giusto
riconoscimento in ricordo perenne di un sammaritano che ha fatto onore alla sua
città.
Due ricordi personali. Quando in pompa magna fu
inaugurato il nuovo complesso carcerario,
con la presenza del Ministro della Giustizia dell’epoca Salvatore
Caianiello e il generale Francesco Uccella faceva gli onori di casa, ( io ero accreditato come giornalista per seguire l’evento) mi
venne incontro abbracciandomi. Quando poi nel 2000 fui ristretto, “per sfizio del governo”, e lui era direttore
in carica ( ancora oggi sono in attesa
della indennità per ingiusta detenzione) mi face “silenziosamente” assegnare
una cella isolata, con tutti i comfort e
spesso, il capo degli agenti di custodia,
veniva a chiedermi “se avevo bisogno di qualcosa”.
Anche per il
generale Uccella, l’attuale civica
amministrazione, presieduta da Biagio Di
Muro ( nell’apprendere la notizia della intitolazione del carcere ha detto “uomo amatissimo e dalle immense
doti professionali”) ha in animo di organizzare una grande manifestazione e
forse intitolargli anche una strada o una piazza. Mentre nel giorno della
memoria delle vittime del terrorismo il sindaco ha ricordato alla cittadinanza
con manifesti e foto il sacrificio di Nicola Giacumbi.
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