Presso le Commissioni Tributarie
di Caserta e Napoli
DOMENICA SI VOTA PER IL RINNOVO DEL C.S.M DEI MAGISTRATI TRIBUTARI
IL CASERTANO LUCIO DI NOSSE Il PIU’ FAVORITO PER LA VICE
PRESIDENZA
Caserta – ( di Ferdinando Terlizzi ) - Non
si è ancora spenta la eco del convegno “l’Efficienza della Giustizia
Tributaria”, tenutosi a Caserta nei
giorni scorsi e già magistrati tributari sono nuovamente alla ribalta. Si vota,
infatti, in tutta Italia, ( a Caserta domenica ed i relativi seggi sono allestiti presso le Sezioni Tributarie della Ex Saint
Gobain e ciascun giudice vota nella sezione dove esercita il suo mandato ) per il rinnovo dei membri (sei) che dovranno
formare il nuovo Consiglio di Presidenza
della Giustizia Tributaria ( il C.S.M. dei magistrati tributarti ) unitamente
ai quattro – che per legge – dovranno essere di nomina Parlamentare.
Quale candidato per la Campania è stato
designato all’unanimità il Dr. Lucio di
Nosse, casertano, Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di
Napoli e Presidente della Commissione
Tributaria di Caserta. Un magistrato apprezzato per la sua correttezza e per la
sua alta preparazione professionale, essendo uno studioso a livello nazionale del
diritto fallimentare.
Dicevamo della eco dell’interessante convegno, chiuso proprio dal Di Nosse, il quale nella
seconda giornata del seminario, ha
trattato una interessante prolusione sull’”Impugnabilità del ruolo esattoriale
e delle cartelle di pagamento e delle relative problematiche”. Il Presidente
Lucio Di Nosse – indipendentemente dalla sua elezione – sarà tra i
partecipanti alla tavola rotonda sugli “Effetti sostanziali e processuali della
cancellazione della società”, in
programma per martedì 25 giugno, a S.
Maria C.V. ( ore 15,00 Aule della Fondazione Elio Sticco ) indetta dalla Fondazione Fest, dall’ Ordine
degli Avvocati e con il Patrocinio della Università Telematica “Pegaso”.
Il
Consiglio di presidenza della giustizia tributaria è stato introdotto dal D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 545, in analogia al Consiglio Superiore della Magistratura. La sua
composizione è stata in seguito modificata dalla legge 21 novembre 2000, n.
342, che ha aggiunto i membri eletti dal Parlamento,
parallelamente a quanto prevede la Costituzione per il Consiglio Superiore della Magistratura.
In tal modo si è cercato di svincolare il Consiglio di presidenza della
giustizia tributaria dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, dicastero presso
cui sono incardinati i magistrati tributari che, peraltro, diversamente dagli
altri giudici speciali, sono magistrati onorari.
Il Consiglio di presidenza della giustizia
tributaria è costituito con decreto del Presidente della Repubblica, su
proposta del Ministro dell'economia e delle finanze -
presso il cui dicastero, a Roma, ha sede - ed è composto
da: undici membri eletti da e tra i componenti delle commissioni tributarie
provinciali e regionali; quattro membri eletti dal Parlamento, due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica a maggioranza
assoluta, tra i professori di università in materie giuridiche o i soggetti
abilitati alla difesa dinanzi alle commissioni tributarie che risultino iscritti
ai rispettivi albi professionali da almeno dodici anni. Il consiglio di
presidenza dura in carica per quattro anni ed elegge nel suo seno il presidente e
due vicepresidenti.
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