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giovedì 20 giugno 2013




Presso le Commissioni Tributarie 

di Caserta e Napoli

DOMENICA SI VOTA PER IL RINNOVO DEL C.S.M DEI MAGISTRATI TRIBUTARI

IL CASERTANO  LUCIO DI NOSSE Il PIU’ FAVORITO PER LA VICE PRESIDENZA



     Caserta – ( di Ferdinando Terlizzi ) -  Non si è ancora spenta la eco del convegno “l’Efficienza della Giustizia Tributaria”,  tenutosi a Caserta nei giorni scorsi e già magistrati tributari sono nuovamente alla ribalta. Si vota, infatti, in tutta Italia, ( a Caserta  domenica ed i relativi  seggi sono allestiti  presso le Sezioni Tributarie della Ex Saint Gobain e ciascun giudice vota nella sezione dove esercita il suo mandato  ) per il rinnovo dei membri (sei) che dovranno formare  il nuovo Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria ( il C.S.M. dei magistrati tributarti ) unitamente ai quattro – che per legge – dovranno essere di nomina Parlamentare.
     Quale candidato per la Campania è stato designato all’unanimità il Dr. Lucio di Nosse, casertano, Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli e Presidente  della Commissione Tributaria di Caserta. Un magistrato apprezzato per la sua correttezza e per la sua alta preparazione professionale,  essendo uno studioso a livello nazionale del diritto fallimentare.
     Dicevamo della eco dell’interessante convegno,  chiuso proprio dal Di Nosse, il quale nella seconda giornata del seminario,  ha trattato una interessante prolusione sull’”Impugnabilità del ruolo esattoriale e delle cartelle di pagamento e delle relative problematiche”.  Il Presidente  Lucio Di Nosse – indipendentemente dalla sua elezione – sarà tra i partecipanti alla tavola rotonda sugli “Effetti sostanziali e processuali della cancellazione della società”,  in programma per  martedì 25 giugno, a S. Maria C.V. ( ore 15,00 Aule della Fondazione Elio Sticco )  indetta dalla Fondazione Fest, dall’ Ordine degli Avvocati e con il Patrocinio della Università Telematica “Pegaso”.

       Il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria è stato introdotto dal D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 545, in analogia al Consiglio Superiore della Magistratura. La sua composizione è stata in seguito modificata dalla legge 21 novembre 2000, n. 342, che ha aggiunto i membri eletti dal Parlamento, parallelamente a quanto prevede la Costituzione per il Consiglio Superiore della Magistratura. In tal modo si è cercato di svincolare il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria dal Ministero dell'Economia e delle Finanzedicastero presso cui sono incardinati i magistrati tributari che, peraltro, diversamente dagli altri giudici speciali, sono magistrati onorari.
     Il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria è costituito con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze - presso il cui dicastero, a Roma, ha sede - ed è composto da: undici membri eletti da e tra i componenti delle commissioni tributarie provinciali e regionali; quattro membri eletti dal Parlamento, due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta, tra i professori di università in materie giuridiche o i soggetti abilitati alla difesa dinanzi alle commissioni tributarie che risultino iscritti ai rispettivi albi professionali da almeno dodici anni. Il consiglio di presidenza dura in carica per quattro anni ed elegge nel suo seno il presidente e due vicepresidenti.


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