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mercoledì 17 luglio 2013

RINVIATA L'UDIENZA PER LO SCIOPERO DEGLI AVVOCATI

SPIONAGGIO ILLEGALE AL VALGIO DELLA MAGISTRATURA

 COINVOLTI CARABINIERI DI NAPOLI

Vittima un investigatore di Mondragone e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Elio Sticco




     Napoli - La vicenda dello spionaggio illegale dove vede Giuseppe RUTA in prima linea spiato abusivamente, ed altri personaggi tra questi l’ex. Presidente dell’ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere Elio STICCO, la moglie Rosa CARONNA di Curti, l’avvocato Renato VERRENGIA di Mondragone, i liquidatori della Fondiaria Sai di Napoli, Marco CIARAMELLA, Vincenzo BARRUFFO, Luigi  PASTORE, tutti fatti spiare dai vertici della FONDIARIA-SAI di Torino, i quali chiedevano DOSSIER ILLECITI dettagliati, con  informazioni di provenienza illegale su  soggetti citati, evidentemente per poi ricattarli.
     Il caso, nasce dal procedimento penale della TELECOM di TORINO, che all’epoca dei fatti veniva spiata una miriade di personaggi sia dello sport, che professionisti. In tal senso, sono stati effettuati tabulati telefonici proventi dalla Telecom di Torino, senza alcuna autorizzazione dell’A.G., ove vi era una figura di spicco dello spionaggio italiano, Massimo MIGLIAZZO, che collaborò con Adamo BOVE, il responsabile della sicurezza di TELECOM ITALIA, che morì in modo sospetto, nell’anno 2006, lanciandosi da un cavalcavia di Napoli.
     In questa circostanza, venivano fatti spiare abusivamente alcuni dipendenti e fiduciari della Società FONDIARIA-SAI del Gruppo LIGRESTI, in cui oggi vede alcuni alti funzionari indagati per le violazioni della normativa di settore insieme all’ex. Presidente dell’ISVAP Giancarlo GIANNINI per omessa Vigilanza. Proprio nei mesi passati, il RUTA sporgeva denuncia contro alcuni Pubblici Ufficiali infedeli tra questi il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Napoli Poggioreale, ove da quella Caserma partivano le indagini illecite attraverso l’uso improprio dei terminali SDI (Sistema d’Indagine) dietro compensi di MAZZETTE e FAVORITISMI
     La questione è stata denunciata da Giuseppe RUTA, oggi rimasto disoccupato per via di questo scandalo, al Comando Legione Carabinieri Campania,  precisamente al Generale di Divisione C.A. Carmine ADINOLFI, al Comando Interregionale dei Carabinieri Ogaden; al Generale di Corpo D’Armata Maurizio GUALDI e al Procuratore Generale Militare della Repubblica di Roma al Procuratore Generale Dr. Antonio SABINO.
     La denuncia, presentata alcuni mesi fa dal RUTA ai reparti dell’Arma nei confronti dei Pubblici Ufficiali Infedeli, riguarda anche un episodio gravissimo ed inquietante commesso all’interno della Caserma, cioè il Comandante della Stazione riceveva alcuni biglietti di una partita di Calcio Juventus / Napoli che servivano per la figlia dietro compensi di favoritismo e mazzette. Il Ruta, rappresentato dall’Avvocato Giovanni Zannini del Foro di Santa Maria Capua Vetere, ha dichiarato di non fermarsi a questa vicenda, in quanto risulta vergognosa e da combattere.  


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