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domenica 6 ottobre 2013

EVENTO DI GRANDE INTERESSE CULTURALE A CASERTA

Centro  Culturale Sant’Agostino alle 17.30
Associazione “Liberilibri” e patrocinio del Comune di Caserta.   

Martedì 15 ottobre anche Caserta ricorda i novanta anni della nascita di Italo Calvino


Raffaele Cutillo, architetto, affronterà il tema della Visibilità, Gennaro Iannotti, avvocato, rileggerà la Molteplicità, Paola Servillo, insegnante e operatrice culturale si occuperà della Leggerezza, Antonino Testa, ricercatore della Rapidità, Eugenio Tescione, psicologo e psicoterapeuta,  della  Esattezza. Marilena Lucente, insegnante e scrittrice, introdurrà la figura dell’Autore e condurrà l’incontro.



     Caserta –  ( Ferdinando Terlizzi) - E’  previsto per Martedì 15 ottobre a  Caserta  un incontro  culturale per   ricordare  i novanta anni della nascita di Italo Calvino. Un’occasione preziosa per ripensare la città alla luce delle numerose suggestioni dello scrittore che alle città “felici che si nascondono dentro quelle infelici”, al dialogo tra i saperi e le conoscenze, ha dedicato numerosi testi e romanzi. Leggere Caserta con Calvino, questo il tema dell’incontro, che  intende promuovere, oltre alla conoscenza della poetica dell’Autore, anche una rilettura dei suoi testi in chiave contemporanea e calata nel nostro complesso momento storico.
     In particolare, riprendendo le suggestioni delle Lezioni americane, cinque intellettuali studiosi e protagonisti della vita cittadina si interrogano sulle parole che Calvino aveva individuato quali proposte per il nuovo millennio. Indicazioni valide per la letteratura ma anche per la vita civile (i due aspetti erano inscindibili per Calvino). Così, alla luce delle personali esperienze professionali e della sensibilità di lettori e lettrici, cinque protagonisti della vita culturale casertana rileggeranno le parole calviniane cercando possibili rimandi, criticità e possibilità nella vita della città.

      Raffaele Cutillo, architetto, affronterà il tema della Visibilità, Gennaro Iannotti, avvocato, rileggerà la Molteplicità, Paola Servillo, insegnante e operatrice culturale si occuperà della Leggerezza, Antonino Testa, ricercatore della Rapidità, Eugenio Tescione, psicologo e psicoterapeuta,  della  Esattezza. Marilena Lucente, insegnante e scrittrice, introdurrà la figura dell’Autore e condurrà l’incontro. Sarà presente  anche il Teatro Civico 14, con la lettura delle Interviste impossibili (di cui Calvino è stato il primo autore). L’incontro è stato promosso dall’”Associazione Liberilibri” e ha il patrocinio del Comune di Caserta.  Appuntamento il 15 ottobre 2013, presso il Centro  Culturale Sant’Agostino, dalle 17.30 alle 20.00.
     Italo Giovanni Calvino Mameli, noto come Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985), è stato uno scrittore e partigiano italiano. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del Novecento. Ha frequentato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un proprio personale e coerente percorso di ricerca.
     Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, si direbbe, classica.
      I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario, sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de “I nostri antenati”, “Marcovaldo”, “Le cosmicomiche”, “Se una notte d'inverno un viaggiatore”, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea.

     Italo Calvino ne “Le città invisibili”  ha scritto: ”L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.





  

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