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martedì 7 gennaio 2014

NEL 1980 MI CONSEGNO' A LONDRA LA LAUREA HONORIS CAUSA IN GIORNALISMO


Ruggero Orlando entra nel Dizionario Biografico Treccani
Al centro il giornalista Ruggero Orlando mentre mi consegna la laurea al cafè Royal di Londra (1980) 



Roma, 20 novembre 2013. "Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando". Il giornalista, famoso per la particolare formula con cui apriva i suoi collegamenti televisivi e per la diretta dello sbarco del primo uomo sulla Luna, entra nel Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani. Curata da Mauro Forno la biografia di Orlando, morto a Roma il 18 aprile 1994, è inserita nel 79/mo volume (NURSIO - OTTOLINI VISCONTI) del Dizionario dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Forno sottolinea, oltre alla celebre apertura dei servizi di Orlando, la sua "dizione ben lontana dalla perfezione, unita a un incedere piuttosto singolare". Tutti elementi che in breve tempo hanno fatto del giornalista "una vera e propria star dell'informazione televisiva, capace di raccontare l'America agli italiani con uno stile originale e personalissimo". Forno ricorda anche che "nella notte tra il 20 e 21 luglio 1969 fu proprio lui a narrare, dalla sede della NASA a Houston, la storica impresa del primo uomo sulla Luna, con una lunga diretta televisiva segnata da un gustosissimo battibecco con il collega Tito Stagno, che conduceva la trasmissione da Roma, colpevole di aver anticipato di quasi un minuto lo storico atterraggio del modulo lunare". Nato a Verona il 5 luglio 1907, Orlando accolse precocemente le suggestioni nazional-patriottiche del fascismo da cui poi si distaccò. Nel 1939 divenne collaboratore della radio di Stato, l'EIAR. Trasferito nel 1938 a Londra si iscrisse alla sezione londinese del Partito socialista italiano, fu assoldato dal Political intelligence department, divenendo, con lo pseudonimo Gino Calzolari, uno dei principali redattori di Radio Londra. Nel 1954, proprio mentre in Italia iniziava l'era della tv, decise di trasferirsi negli Stati Uniti, dove rimase per un ventennio come inviato della Rai e collaboratore di varie testate "riuscendo - ricorda Forno - ad avvicinare alcune tra le figure di maggiore spicco e fama della realtà americana di quegli anni (Henry Kissinger, Martin Luther King, Lyndon Johnson, Neil Armstrong, Marylin Monroe, Frank Sinatra) e a proporle ai telespettatori italiani con naturalezza e spigliatezza". (ANSA)





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