Continuano i nostri racconti
brevi, attraverso i più efferati delitti
della Terra di Lavoro. Per lunedì 1° dicembre tratteremo il caso del dott. Girolamo Lo Verso, valente medico poco
meno che trentenne, accusato di avere ucciso, avvelenandola lentamente con
iniezioni endovenose di bicloruro di mercurio (sublimato corrosivo), la propria
moglie Sofia Malatto per amore di una conversa dell’ospedale presso il quale
egli era assistente: Suor Placida ,
al secolo Filomena Salzillo, piacente giovane di Marcianise,
di ventisei anni. Il medico parlemitano
venne condannato all’ergastolo nonostante la strenua difesa dell’avv. Alfredo De Marsico. Il dr. Lo Verso, rifiutò la grazia, venne
internato nel manicomio, tentò il suicidio ma mori per collasso cardiaco nel
1960.
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