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mercoledì 13 maggio 2015

Alla Sala Convegni dell’Hotel Vanvitelli
Relatori  tre  magistrati al Master in Diritto Tributario. 

Maurizio Stanziola, presidente di Sezione della corte di Appello di Napoli- Francesco Soviero, pubblico ministero della Direzione Antimafia di Napoli  e Roberto Rustichelli, presidente del Tribunale delle Imprese


Il tavolo del master in diritto tributario da sinistra: i relatori dell’ultima lezione: Mercone, Stanziale, Raucci, Menditto, Soviero, Rustichelli,D’Alò e Russo.  

Caserta – Ancora una interessante  lezione si è temuta l’altro giorno, presso l’Hotel Vanvitelli, nell’ambito del Master in Specializzazione di Diritto Tributario, organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti di Caserta, in collaborazione con il dipartimento di Economia della Seconda Università e del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma. Dopo il rituale saluto del coordinatore del corso Pasquale Menditto, (che ha tra l’altro presentato gli illustri relatori); quello del Presidente dell’Ordine, Pietro Raucci e del responsabile del settore Umberto D’Alò, ha preso la parola il primo relatore Francesco Soviero, pubblico ministero della Direzione Antimafia di Napoli  e magistrato tributario, il quale si è soffermato sulla tecnica della redazione del memoriale difensivo (la composizione del collegio, il contenuto della sentenza, l’inammissibilità del ricorso, la differenza dei provvedimenti). E’ stata poi la volta di Maurizio Stanziola, presidente di Sezione della corte di Appello di Napoli e magistrato tributario, autore di molti libri di procedura, il quale ha trattato dei poteri istruttori delle commissioni tributarie (e prove testimoniali, sono fuori dal processo tributario tuttavia il giudice tributario può usufruirne con i suoi poteri istruttori sufficientemente ampi a lui conferiti in via ufficiosa). L’illustre relatore ha poi fatto l’esempio di un accertamento induttivo nei confronti di uno studio odontoiatrico, chiarendo che il giudice può chiedere l’esibizione di documenti non presentate dunque l’integrazione di prove considerate lacunose. In chiusura l’avv. Fabio Russo, ricercatore in diritto tributario ha parlato dell’esame presidenziale del ricorso ed ha preso quindi la parola Roberto Rustichelli, presidente del Tribunale delle Imprese, Giudice Tributario  presso la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli (è stato, tra l’altro, Consigliere Giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e membro effettivo del Comitato Nazionale per la lotta contro le frodi comunitarie), che ha parlato della parte iniziale del procedimento, la cui inammissibilità, (su una media del  20% dei ricorsi) viene dichiarata per molteplici motivi. Ha poi illustratovi quesiti pregiudiziali, la legittima e l’interesse ad agire.  Rustichelli  ritiene in conclusione che “sussiste un difetto di giurisdizione (rilevabile in ogni stato e grado di giudizio) nel caso in cui sia proposto ricorso relativamente a  somme già in precetto e per le quali il contribuente ha già avuto una iscrizione ipotecaria sui propri beni.

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