IL NUOVO AVVINCENTE LIBRO
DI
FERDINANDO TERLIZZI
SUL
DELITTO D’ONORE
FURONO DELITTI D'ONORE?
Il
primo delitto d’onore
Celebre fra tutti, il processo
del dottor Luigi Carbone. Siamo nel '22, il dott. Luigi Carbone si
innamora di una ragazza di osteria ed intende sposarla. Alle rimostranze di
carattere sociale della famiglia, dei colleghi, dell'arciprete, egli risponde
incrollabile che Belinda Campanile è
il vaso di tutte le perfezioni. «Sarei
pronto, egli dice, a togliere le perle dalla statua della Madonna per ornare il
serto nuziale di Belinda ». Durante il viaggio di nozze a Napoli, un dubbio
terribile folgora Carbone. Seguono giorni torridi, di effusioni e di
interrogatori allucinanti, finché la sposa rivela di aver avuto una relazione,
prima del matrimonio, con un certo Fusco, ora ufficiale a Torino. Al ritorno al
paese, nella casa avita, una notte Carbone taglia con un rasoio la testa di
Belinda, e non potendo recarsi a Torino, all'alba uccide con due colpi di
rivoltella la sorella del seduttore. Fu condannato a trenta mesi, di cui sei
condonati.
L’assassinio
del Dr. Enrico Gallozzi e del suo fattore
Una storia di corna, lettere anonime, amori saffici, suore in convento e follia omicida. Correva il mese di
agosto del 1952, da dietro un
cespuglio della tenuta “Piglialarmi” in
tenimento di Vitulazio, esce un individuo che con un fucile da caccia, caricato a pallettoni, uccide il Dr. Enrico Gallozzi, chirurgo,
61 anni, latifondista, nipote del Sen. Carlo Gallozzi (deputato del
Regno d’Italia, insigne professore universitario, che succedette al chirurgo Ferdinando Palasciano; a lui sono
intitolati una strada e una scuola nella
sua città natale) da S. Maria C.V.,
giunto sul posto a bordo della sua auto condotta dall’autista Vito Di
Lillo, anche lui sammaritano e il suo
fattore Vincenzo Montesano, di anni 52 da Grazzanise. Accusato del
delitto il fattore dell’azienda agricola Pasquale Raimondo. Costituitosi al
direttore delle carceri l’assassino confessò:
“Ho ucciso il Dr. Gallozzi perché aveva sedotto mia figlia ed
era l’amante di mia moglie e Montesano perché, pur sapendo la cosa, ed essendo
mio compaesano, non mi aveva riferito
della tresca”. Fu un delitto d’onore?
Assassinato
con 4 colpi di pistola il prof. Nicola Stefanelli -
Accadde a Mondragone nel 1962:
Fu un delitto d’onore. A far fuoco fu
l’agricoltore Emilio Rota, per vendicare l’onore della figlia sedotta e abbandonata – Fu condannato
a 13 anni di reclusione. Fu difeso dall’ avvocato Francesco Saverio Siniscalchi. Nicola
Stefanelli leader di un partito politico era consigliere provinciale e
consigliere comunale. Dopo 9 anni di fidanzamento decise di sposare un’altra
donna.
Uccise
il suo seduttore e altre due persone e ferì gravemente una quarto che rimase
paralitica.
Una giovane maestrina Consiglia
Sciaudone, sparò nella folla di un Luna Park durante la festa patronale.
Uccise il suo seduttore e altre due persone e
ferì gravemente una quarto che rimase paralitica. Il fatto accadde ad agosto
del 1961 a S. Andrea del Piazzone. La ragazza era stata sedotta, aspettava un
bambino ed il fidanzato, che era di Capua, non le aveva detto di essere sposato
ed aveva un figlio – Tratta a giudizio
le fu riconosciuta l’attenuante della provocazione. Fu condannata a 24
anni. Nel carcere di Pozzuoli era capo
cuciniera. Fu liberata dopo 15 anni. Vive nel suo paese ed ha quasi 80 anni.
Il Maresciallo della Polizia Stradale di S. Maria C.V. che uccise la moglie con un tubo di ferro. Aveva confessato di avere un altro...
E
tanti altri delitti… d’onore!
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