L’OMICIDIO DAL NOTAIO PER LA GESTIONE DELL’ESATTORIA
COMUNALE DI PARETE-
Accadde il 3 aprile del 1949 in Parete -
Scoppiò una rissa tra i gestori vecchi e quelli che
dovevano subentrare. Nel cortile del notaio Dell’Aversano si sparò. Rimase ucciso Raffaele Pezone per mano di
Gennaro Balivo. Furono feriti Gaetano
Orabona, Biagio, Michele e Antonio
Pezone. : “L’esattoria è mia e non tua, a te tuo padre ha lasciato il
‘bancariello’ da calzolaio”. Al che l’altro
di rimando: “Mio padre era calzolaio ma uomo onesto”. La Corte di Assise
di Santa Maria Capua Vetere, (presidente Paolo De Lise, giudice a latere,
Victor Ugo De Donato, pubblico ministero, Nicola Damiano; giudici popolari:
Giuseppe De Rosa, Giuseppe Iavarone, Giuseppe De Chiara, Riccardo Ricciardi,
Gennaro Cervo, Pietro Squeglia, Lucio Argo), emise una condanna ad anni 17 e mesi 10 (anni
3 di libertà vigilata a pena espiata). In appello ad anni 15. Nei tre gradi di
giudizio, nel processo Gennaro Balivo più otto, si impegnarono gli avvocati:
Vincenzo e Giuseppe Fusco, Giovanni Leone, Giacomo Giuseppone, Ettore e Massimo Botti, Alfredo De Marsico e Luciano
Numeroso.
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