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domenica 31 gennaio 2016

ORMAI GLI AVVOCATI
 HANNO PERSO LA TESTA…


NON SOLO A SANTA MARIA CAPUA VETERE.





ROMA. Durante le udienze di “Mafia Capitale” e di altri processi di mafia, il difensore di uno dei principali imputati di associazione mafiosa ha deliberatamente e ripetutamente rivolto espressioni offensive e insinuazioni gratuite al giornalista Lirio Abbate. Il legale rivendica il diritto di insultarlo, di mettere in dubbio con sarcasmo la sua correttezza, di deridere i suoi meriti professionali. Ossigeno per l’Informazione, FNSI e Ordine dei Giornalisti: "Ciò è inaccettabile. Rivolgiamo un appello ai capi degli uffici giudiziari capitolini per impedire che all’interno dei processi si delegittimi il difficile compito di questo valoroso giornalista".

Roma, 30 gennaio 2016 - I giornalisti non sono bersagli da colpire con insinuazioni, dileggi, accuse gratuite e strumentali. Sono professionisti, svolgono una delicata funzione di pubblico interesse e per questo meritano rispetto e protezione. Eppure gli attacchi strumentali ai giornalisti, alcuni molto gravi e condizionanti, sono frequenti, come mostrano gli impressionanti dati di Ossigeno per l’Informazione: 528 intimidazioni nel 2015 e altre 32 nel primo mese del 2016. Questo fenomeno è preoccupante e non può lasciare indifferenti. Ed è allarmante ciò che è avvenuto a Roma il 29 gennaio e nei giorni precedenti. Durante le udienze di “Mafia Capitale” e di altri processi di mafia, il difensore di uno dei principali imputati di associazione mafiosa ha deliberatamente e ripetutamente rivolto espressioni offensive e insinuazioni gratuite al giornalista Lirio Abbate, il quale, fra l’altro, non ha alcuna veste processuale. Il legale rivendica il diritto di insultarlo, di mettere in dubbio con sarcasmo la sua correttezza, di deridere i suoi meriti professionali universalmente riconosciuti. Ciò è inaccettabile.Le critiche sono lecite, ma nessuno, per nessuna ragione, può mancare di rispetto a chi fa bene il proprio lavoro. Lirio Abbate ha fatto conoscere per primo, prima ancora che lo facesse la magistratura, come appare il quadro del potere criminale nella capitale e alcuni fatti di cui i processi in corso si occupano per accertare colpe e responsabilità. Questo è un merito, non una colpa. Com’è dovere di ogni giornalista, ha raccolto informazioni vere, che non erano evidenti e che non sono state smentite. Lo ha fatto nell’interesse pubblico, con perizia e rischio personale, esercitando il diritto di cronaca e di critica sancito dalla Costituzione. Merita i premi, i riconoscimenti, le onorificenze che gli sono stati assegnati. Non merita di essere pubblicamente deriso, dileggiato, denigrato in modo strumentale, offensivo e intimidatorio. Richiamiamo perciò l’attenzione delle istituzioni e degli organi costituzionali sugli attacchi che gli vengono rivolti e facciamo appello al Presidente del Tribunale di Roma, al Procuratore della Repubblica, al Presidente dell’Ordine degli avvocati affinché adoperino  la loro autorevole influenza per impedire che all’interno dei processi si delegittimi il difficile compito di questo valoroso giornalista e degli altri che, come lui, forniscono ai cittadini elementi di conoscenza su fatti di evidente interesse pubblico. Invitiamo le parti processuali a rispettare e tutelare questi giornalisti e tutti coloro che, come loro, cercano la verità e diffondono informazioni nell’interesse dei cittadini. La libertà di informazione è un diritto fondamentale. Il diritto di espressione non è meno importante del diritto di difesa. Deve essere tutelato con altrettanto scrupolo e attenzione. Testimonieremo queste convinzioni assistendo alle prossime udienza del processo “Mafia capitale” .Ossigeno per l’Informazione, FNSI, Ordine dei Giornalisti Per informazioni: segretria@ossigenoinformazione.it -Articolo correlato in http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/30/lirio-abbate-lavvocato-di-carminati-lo-attacca-in-aula-delirio-abbate-ecco-laudio/2419174/








Il giornalista dell'Espresso Lirio Abbate 




Questo episodio rientra nelle statistiche delle intimidazioni agli operatori dell'informazione di Ossigeno per l'Informazione -

MAFIA CAPITALE. PROTESTA PER OFFESE DIFENSORE DI CARMINATI A LIRIO ABBATE

di Redazione       30 gennaio 2016   13:11 | Nessun commento
Lirio Abbate
Lirio Abbate
Questi attacchi sono inaccettabili, scrivono Ossigeno FNSI OdG in un documento congiunto con il quale si rivolgono alle autorità competenti

Durante le ultime udienze del processo Mafia Capitale, in corso a Roma, e il 29 gennaio 2016 all’udienza del processo al clan Fasciani, l’avvocato Bruno Naso, difensore di Massino Carminati e di altri imputati, ha offeso e insultato il giornalista de L’Espresso, Liro Abbate, deridendolo, storpiando deliberatamente il suo nome per ricolizzarlo e sminuire la credibilità dei suoi articoli. Questo atteggiamento del legale è stato definito intimidatorio e “inaccettabile” da Ossigeno, FNSI e ODG, che lo hanno affermato in un documento congiunto con il quale chiedono rispetto e protezione per Lirio Abbate e fanno appello alle massime autorità affinché le aule giudiziarie non sia trasformate in luoghi in cui colpire strumentalmente i giornalisti che hanno la sola colpa di avere fatto bene il loro lavoro.

Nell’arringa del 29 gennaio 2016 nell’aula di Rebibbia il legale ha innanzitutto accusato il procuratore della repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, di avere  ordito una “operazione politico-giudiziaria” e ha insinuato che il giornalista abbia agito in combutta con lui per dare il via in modo irregolare ai processi di mafia in corso a Roma con “una regia che travalica i confini del tribunale”. Più volte ha giocato con il  nome del gironalista deformandolo in tono di scherno in “De -Lirio Abbate”.

“Abbate, che è casualmente di Palermo, che – ha detto l’avvocato, indossando la toga davanti ai giudici e agli imputati -casualmente ha lavorato a Palermo quando c’era Pignatone, che casualmente frequenta ambienti frequentati da Pignatone … il cerchio si chiude”. Poi si è ironicamente chiesto come mai non abbiano ancora dato a “De-Lirio il Premio Pulitzer”. analoghe offese erano state pronunciate nell’udienz di “mafia Capitale” del 4 gennaio 2016.

Questi partricolari sono stati riferiti da Attilo Bolzoni in un articolo pubblicato il 30 gennaio sul quotidiano  La Repubblica e in un articolo di Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano. “L’avvocato Naso – ha commentato Bolzoni – ha naturalmente il diritto di difendere i suoi clienti con ogni mezzo che la legge gli consente. Quello che non può fare – e non solo in un’aula di giustizia ma anche fuori – è additare un giornalista come “organizzatore” di un complotto, come protagonista di una trama ordita insieme a carabinieri e a pubblici ministeri, come un supporter operativo della procura della Repubblica”.

Lirio Abbate vive sotto scorta dal 2007. Ossigeno, di cui il giornalista è il Primo Osservatore, si è più volte occupato delle minacce che ha ricevuto a causa del suo lavoro. Già nel dicembre del 2014 era emerso da alcune intercettazioni telefoniche che Carminati fosse “furioso” con il giornalista del L’Espresso. (vedi)

RDM ASP

Leggi anche La dichiarazione congiunta Ossigeno, FNSI, OdG

     

 
Questo episodio rientra nelle statistiche delle intimid

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Ossigeno Informazione

Mafia Capitale. Protesta per offese difensore di Carminati a Lirio Abbate
Questi attacchi sono inaccettabili, scrivono Ossigeno FNSI OdG in un documento congiunto con il quale si rivolgono alle autorità competenti 
24+24
Giornalisti minacciati
nel 2016

2721
dal 2006 Minacciati in Italia
al 29 gennaio 2016 Valle d'Aosta 0 Trentino Alto Aldige 0 Friuli Venezia Giulia 0 Sardegna 0 Sicilia 2 Calabria 4 Veneto 0 Lombardia 6 Basilicata 0 Campania 0 Puglia 9 Lazio 17 Molise 0 Abruzzo 1 Marche 0 Umbria 0 Toscana 1 Romagna 6 Piemonte 0 Liguria 2

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