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venerdì 7 aprile 2017

PRIMA ORA

primaOra - Corriere della Sera
 
 
 
 
 
 
Agenda di oggi
di Bonsignore, Buzzi, Caizzi, Guerzoni, Rosaspina, Soglio, Sparisci
 
L'Eurogruppo e i missili di Trump | Il disarmo dell'Eta | M5S ricorda Gianroberto Casaleggio| Alfano alla prima convention di Ap| L'indotto ereditato da Expo| Ferrari, prove dure a Shanghai| Juve-Chievo: ai bianconeri servono 3 punti
 
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L'Europa dopo l'attacco

di Ivo Caizzi

La due giorni dei ministri finanziari dell'Eurogruppo/Ecofin informale a La Valletta (a Malta, nella foto Epa i partecipanti) si conclude oggi con sessioni a 28 membri sugli investimenti nel Nord Africa e sul potenziamento delle strategie di tassazione soprattutto contro l'evasione e l'elusione fiscale. Al termine dei lavori la presidenza maltese di turno, i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali nazionali (sempre invitati a questa riunione informale semestrale) dovrebbero riferire una sintesi dell'esito del confronto, che ha dovuto considerare anche il rischio geopolitico sull'economia provocato dall'attacco Usa in Siria ( leggi l'articolo di Guido Olimpio sulle conseguenze internazionali dell'azione). L'agenda ufficiale conteneva già vari problemi delicati: dal continuamente rinviato sblocco dei nuovi prestiti di salvataggio alla Grecia fino ai circa 1.000 miliardi di crediti deteriorati stimati nelle banche europee. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha sostenuto la proposta di una soluzione europea per questi Npl (crediti non performanti), che in Europa vedono il sistema bancario italiano come il più appesantito da maxi esposizioni difficili (e spesso impossibili) da recuperare. Ma vari ministri hanno frenato qualsiasi ipotesi di condivisione dei debiti.
 
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Addio alle armi

di Elisabetta Rosaspina

Se mantiene la parola data, l'Eta deporrà le armi entro oggi pomeriggio, chiudendo così, ufficialmente, 57 anni di fuoco e sangue ( nella foto Reuters, lo striscione di una manifestazione convocata per celebrare lo storico disarmo). L'organizzazione terrorista basca, che dal 1960 ha falciato 850 vite umane e messo a segno 2.500 attentati, non consegnerà materialmente il suo arsenale alle autorità, ma una lista di nascondigli, in Spagna e in Francia, dove è custodita la «santabarbara» etarra. A parte il primo interrogativo, se si tratti cioè dell'elenco completo, i dubbi principali riguardano ora il futuro della banda, decimata dagli arresti negli ultimi anni, ma in parte ancora latitante e, a prima vista, non intenzionata a consegnarsi assieme agli esplosivi, alle pistole e alle munizioni. Da Madrid, il presidente del governo, Mariano Rajoy (Pp), è stato di poche parole: «L'Eta ha detto che intende disarmarsi, che lo faccia e poi si dissolva. Noi continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto, perché la legge è uguale per tutti». La lista dei depositi segreti arriverà alle autorità francesi, attraverso la Comisión Internacional de Verificación (CIV), il discusso gruppo di «verificatori» che si è prestato a mediare nelle trattative. L'Eta aveva già annunciato la fine della violenza il 20 ottobre 2011, dopo l'ultimo omicidio, commesso nel marzo del 2010, in Francia, durante una sparatoria con la polizia. (Leggi qui gli articoli della sezione Esteri)
 
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Ivrea per Casaleggio

di Emanuele Buzzi

Un giorno, un convegno per ricordare Gianroberto Casaleggio a un anno dalla sua scomparsa. Ma non solo. Oggi a Ivrea l'associazione che porta il nome del fondatore M5S dà vita alla manifestazione «Capire il futuro». E il futuro in questione, oltre a quello annunciato tra i temi delle tecnologie, del rapporto web-tv, della geopolitica è quello dei Cinque Stelle, che si trovano per la prima volta a promuovere - seppur indirettamente(Beppe Grillo sarà in platea) - un dialogo con un network di professionisti e imprenditori. Un passo necessario in vista delle mire governative del Movimento. Tra i relatori dell'incontro ci saranno l'ad di Google Italia, Fabio Vaccarono, il direttore dell'Ispi, Paolo Magri, l'astronauta Paolo Nespoli, il sociologo Domenico De Masi, il consigliere Rai Carlo Freccero, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana. ( Qui gli articoli della sezione Politica del Corriere)
 
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Alfano, l'usato sicuro

di Monica Guerzoni

Il nome è nuovo di zecca, Alternativa Popolare al posto di Alleanza Popolare. Il leader è un usato sicuro: Angelino Alfano ( nella foto Lapresse). Oggi a Roma la prima convention ( ndr. la nuova creatura era stata annunciata il 18 marzo), il cui titolo dice già molto di cosa il ministro degli Esteri abbia in mente: «Insieme per le primarie, Alternativa popolare e Centristi per l'Europa». Alfano e Pier Ferdinando Casini intendono procedere uniti ( come aveva scritto il primo in una lettera al Corriere il 24 febbraio scorso ) verso le elezioni politiche e hanno deciso che il leader dei moderati sarà scelto «dal basso», dagli elettori nei gazebo. Puntano a costruire un rassemblement di centro e hanno avviato un «dialogo proficuo» con i movimenti di Flavio Tosi e di Enrico Zanetti, che saranno in prima fila al Tempio di Adriano. All'appuntamento i centristi di governo arrivano sull'onda del caso Torrisi, che ha messo a dura prova la maggioranza. Ma Alfano guarda avanti, parla di «nuovo passo» e propone la sua «alternativa all'antipolitica disfattista di Salvini e Grillo».
 
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L'eredità (economica) di Expo

di Elisabetta Soglio

La parola ai numeri. Per capire cosa potrà significare il dopo Expo in termini di indotto e di occupazione, la società Arexpo ha affidato un'indagine allo studio Ambrosetti. I risultati vengono presentati oggi a Cernobbio, alla presenza tra gli altri del dg di Arexpo Beppe Bonomi. Sull'area che ha ospitato l'esposizione 2015 si insedieranno tre strutture pubbliche: il Parco delle scienze della vita Human Technopole, i dipartimenti scientifici dell'Università Statale e l'ospedale Galeazzi. L'indagine si limiterà allo sviluppo di queste tre realtà, anche se il masterplan complessivo dell'area riguarderà in aggiunta l'insediamento di aziende private, a cominciare da Ibm che ha già manifestato il proprio interesse (proprio venerdì scorso il governatore Roberto Maroni ha visitato il centro di San Francisco). Quella del dopo Expo è una scommessa per Milano e per il Paese: le altre città che avevano ospitato l'evento in passato avevano poi avuto il problema della riqualificazione di aree rimaste spesso cattedrali nel deserto. I numeri potranno fotografare il potenziale di questo ambizioso progetto. E, forse, incoraggiare le istituzioni.
 
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Shanghai, «pole» al buio

di Daniele Sparisci

Oggi alle nove si svolgono le qualifiche del Gp della Cina. È il secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1 dopo la vittoria della Ferrari a Melbourne. Il copione sarà tutto da scrivere perché il venerdì è stato complicatissimo. Le tradizionali prove libere sono saltate a causa del maltempo che imperversa su Shanghai. Una nebbia fitta mista a pioggia non consente agli elicotteri di alzarsi in volo. E il regolamento sportivo dice che un mezzo del servizio medico pronto per evacuare il pilota in caso di grave incidente deve essere a disposizione per raggiungere l'ospedale più attrezzato in venti minuti. Ma con la visibilità ridotta al minimo non c'erano le condizioni di sicurezza - la megalopoli cinese e zeppa di grattacieli - per il sorvolo del complesso circuito ( vedi la scheda) con 16 curve. In un primo momento si era anche proposto di anticipare il Gp a oggi visto che per domenica le previsioni danno il cielo in peggioramento. Ma alla fine non si è trovata un'intesa e c'erano troppe complessità organizzative legate anche ad accordi commerciali con le Tv. Vedremo come andrà questa caccia alla pole al «buio» con i piloti e i team senza riferimenti con macchine tutte nuove ancora da scoprire. ( Leggi qui tutti gli articoli della sezione Sport sul Corriere)
 
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Juve a caccia di punti

di Filippo Bonsignore

Priorità al Chievo, poi si penserà al Barcellona. Non vuole distrazioni, Massimiliano Allegri: per la Juventus l'imperativo sono i tre punti nell'anticipo di questa sera contro i veneti ( qui la pagina per seguire in tempo reale i risultati), in attesa di tuffarsi nell'affascinante andata dei quarti di finale di Champions League contro Messi-Suarez-Neymar. «Non possiamo sbagliare, c'è in ballo un altro pezzo di scudetto, il nostro obiettivo principale». Senza Mandzukic, il turnover non coinvolgerà, a meno di sorprese, Higuain ma «una buona idea potrebbe essere Dybala centravanti». Max non parla mai di «triplete» ma ribadisce che «lavoriamo per vincere tutte le competizioni ma facciamo un passo alla volta. Questa squadra è in grado di riuscirci e pensare di poterlo fare fa la differenza». E i risultati saranno decisivi anche per il futuro: «Se le cose vanno bene non capisco perchè ci si dovrebbe separare». E in effetti la prospettiva del rinnovo del contratto del tecnico e dell'avvio di un nuovo ciclo si fa sempre più concreta. ( Qui tutti gli articoli della sezione Sport)
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