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sabato 21 aprile 2018









IL PARERE DEL CRIMINOLOGO 
CARMELO LAVORINO 
il criminologo CARMELO LAVORINO 



SULL'OMICIDIO DI SERENA MOLLICONE 

IL GIALLO DI ARCE 




Anticipo che NON condivido, anzi, CONTESTO AL 100%, l'ipotesi che la porta della Caserma dei Carabineri di Arce sia la c.d. "ARMA DEL DELITTO", che Serena abbia sbattuto la testa contro di essa, che la lesione sulla porta sia stata prodotta dalla testa di Serena . Tale ipotesi (che ritengo essere apodittica e sconclusionata) è stata pubblicata da molti organi di stampa che la attribuiscono agli Inquirenti ed alla Prof.ssa Cristina Cattaneo medico legale. FRA QUALCHE GIORNO SPIEGHERO' I MOTIVI DELLA MIA CONFUTAZIONE A QUESTA IPOTESI CHE REPUTO ESSERE SENZA BASI E SENZA COSTRUTTO (lo farò...senza alcuna violazione di segreto istruttorio...io!!!). Così come contro Carmine BELLI (il carrozziere di Arce) gli Inquirenti produssero uno scenario ipotetico FALLACE ritenendo Belli l'assassino di Serena, per poi costruirci sopra inconsistenti, fantasiosi e demolibili teorie, moventi, contesti, deduzioni ecc. ecc., lo stesso sta accadendo con la porta che ritengono essere la c.d. "ARMA DEL DELITTO": voli pindarici, autoconvincimento riverberante, errata intuizione di cui ci si innamora che diviene tesi-certezza (!!!)! 

Tutto a ciò a prescindere da come si siano svolti realmente i fatti. Il problema è che non si può basare un ragionamento serio e scientifico su un presupposto falso (cioè: non esatto, errato, incertissimo): nella fattispecie sta accadendo questo! Dulcis in fundo: mi sono dimesso dall'incarico di consulente criminologo della difesa dell'appuntato CC Francesco Suprano perché...mi si vuole bloccare: ma si possono bloccare il Vento, l'Oceano, la Verità, il Pensiero e l'Informazione...e CHI SALVO' CARMINE BELLI E LA VERITA' DEI FATTI? Penso proprio di no...allora mi sono dimesso per GRIDARE LA VERITA' DEI FATTI E DELLA SCIENZA CRIMINOLOGICA! Alla prossima... 

A sinistra il giornalista Franco Tontoli, al centro lo scrittore Ferdinando Terlizzi ed a destra il criminologo Carmelo Lavorino - che ha curato la prefazione del libro "Il Delitto di un uomo normale", poi ripubblicato nel 2017 con il titolo "Il Caso Tafuri" arricchito dall'arringa ( inedita ) dell'Avvocato Alfonso Martucci 

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