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lunedì 18 agosto 2025

 

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La salute mentale è un diritto!

Aderiamo alla lettera aperta promossa dal Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale e mobilitiamoci per modificare il Piano di Azione Nazionale

La Società della Ragione ha aderito alla lettera aperta promossa dal Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale, insieme a decine di associazioni, operatori e persone con esperienza diretta di sofferenza psichica. Con questo appello pubblico, inviato al Ministro della Salute Orazio Schillaci, al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e al Presidente dell’ANCI Gaetano Manfredi, si esprime la profonda preoccupazione e delusione per la bozza del nuovo Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale 2025-2030 (PANSM), recentemente diffusa dal Ministero.

Dopo 13 anni di attesa, ci si sarebbe aspettati un piano capace di rafforzare servizi, diritti e risorse. Al contrario, la bozza ministeriale – come ben evidenziato anche da Pietro Pellegrini nell’ultima rubrica di Fuoriluogo su il manifesto – ripropone una visione vecchia e restrittiva della psichiatria, che ignora i bisogni reali di chi vive la sofferenza e di chi opera nei servizi. Nessun incremento di personale, nessun investimento concreto in accoglienza, progettualità e reti territoriali: solo una lunga elencazione di problemi già noti, accompagnata da un linguaggio accademico che poco ha a che vedere con la realtà quotidiana.

Ancora più grave è la deriva securitaria che attraversa il documento: la salute mentale viene intrecciata al tema della giustizia e del rischio sociale, riproponendo vecchi pregiudizi sulla “pericolosità del folle” e rilanciando modelli reclusivi e ospedalo-centrici in aperto contrasto con la legge Basaglia e con la cultura dei diritti.

La vera violenza oggi – denunciano i firmatari – è quella istituzionale: pratiche di contenzione, abbandono, impoverimento culturale, solitudine operativa. È questa la violenza che distrugge quotidianamente la possibilità stessa di curare. Per questo la lettera chiede un confronto reale e inclusivo con le organizzazioni della società civile, con chi vive la sofferenza e con chi lavora nella salute mentale, riprendendo le proposte avanzate nella II Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (dicembre 2024).

👉 Il testo integrale della lettera e l’elenco delle adesioni sono disponibili sul sito del Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale.

✍️ È possibile sottoscrivere la lettera anche come singoli: vi invitiamo a farlo, a sostegno di una battaglia che riguarda tutte e tutti.

📣 La mobilitazione continua: il Coordinamento ha convocato un’assemblea online giovedì 28 agosto alle ore 17.45. Sarà un momento importante per discutere insieme e rilanciare l’impegno collettivo. Vi invitiamo a partecipare numerosi: qui trovate tutte le informazioni e il link per l’accesso.

Perché la salute mentale non può essere ridotta a un problema di ordine pubblico: è un diritto fondamentale, che va difeso e praticato ogni giorno.

Salute mentale, un Piano di chiacchiere e repressione

Pietro Pellegrini scrive sul piano Piano d’Azione Salute Mentale del Governo Meloni per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 13 agosto 2025. Leggi l'articolo di Pietro Pellegrini su il manifesto del 13 agosto 2025.
Non siete soli. Consegnati i pacchi alle persone detenute nel carcere di Udine.
Oltre 3000 euro raccolti nel crowdfunding!
L'intervista ad Andrea Sandra, Garante dei detenuti di Udine

Ascoltiamo Laura e Martina: scegliere di morire non è una sconfitta

Mentre il governo elabora una legge lontana dal sentire dei cittadini, sfuma la prospettiva del diritto a un fi ne vita dignitoso. E invece serve una proposta di pietas che metta al centro la persona e le relazioni di cura. Leggi l'articolo di Pietro Pellegrini su l'Unità dell'8 agosto 2025.

Italia, minori dietro le sbarre

Inviato all'ONU il dossier sottoscritto anche da la Società della Ragione che accusa la giustizia minorile dopo il decreto Caivano. 
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Rileggere Margara per capire l'inutilità del Piano Nordio

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Numero chiuso: una proposta per riportare legalità nelle carceri italiane

Presentata in conferenza stampa alla Camera la proposta di legge per il numero chiuso nelle carceri a prima firma Magi. Guarda la conferenza stampa.

Quei 300 internati e il limbo penale delle case lavoro

L’internato non sta scontando una pena: ha già pagato il suo debito con la giustizia. Ma viene ritenuto pericoloso e per questo viene trattenuto in una delle strutture previste dalla legge. Leggi tutto.

Solidarietà a Bruno Mellano

Appello lanciato da la Società della Ragione contro l'attacco politico contro l'ex garante regionale dei detenuti del Piemonte e per il sostegno come Garante del Comune di Torino. Quasi 250 le firme: aderisci anche tu!

Mentre in Piemonte si rinnova la figura del Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, alcuni consiglieri regionali di Fratelli d’Italia attaccano Bruno Mellano, che ha ricoperto l’incarico per oltre undici anni. Lo accusano di “strabismo ideologico” e di aver ignorato la Polizia penitenziaria. Ma è proprio questa accusa a rivelare una pericolosa distorsione del ruolo del Garante, un presidio istituzionale a tutela delle persone più fragili, spesso invisibili – i detenuti.

Bruno Mellano ha agito con trasparenza, indipendenza e rigore. Ha denunciato il sovraffollamento, le carenze sanitarie, i suicidi. Ha ascoltato, mediato, monitorato. E quando si è costituito parte civile nei processi per violenze in carcere, ha semplicemente rispettato la legalità costituzionale.

Oggi viene attaccato proprio mentre, con spirito di servizio, si apprestava al passaggio di consegne alla nuova garante. È un attacco politico, grave e inaccettabile. Per questo la Società della Ragione ha promosso un appello pubblico di solidarietà e sostegno, con quasi 250 firme che rilanciano anche il nome di Mellano come candidato al ruolo di Garante dei detenuti del Comune di Torino.

Serve più che mai una figura autorevole, indipendente e competente per affrontare l’emergenza carceraria in corso. Serve chi difende la Costituzione, non chi la piega a interessi di parte.

✊ Leggi e firma anche tu l’appello: per un garante libero, per una giustizia costituzionale, per la dignità di chi vive dietro le sbarre. 

LEGGI E FIRMA!
Con Grazia. L'eredità luminosa di Grazia Zuffa. Roma, 18 marzo 2025.

Uomini che uccidono le donne: né mostri né matti

L'articolo di Grazia Zuffa per il numero dedicato al femminicidio della rivista Il Vaso di Pandora. Leggi tutto.

L’eredità di Grazia Zuffa

Articolo di Franco Corleone in ricordo di Grazia Zuffa pubblicato sul numero speciale sul femminicidio della rivista il Vaso di Pandora. Leggi tutto.

L’isolamento come “doppia segregazione”

Fra etica e prassi nel carcere dalle tante sofferenze psichiche e sociali, l'articolo di Grazia Zuffa per la rivista Antigone. Leggi tutto.

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