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sabato 28 gennaio 2012

BUON ESITO DELLA DIFESA DEL PENALISTA GENNARO IANNOTTI PER LA MAMMA DI CASERTA ACCUSATA DI AVER PROVOCATO LA MORTE DELLA FIGLIOLETTA NELLA PISCINA DI CASA








Il penalista Gennaro Iannotti ( al centro )  con il prof. Ciro Centore e l'Avvocato Generale della Corte di Cassazione Raffaele Ceniccola 


E' stata assolta con la formula più ampia - fatto non sussiste - la mamma del piccolo R. R., il bimbo di tre anni morto nella piscinetta gonfiabile della sua casa di parco Cerasole, dal reato di omicidio colposo. L'episodio si verifico' il 7 luglio del 2010. Il piccolo RR, dopo aver fatto colazione,  fece ingresso nella piscina che la madre gli aveva gonfiato e nella quale venne ritrovato morto dalla stessa che si era allontanata per pochi minuti per andare a fare una doccia. Le indagini partirono in maniera serrata  sebbene la Procura di Santa Maria CV escluse subito l'ipotesi dolosa avanzata nei primissimi momenti a causa di problemi depressivi di cui soffriva la madre del bambino. Quasi un anno e' durato il rito abbreviato a causa delle udienze che hanno visto un serrato confronto tra il consulente dell'accusa e la consulente della difesa all'esito del quale il GUP, Cettina Scognamiglio, disponeva una perizia collegiale che escludeva ogni responsabilità della signora OS essendo il bambino affetto da una grave cardiopatia occulta che ne ha causato la morte. Venerdì la sentenza che ha certificato l'estraneità della mamma del piccolo RR. Soddisfatto l'avvocato Gennaro Iannotti che insieme alla consulente dott.ssa Francesca Latte, ha assistito la signora: "E' stata una sentenza che restituisce un po' di serenità alla signora. La scelta tecnica del rito abbreviato ha pagato non solo in termini di celerità del processo, sgravando la mamma dal ciclico ricordo di quella maledetta giornata, ma anche i termini di risultato processuale che e' stato il migliore tra quelli possibili." 

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